L’Ucraina senza i sistemi di difesa americana Patriot crolla in un paio di settimane. La Germania si offre di aquistarli. Li pagherà o li pagheranno tutti i Paesi dell’Unione europea?

La domanda è legittima e illustriamo il perché

Mentre il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, si cimentano nel gioco delle parti per prendere per i fondelli l’universo mondo e, segnatamente, nell’ordine, l’Ucraina di Volodymyr Zelenskyj, l’Unione europea e la NATO, la Germania rompe gli indugi e fa sapere che è disposta a pagare per fare arrivare almeno due sistemi Patriot in Ucraina. E’ noto che l’amministrazione Trump ha annunciato di voler interrompere la fornitura di armi all’Ucraina. Motivazione: le scorte di armi americane si starebbero esaurendo. Una minchiata totale. E’ chiaro che l’amministrazione Trump, che ha ereditato un mostruoso deficit della Bilancia commerciale e un debito notevole, deve fare ‘cassa’. Putin regge il gioco a Trump. Infatti, contemporaneamente, la Russia ha moltiplicato per cento i bombardamenti a Kiev e in altre città ucraine. Con i sistemi Patriot fornti dagli USA l’Ucraina è riuscita a contenere solo in parte la pioggia di ‘Gerani’ e bombe varie. Figuriamoci cosa succederebbe senza il sistema di difesa aereo americano. Il rischio è che la Russia ‘chiuderebbe’ la guerra in un paio di settimane con una ventina di milioni di cittadini ucraini che si riverserebbero in Europa, passando principalmente per la Germania. Una prospettiva che terrorizza l’attuale Governo tedesco, che è disposto a pagare agli americani, subito, almeno due sistemi Patriot.

Nel 2016 e nel 2017 sono stati tutti i Paesi dell’Unione europea a pagare 6 miliardi di euro alla Turchia per evitare un’invasione di profughi in Germania. E non sappiamo se da allora ad oggi si continua a pagare

Però c’è un però. Ricordiamo che l’ultima volta che la Germania ha preso un’iniziativa simile è stato un disastro economico per l’Unione europea. Correva l’anno 2016. Il ruolo di Cancelliere era ricoperto da Angela Merkel. C’erano, allora, 4-5 milioni di profughi bloccati dalla Turchia che pressavano per recarsi in Germania. Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, chiamò la Merkel e le disse: “Che dobbiamo fare?”. Risposta della Merkel: “Ci penso io”. Qualche giorno dopo la Merkel ha convocato i rappresentanti dei Paesi Ue e ha detto: “In Turchia ci sono 5 milioni di profughi che rischiano di invadere l’Europa. Bisogna pagare Erdogan affinché li tenga in Turchia”. Già, pagare. Quanto. Le Merkel spiegò che il presidente della Turchia voleva 3 miliardi di euro per le ‘spesucce’. Qualcuno chiese: “Vuole 3 miliardi di eur per quest’anno o ogni anno?”. Risposta: vediamo, questo è un punto da approfondire. Certo non possiamo pagare 3 miliardi di euro all’anno. In realtà, nel 2017 la Turchia ha voluto altri 3 miliardi di euro. Dal 2018, di questa storia, non si sa più nulla. Come per le Minchie che volano del Pnrr, l’informazione ‘europeista’ non fornisce informazioni… Morale: nel 2016, nel 2017 e non sappiamo se questa storia è andata avanti e va ancora avanti, i Paesi Ue si sono tassati per salvare il ‘culo’ alla Germania che, qualche anno prima, attraverso le proprie banche, con il gioco dei tassi di interesse, aveva ‘rapinato’ oltre 200 miliardi di euro alla Grecia (qui un video). Da qui la domanda: sarà la Germania a pagare i sistemi Patriot agli ucraini – si comincia con due sistemi Patriot, ma se la guerra in Ucraina andrà avanti saranno molti di più – o i tedeschi presenteranno il conto agli altri Paesi dell’Unione europea?

Ah, dimenticavamo: dei 5 milioni di profughi ancora presenti in Turchia, in maggioranza siriani, non glien’è fregato niente a nessuno e non gliene frega niente ancora oggi a nessuno, comprese le anime belle delle nostre parti che ‘salvano’ migranti…

Foto Wikipedia

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