La Russia che attacca l’Europa? Minchiata solenne. E’ l’Ue che vorrebbe armarsi per togliere le risorse minerarie ucraine (uranio e titanio e altro) che Trump e Putin si sono spartiti. Ma…

di Giulio Ambrosetti

… ma è una strategia perdente, perché l’Unione europea dei tappi di pastica attaccati alle bottiglie, delle auto elettriche che esplodono e dei ‘cappotti termici’ alle abitazioni per depredare i cittadini fa solo ridere

La tesi che la Russia attaccherà l’Europa è una minchiata. Ma è sulla base di questa minchiata che l’Unione europea sta provando ad armarsi. Scriviamo “provando” perché non è detto che ci riesca. E’ probabile che i russi punteranno a mettere i bastoni tra le ruote ai Paesi Ue. Sono i governanti dell’Unione europea che proveranno a scommettere sulle armi. La sensazione è che i cittadini europei non siano in linea con i loro governanti. Ma questo conta poco, perché la Commissione europea, per definizione, se ne frega dei cittadini. Tant’è vero che gli ‘europeisti’ hanno eliminato i referendum, perché le poche volte che i cittadini europei sono stati chiamati a pronunciarsi su questo o qual Trattato Ue, ebbene, lo hanno sempre “bocciato”. Il riarmo lo vuole la Germania e lo vogliono i Paesi dell’Est e del Nord Europa. Gli altri Paesi Ue lo stanno subendo sperando di guadagnarci qualcosa, ma non si capisce che cosa. Il dubbio è che alcuni Paesi Ue – a cui si è aggiunto il Regno Unito, che non fa più parte dell’Unione – vogliono lo scontro con la Russia per motivi economici. Si può parlare di alcuni Paesi Ue pronti a entrare in guerra contro la Russia? Facciamo parlare i fatti.

Il Cancelliere Merz non condivide la paura della guerra. Non a caso è tedesco…

E’ passata quasi sotto silenzio una dichiarazione del Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ripresa in parte da un canale Telegram. Il capo del Governo della Germania ha affermato di non condividere la paura della guerra di alcuni tedeschi: “Una parte della nostra popolazione – ha detto Merz – ha una paura radicata della guerra. Io non la condivido, ma posso capirla. In linea di principio, è giusto cercare tutte le strade per la pace. Tuttavia, è necessaria una visione realistica delle intenzioni imperialiste della Russia”. Al pari della Russia che attaccherà l’Europa, anche le “intenzioni imperialiste della Russia” sono sonore minchiate. La Russia si sta difendendo. Il fatto che l’informazione occidentale, nella stragrande maggioranza, nasconda la verità sull’inizio della guerra in Ucraina, non significa che la verità è venuta meno. Nel 2014, in Ucraina, c’era un Goveno liberamente eletto filorusso. Non c’è da stupirsi. Chi conosce la storia sa che la Russia è nata in Ucraina. L’Ucraina era la Russia. Dall’Ucraina la Russia si è spostata verso Nord Est. Insomma, il legame tra Russia e Ucraina è sempre stato fortissimo. Non a caso, nel 2014, come già accennato, al Governo del Paese c’era la componente filorussa.

La verità sull’Ucraina e l’informazione farlocca. Quando Mattarella dialogava con Putin (VIDEO)

Nel 2014 l’America del grottesco presidente ‘Premio Nobel’ per la Pace, Barack Obama, ha promosso un colpo di Stato in Ucraina. In realtà, qualche anno prima gli USA avevano provato a ‘scavarsi’ una via verso la Russia provando a far saltare la Siria di Bashar al-Assad con la connivenza dell’informazione prezzolata. Ma il tentativo è stato bloccato dalla Russia e, in parte, anche dalla Cina. Così nel 2014 il partito Democrato americano di Obama ha ‘esportato’ la democrazia in Ucraina. L’obiettivo era cominciare un’operazione di stampo nazista di eliminazione fisica delle popolazioni russofone dell’Ucraina e, nel 2016, con la programmata vittoria di Hillary Clinton alle elezioni presidenziali americane, iniziare l’assalto alla Russia che la NATO, nel frattempo, violando gli accordi internazionali, aveva provveduto a circondare di basi militari. Tutto era stato programmato. Ma nel 2016, a sorpresa, gli americani – soprattutto i ceti popolari americani – eleggono Donald Trump alla Casa Bianca. Inviperiti, i Democratici americani cominciano una campagna di denigrazione di Trump, con la solita informazione prezzolata. Una strategia per preparare le elezioni presidenziali americane ‘taroccate’ del 2020 e la truffa planetaria dei ‘presunti’ vaccini contro una pandemia creata in laboratorio cinese con la ‘regia’ occidentale. Nei quattro anni di Trump alla Casa Bianca – 2016-2020 – l’unica cosa che riesce, in parte, ai Dem americani e ai fantocci che hanno piazzato in Ucraina è l’attacco di stampo nazista alle popolazioni ucraine vicine alla loro madrepatria, la Russia. Oggi l’Italia è schierata contro la Russia, ma nel 2017 il nostro Paese era in ottimi rapporti con il Paese di Putin, come potete ascoltare in questo video che illustra un incontro tra il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin (qui il video e anche qui lo stesso video completo).

Americani e russi si sono spartiti le enormi riserve minerarie dell’Ucraina, a cominciare da uranio e titanio: e questo sta facendo impazzire gli ‘europeisti’

Oggi le cose sono cambiate. Intanto l’Italia si è accodata alla disinformazione sulla guerra in Ucraina, che nasce nel 2014 e non nel 2022. Detto questo, arriviamo al perché, oggi, alcuni Paesi Ue più il Regno Unito vorrebbero entrare in conflitto con la Russia. Di fatto, tra la fine di Aprile e Maggio scorsi l’America di Trump e la Russia di Putin hanno messo nel ‘sacco’ l’Unione europea, accordandosi sulla spartizione delle riserve minerali dell’Ucraina. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelen’skyj, ha provato in tutti i modi a non firmare l’accordo sui minerali con l’America di Trump. Come i lettori ricorderanno, in un primo incontro alla Casa Bianca Zelenskyj ha provocato il presidente e il vice presidente statunitense JD Vance e si è fatto buttare fuori dalla Sala Ovale. Dopo di che gli americani hanno costretto Zelen’skyj a firmare un accordo in base al quale l’Ucraina cede agli Stati Uniti i giacimenti di uranio, di titanio e di altri minerali (come potete leggere qui). Mentre la Russia di Putin si tiene le riserve minerarie delle regioni ucraine che ha conquistato con le armi. L’Unione europea è rimasta fregata, perché si ritrova senza petrolio, senza gas e perde anche la possibilità di sfruttare l’uranio e il titanio. A quanto pare, quando Zelen’skyj si è fatto buttare fuori dalla Casa Bianca sperava, o forse gli avevano fatto credere, che non tanto l’Unione europea ma sicuramente Regno Unito, Francia, Germania e altri Paesi Ue sarebbero entrati in guerra contro la Russia. Ma così non è stato, perché nessun Paese europeo, fino ad oggi, ha avuto il coraggio, per bocca del proprio Governo, di dire ai propri cittadini: “Signori, dobbiamo entrare in guerra contro la Russia”.

Come finirà? L’Ucraina verrà sconfitta sul campo e l’Europa, che verrà massacrata da dazi doganali americani, si riempirà di profughi ucraini. Altro che riarmo Ue

E’ in questo scenario che si inserisce il riarmo europeo, che serve non per difendersi da un attacco russo, ma per provare quanto meno a fare la voce grossa con la Russia e magari ad attaccarla se, piano piano, i governanti di alcuni Paesi europei riusciranno a convincere i cittadini a entrare in guerra contro la Russia. I russi l’hanno capito benissimo e stanno prendendo le opportune contromisure di concerto con l’America di Trump, che a propria volta vuole destrutturare l’Unione europea e il sistema globalista del quale gli attuali governanti Ue sono servi sciocchi. La strategia russa e americana è ‘stringere le palle’ all’Unione europea. Come? Provocando la sconfitta sul campo dell’Ucraina. Non a caso gli americani, da ieri, hanno sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, mentre i russi, già da alcune settimane, bombardano a tappeto le aree abitate del Paese di Zelen’skyj. E’ una doppia strategia: sconfiggere l’Ucraina e costringere la popolazione ucraina a scappare verso l’Europa per incasinare l’Unione europea, impedendo o ritardando il riarmo. Non è da escludere che, in Autunno, la Bielorussia, Paese alleato della Russia, apra le frontiere, riversando in Europa, a cominciare da Polonia e Germania, non meno di 3 milioni di migranti. Può resistere l’Ucraina? Sì, a patto che scenda direttamente in campo la NATO, che dovrebbe rompere con gli USA: cosa improbabile. All’Ucraina servono armi e 100 mila soldati: ma non ha né armi, né soldati. E non sarà certo l’Unione europea che non sta in piedi a darglieli. In più all’Unione europea sta per arrivare la mazzata dei dazi doganali americani che, non a caso, Trump ha rinviato, proprio per farli coincidere con il caos in Ucraina, sempre di concerto con la Russia…

P.s.

Ah, dimenticavamo. Una strategia messa in campo dall’Unione europea e, con molta probabilità, dalla NATO è una sorta di ricatto politico nei riguardi della Serbia, che è stata filorussa ma che rischia l’isolamento. Non a caso ci sono aperture della stessa Serbia verso la Ue. Un’altra operazione messa in campo è il tentativo di mettere contro la Russia l’Azerbaigian, ex Repubblica sovietica, 10 milioni circa di abitanti. Difficile capire cosa ci sta guadagnando l’Azerbaigian. Ma tant’è.

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