Guerra a Gaza, sbarchi a Lampedusa, maltempo a mare (sciroccata con altri incendi?) e profughi ucraini coccolati mentre i migranti del Nord Africa sono di serie B

Si offende qualcuno se diciamo che il Mediterraneo oggi è un ‘gran bordello’?

Nel Mediterraneo il ‘casino’ ormai è totale. Navi da guerra di qua, navi da guerra di là. Petroliere. Pescatori. E imbarcazioni con i migranti. Tra ieri e oggi a Lampedusa si contano circa mille migranti. Saliranno di numero? Sembrerebbe di no, perché per i prossimi tre quattro giorni il mare sarà mosso. Pare siano in arrivo venti da Levante. Potrebbe anche arrivare una nuova sciroccata. Se sarà così la Sicilia dovrà prepararsi alla quinta ondata di incendi boschivi e non solo boschivi dopo quelli di fine Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre. Nel frattempo si combatte nella Striscia di Gaza. In più, tanto per gradire, gli americani hanno bombardato la Siria ma precisano che è un attacco militare che non ha nulla a che vedere con la guerra fra Israele e Hamas. L’importante è sparare e bombardare e po’ si viri, come si dice in Sicilia. La guerra in Medio Oriente rischia di coinvolgere altri paesi arabi: ma forse è quello che si vuole. La guerra in Ucraina non bastava più. Anche perché, in Ucraina, l’Occidente sta prendendo batoste. Di fatto, la controffensiva di ucraini e occidentali è finita male. Ora sono i russi che, piano piano, conquistano posizioni. I russi aspettano l’Inverno. In attesa del freddo, si limitano ad una lenta avanzata e colpiscono le centrali elettriche e gli acquedotti. Obiettivo: costringere altri milioni di ucraini e riversarsi in Europa. E l’Unione europea? Non trova l’intesa sulla nuova fornitura di aiuti all’Ucraina. Tranquilli: ci penseranno gli USA a convincere gli ‘europeisti’ a cacciare un’altra passata di armi e di miliardi di euro a Zelensky.

Una domanda a Giorgia Meloni e Matteo Salvini: perché 180 mila profughi ucraini (in realtà potrebbero essere molti di più)non sono un problema mentre 130 migranti arrivati dal Nord Africa sono un’emergenza?

Come abbiamo raccontato ieri, secondo l’ONU i profughi ucraini presenti oggi nell’Unione europea sarebbero 8 milioni. Il problema è che l’Organizzazione delle Nazioni Unite non è molto credibile. Il dubbio è che i cittadini ucraini fuggiti dalle guerra e riversatisi in Europa siano molti di più, magari il doppio. E se andrà in porto la strategia russa aumenteranno ancora. I governanti della Ue non raccontano nulla o quasi della presenza dei profughi ucraini. Per almeno tre motivi. In primo luogo, per non far sapere alla popolazione europea del massiccio arrivo di ucraini in Europa. Il secondo motivo è legato al fatto che agli ucraini che arrivano nell’Unione viene riservato un trattamento di favore rispetto ad altri migranti. E che questo sia vero lo dimostra il fatto che in Italia 130 mila migranti arrivati dal Nord Africa sono considerati un’emergenza, mentre i 180 mila profughi arrivati sempre in Italia sono considerati una cosa normale. Attenzione: 180 cittadini ucraini presenti in Italia è la stima ufficiale mettendo insieme i dati dell’ONU, di Eurostat e Governo italiano: tre istituzioni che mentono regolarmente. Non è da escludere che i profughi ucraini presenti in Italia siano il doppio di quelli raccontati dalle stime ufficiali. E, come già accennato, sono numeri destinati ad aumentare. Anche dando per buoni i 180 mila ucraini presenti in Italia, be, la domanda è d’obbligo: come mai i profughi ucraini non sono un’emergenza, mentre i migranti che arrivano dal Nord Africa sono un’emergenza? Così scopriamo che, in Italia, i profughi ucraini sono di serie A, mentre i disgraziati che arrivano con i barconi sono di serie B. Tra questi ultimi ci sono anche i morti. come i migranti annegati in queste ore a Marinella di Selinunte. Migranti i serie B.

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