Dove sta scritto che il mondo arabo non possa avere un ruolo autonomo in un’Unione europea ormai alle battute finali già mal sopportata da Stati Uniti d’America e Russia?

Le mine dell’Iran nel Golfo Persico potrebbero avere un significato ben più profondo rispetto allo scontro tra questo Paese e Israele

Nei giorni scorsi l’intelligence statunitense ha dato la notizia che l’Iran, durante la recente escalation con Israele, avrebbe caricato mine marine su navi nel Golfo Persico. Ciò sarebbe avvenuto “pochi giorni dopo l’inizio degli attacchi israeliani contro le strutture legate al programma nucleare di Teheran”, stando a quanto si legge in un post pubblicato da un canale Telegram. Gli americani, che sanno il fatto loro, sono convinti che le mine non sono ancora state posate: o sono state riportate indietro, o sono ancora sulle navi in attesa degli eventi. “L’intelligence statunitense – leggiamo sempre nel canale Telegram – non esclude che tutta questa attività potrebbe essere una dimostrazione di forza o una manovra di diversione, senza reali piani per chiudere lo stretto di Hormuz”.

Nella guerra contro gli israeliani l’Iran ha dimostrato che, in materia di difesa, Israele è una ‘Tigre di carta’

Gli americani sono ottimisti. Pensano di aver piegato l’Iran. Con molta probabilità, dopo aver distrutto una parte dei depositi di uranio arricchito, sono convinti di poter controllare i governanti iraniani. In effetti, dovrebbe essere così: gli Stati Uniti hanno avuto mano libera in Iran, così come la Russia ha avuto mano libera in Ucraina. Ma se l’Ucrai.na, di fatto, ormai dipende in parte dalla NATO, in parte dall’Unione europea e, in minima parte, anche dal presidente americano Donald Trump, che un po’ dice di non voler più fornire armi all’Ucraina e il giorno dopo si rimangia parzialmente tale riproponimento, non altrettanto si può dire dell’Iran che, lo ricordiamo, in quella che è ormai stata battezzata ‘La guerra dei 12 giorni’, ha costretto gli abitanti di Israele a rifugiarsi sottoterra, distruggendo interi quartieri di Tel Aviv e Haifa. Anche se l’informazione occidentale non ne parla, l’Iran ha dimostrato che Israele, Stato superarmato e consderato invincibile, in materia di difesa del proprio territorio è una ‘Tigre di carta’. Una notizia molto importante per il mondo arabo che non ha mai amato Israele.

Non dimentichiamo che nel passato il mondo arabo ha cercato di mettere un’ipoteca sull’Europa

Ora, se è vero che le due guerre non sono finite, con riferimento all’Ucraina e a Gaza, se è vero che cinque navi petroliere russe sono state attaccate e incendiate, se è vero che in America, nel Canale di Suez e soprattutto in Italia – Paese che di fatto, appoggiando Israele, si è schierato contro l’Iran – si sono verificati strani ‘incidenti’ (qui un articolo), non è da escludere che il caos possa trasferirsi nel Golfo Persico e, in generale, nei mari solcati dalle petroliere dirette in Europa. Fino ad oggi è passata quasi assiomaticamente la tesi che gli iraniani sono persiani e non arabi e che perseguono interessi diversi dagli stessi arabi. Ma questa tesi, oggi, è vera fino a un certo punto. Dove sta scritto, infatti, che il variegato mondo arabo debba essere schierato o con gli USA o con l’accoppiata Cina-Russia, insomma sempre a rimorchio di qualcuno? Perché mai il mondo arabo non dovrebbe lavorare per diventare un soggetto autonomo, mettendo in secondo piano la rivalità storica tra Sunniti e Sciiti? Il mondo arabo, piaccia o no, è già penetrato nel cuore del Vecchio Continente, in parte integrandosi e in parte mantenendo le proprie tradizioni, in alcuni casi imponendole come sta avvenendo in Italia, in Francia e anche in Svezia. Per non parlare dei capitali arabi presenti in Europa, a cominciare dal calcio ma non soltanto. Ormai abbiamo capito che USA e Russia vogliono la fine di una peraltro fallimentare e arrogante quanto dannosa Unione europea. Ma anche il mondo arabo potrebbe avere interesse a una destrutturazione-ristrutturazione dell’Europa e il blocco del petrolio potrebbe essere lo strumento adatto. Chi conosce la storia sa che il mondo arabo, in passato, ha provato a mettere un’ipoteca sull’Europa. La storia insegna anche dalle sconfitte, anzi, soprattutto dalle sconfitte.

Foto Wikipedia

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