I Re? Tardano a scomparire del tutto dal mondo per una sorta di ‘forza d’abitudine’ storica. Due esempi: Carlo III di  Windsor e Gugliemo Alessandro di Orange-Nassau

Il primo è inglese, il secodo olandese

di Nota Diplomatica

Quanto costa un Re? I monarchi costano, e molto. Tant’è che il modo di dire inglese ‘a King’s ransom’ – il ‘riscatto’ di un Re – è una comune espressione idiomatica per indicare ‘una somma immensa, sterminata’, senza precisare quanto. Finanziare una monarchia è comunque un problema che l’Italia non deve più porsi dal 1946 quando, con la Proclamazione della Repubblica, il Paese si è disfatto dell’orpello monarchico per adottare il sistema politico che conosciamo oggi, sostituendo lo Statuto Albertino con una Costituzione di tipo repubblicano dove la sovranità ‘discende dal popolo’ anziché per eredità da un nobile antenato.

Quanto costano le due monarchie

I Re però tardano a scomparire del tutto dal mondo per una sorta di ‘forza d’abitudine’ storica. L’esempio più noto è quello della Monarchia britannica, capeggiata dall’attuale Re, Carlo III, del casato dei Windsor. Carlo è più nobile che non si può: discende dalla regina Vittoria attraverso due linee di successione, da parte di madre, attraverso Edoardo VII, Giorgio V e Giorgio VI, e da parte di padre, attraverso la bisnonna, la principessa Alice d’Assia, figlia della regina Vittoria. Carlo III è un uomo affabile e posato, per quanto senza grandi ed evidenti talenti. Tuttavia, lui e la sua famiglia costano parecchio allo Stato britannico e, di conseguenza, ai contribuenti inglesi. Riceve annualmente una sorta di ‘prebenda’, intesa come rimborso per i servizi resi da lui e dalla Famiglia Reale, soprattutto durante importanti eventi pubblici, come l’apertura del Parlamento, i funerali di Stato, il taglio di nastri e inaugurazioni varie, visite di svariati capi di stato stranieri e così via. Quest’anno la ‘mancia’ ai Reali è di 132 milioni di sterline, poco più di €157 milioni. È una cifra soggetta a una spettacolare inflazione, aumentata del 53% rispetto all’anno scorso. Non è tutto lì: secondo le stime, tenendo conto di altri costi per il mantenimento dei Reali – per la sicurezza, i viaggi e altre spese varie- si arriverebbe a un totale che supera i 500 milioni di sterline, quasi €600 milioni. Sono soldi seri ma, ‘spalmati’ sull’intera popolazione britannica, sono solo circa £7 a testa, due birre in un pub economico, e non pare che la spesa generi risentimento. Si può fare, ‘sono nostri e ce li teniamo’. Chi cerca invece giustificazioni ne segnala l’utilità dal punto di vista della promozione turistica/economica. I Windsor sono cari. La seconda monarchia più cara d’Europa, quella olandese, attualmente retta da Re Guglielmo Alessandro della casata di Orange-Nassau, costa al suo paese circa €55 milioni l’anno. In qualità di monarca costituzionale, i doveri e diritti del Re olandese sono però determinati dalla Costituzione del Paese e non da antichi privilegi.

Foto Wikipedia

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