Attenzione al movimento anti-Netanyahu, perché potrebbe dare vita a un soggetto politico alternativo alla finta sinistra di PD, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra

La sensazione è che la protesta strumentale contro Israele potrebbe ritorcersi contro chi l’ha creata e cavalcata

Ieri il mondo ha ricordato la strage del 7 Ottobre 2023, poco meno di mille e 200 cittadini israeliani massacrati da Hamas, più oltre 250 cittadini israeliani presi in ostaggio dagli stessi terroristi. In Italia questa triste ricorrenza è stata trasformata in un’operetta oscena in bilico tra la tragedia e la farsa. Le cronache di ieri hanno infatti registrato manifestazioni a Torino e a Bologna dove tra gli stiscioni delle piazze c’era chi inneggiava ad Hamas, paragonando i protagonisti della stessa Hamas agli uomini e alle donne che hanno dato vita ( rimettendoci in alcuni casi la stessa vita) alla Resistenza italiana contro il nazi-fascismo. In questa vicenda, veramente brutta, ne escono molto male i ragazzi che manifestavano, incapaci di distinguere la Resistenza italiana da Hamas. Ne esce male la scuola italiana, che come spesso accade non informa bene gli studenti su fatti importanti del presente che affondano le radici nel passato, anche recente. Questi ultimi, i ragazzi, sono comunque in buona fede, anche se poco informati. E ne escono male, anzi malissimo la CGIL e la ‘presunta’ sinistra italiana – PD, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e ‘frattaglie’ verie – che hanno messo in campo e cavalcato la protesta contro Israele di Benjamin ‘Bibi’ Netanyahu, capo del Governo di questo Paese.

La diretta di Rete 4 sulle manifestazioni di Torino e Bologna ha dimostrato che esiste un movimento radicale oggi non rappresentato nel Parlamento italiano. Con molta probabilità è tutto dentro il 60% di italiani che non va più a votare

Nei giorni precedenti, mentre andava in scena l’operazione Flottiglia o Flotilla proprio durante lo sciopero generale proclamato contro il Governo di Israele che aveva bloccato le imbarcazioni, i tafferugli – con tanti poliziotti feriti – sono stati ascritti alla presenza di gruppi di facinorosi che nulla avevano a che spartire con la manifestazione pacifica. Tesi che ci può stare, soprattutto in Italia, dove uomini dello Stato sono spesso impegnati a compiere questo tipo di provocazioni (e anche altro: vedi i depistaggi sulle stragi del 1992). Ma le manifestazioni di Torino di Bologna di ieri, seguite molto bene con dirette da Rete 4, hanno dimostrato che ci sono centinania, forse migliaia di persone convinte che la strage del 7 Ottobre 2023 sia stata un atto di ribellione legittimo contro Israele, considerato un Paese usurpatore. Talvolta la televisione racconta la realtà: e ieri Rete 4 l’ha fatto in modo crudo e reale. Chi scrive, nell’ascoltare le interviste a ragazzi che parlavano di “antisionismo” e non ne volevano sapere di criticare – almeno questo! – la strage del 7 Ottobre è rimasto di sasso.

Un nuovo soggetto politico radicale totalmente alternativo all’attuale politica italiana

Un vecchio adagio dice che chi semina vento raccoglie tempesta. La finta sinistra italiana fatta da PD, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, una finta sinistra che si è consegnata mani e piedi all’Unione europea ultra-liberista e globalista, in questi anni non ha fatto altro che seminare vento, avallando e in alcuni casi promuovendo direttamente penalizzazioni in danno dei lavoratori e degli studenti (vedere il Governo Renzi targato PD, tra attacco allo Statuto dei lavoratori, Jobs Act e legge sull’Alternanza scuola-lavoro, il tutto per favorire le imprese in chiave liberista). Per non parlare dello stravolgimento della Costituzione italiana in chiave ‘europeista’ bocciato dagli italiani nel referendum del Dicembre 2016. Oggi, in coppia con la CGIL di Maurizio Landini, la finta sinistra ha provato a recuperare consensi cavalcando le disgrazie di Gaza. Ma già in due competizioni elettorali – Marche e Calabria – è andata male, perché il centrodestra ha vinto senza se e senza ma. Questa finta sinistra non dovrebbe perdere in Toscana. Ma in Puglia e soprattutto in Campania le elezioni regionali potrebbero riservare qualche sorpresa. In ogni caso, elezioni a parte – che in verità sono le uniche cose che interessano a questo schieramento politico-sindacale – lo sciopero contro Israele di Netanyahu ha fatto nascere un movimento autonomo, spontaneo, dai valori politici molto confusi e in parte discutibili, ma non per questo non importante, che potrebbe dare vita a un nuovo soggetto politico seriamente radicale e presente soprattutto tra i giovani che non si riconoscono – e non hanno torto – nell’attuale politica italiana, con riferimento soprattutto alla finta sinistra al soldo della fallimentare Unione europea.

Foto tratta da Il Fatto Quotidiano

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