Invece di sostenere la sanità pubblica italiana che cade a pezzi la Commissione europea ha erogato 60 milioni di euro alla Nestlé Italiana SpA per la costruzione di un impianto a Mantova

di Diego Fusaro

Con la sua consueta chiarezza il filosofo marxista Diego Fusaro ci dimostra ancora una volta che l’Unione europea continua a massacrare i ceti medi e le classi lavoratrici e agevola il grande capitale

Così leggiamo in questi giorni su “La Repubblica”, rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico:”La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato, una misura di aiuti di Stato italiana da 60 milioni di euro a sostegno di Nestlé Italiana Spa per la costruzione di un nuovo impianto di produzione di alimenti umidi per animali domestici nel Comune di Mantova, in Lombardia. L’aiuto consisterà in una sovvenzione diretta per la costruzione dello stabilimento e della linea di produzione. L’aiuto durerà fino al 30 giugno 2029″. Credo che non vi sia immagine più plasticamente perfetta di quello che realmente è la globalizzazione neoliberale, di cui l’Unione Europea è espressione massima nel vecchio continente. Si utilizzano i fondi pubblici per sovvenzionare multinazionali del capitale; fondi che si sarebbero dovuti e potuti impiegare per finanziare la sanità pubblica e l’istruzione e che invece vengono dirottati verso le grandi centrali del capitale sans frontières. Unione Europea e Governo italiano operano sinergicamente difendendo unicamente l’interesse del capitale e perseverando nel massacro organizzato dei ceti medi e delle classi lavoratrici. Anche questa, in fondo, è l’essenza della globalizzazione della disuguaglianza propria dei processi di sviluppo turbocapitalistico.

Aveva ragione Marx: lo Stato è il comitato di affari dei ceti dominanti

Quanto all’Unione Europea, non ci stanchiamo da anni di sottolineare come essa rappresenti sostanzialmente una riorganizzazione verticistica del capitale e del dominio di classe dei gruppi dominanti dopo la data epocale del 1989. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque, anche per quel che riguarda questa scelta di sostegno ai gruppi multinazionali del capitale. Per quel che riguarda lo Stato italiano, ma lo stesso discorso potrebbe agevolmente svolgersi per gli altri Stati europei, non deve sfuggire come ormai lo Stato sia davvero divenuto ciò che diceva Marx, ossia il comitato d’affari dei ceti dominanti, che usano lo Stato stesso come continuazione del proprio interesse di classe.

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