Europa sempre più divisa sulla guerra. Russia e Cina stanno ‘macinando’ l’Ucraina, mentre gli americani stanno ‘macinando’ l’Unione europea. La valanga si avvicina…

Sta franando tutto ma in Europa fanno finta di niente e si baloccano con il grottesco rinnovo del Parlamento europeo

Sulla guerra in Ucraina l’Europa è sempre più divisa. La Francia, la Polonia i Paesi baltici e qualche altro Paese europeo vorrebbero inviare truppe per cercare di frenare l’avanzata dei russi nel territorio ucraino. I governanti di questi Paesi non sono matti: hanno capito che poi toccherà a loro. Ma tanti altri Paesi europei frenano. I governanti di Germania, Italia, Spagna – per citare solo tre Paesi Ue – non vogliono sentire parlare di inviare militari in Ucraina, forse perché pensano di salvarsi dalla frana che sta travolgendo l’Occidente. E poi dove sarebbero ‘sti militari che dovrebbero combattere contro l’esercito della Federazione Russa? Non si capisce. Prima dei militari mancano le armi. La realtà ci dice che la Russia e i suoi alleati sono molto più avanti dell’Occidente nella produzione di armi. Non solo la Russia ha una capacità di produrre armi tre volte superiore a quella dell’Occidente, ma produce armi a costi molto più bassi. La sensazione è che mezza Unione europea, se non di più, stia approfittando dell’attuale, fragile leadership americana per ‘sganciarsi’ dalla cosiddetta Alleanza Atlantica. I più decisi a staccarsi dagli Stati Uniti sembrano i tedeschi, che sono quelli che, storicamente, hanno ricevuto più aiuti dagli americani. Ricordiamo che pochi anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, con la scusa che la Germania Ovest confinava con la Germania Est comunista agendo, di fatto, come baluardo contro il comunismo, i tedeschi hanno chiesto e ottenuto dagli americani di non pagare più i danni di guerra. Mentre l’Italia, al contrario, ha restituito tutto il prestito del cosiddetto Piano Marshal utilizzato al 90% dal Nord Italia.

L’unica cosa positiva del finale che ci attende è vedere crollare la Germania: sarà una liberazione!

I tedeschi sono così: si sono sempre fatti i cavoli propri e continuano a farseli. La moneta unica europea è partita quando la Germania ha avuto la certezza di poter strappare risorse all’Europa mediterranea. E così è stato: il fallimento della Grecia è stato ‘pilotato’ dalle banche tedesche con la ‘sponda’ cinese: non a caso ai cinesi è andato il Porto del Pireo. L’attacco all’Italia, per ‘alleggerire’ le tasche degl’italiani, si è materializzato nel 2011, quando le solite banche tedesche hanno effettuato una sorta di ‘golpe’ a colpi di spread per mandare a casa il Governo Berlusconi e piazzare Mario Monti a Palazzo Chigi. Così sono arrivati l’IMU, l’attacco alle pensioni e il via al definanziamento della sanità pubblica e della scuola pubblica che prosegue ancora oggi. Tre anni prima di sbarazzarsi del Governo Berlusconi la Ue a ‘trazione’ tedesca aveva imposto all’Italia il blocco delle retribuzioni ai dipendenti pubblici, compresi i medici pubblici. Per dieci anni le retribuzioni dei dipendenti pubblici e dei medici pubblici sono rimaste ‘congelate’ e quando sono state sbloccate non sono stati erogati gli arretrati. Una porcata gigantesca ‘inghiottita’ dai dipendenti pubblici italiani distratti da televisione e calcio. Questa è l’Unione europea a ‘trazione’ tedesca. Tutto questo è avvenuto mentre la Germania – allora retta dalla Cancelliera Angela Merkel – si alleava con Russia e Cina. Ora l’economia tedesca sta crollando. Ci dobbiamo stracciare le vesti? E perchè?

In Europa, come si usa dire in Sicilia, ci sono quelli che “vorrebbero prendere prima come le buttane”…

E’ stata l’esplosione della guerra in Ucraina a mettere in difficoltà la Germania. I tedeschi fingono di sostenere l’Ucraina ma, in realtà, tengono sempre i rapporti con Russia e Cina. Non a caso gli americani – che conoscono benissimo le ‘tresche’ tra Germania, Russia e Cina – hanno organizzato e effettuato gli attentati ai gasdotti che passano sotto il Mar Baltico, il Nord Stream 1 e il Nord Stream 2: due gasdotti realizzati da Germania e Russia per portare il gas russo non in Europa ma in Germania. Adesso siamo arrivati alla resa dei conti: la Russia sta vincendo la guerra in Ucraina e sembra un po’ tardiva e fuori luogo la proposta della NATO, per bocca del Segretario generale Jens Stoltenberg, di utilizzare i missili occidentali per colpire la Russia. Stoltenberg, Segretario generale della NATO dal 2014, è stato il leader del Partito Laburista norvegese: in pratica, un Socialista che oggi si presenta con il volto di un guerrafondaio. E’ evidente che in questo personaggio la paura esistenziale della Finlandia nei confronti della Russia, che risale agli anni del comunismo, sta prendendo il sopravvento su tutto il resto. I governanti della Finlandia, dei Paesi baltici e della Polonia sanno benissimo che quando la Russia di Putin avrà ‘sistemato’ l’Ucraina gli presenterà il conto. E saranno, per questi Paesi, ‘augelli senza zucchero’. E’ questo il motivo per il quale Finlandia, Paesi baltici, Polonia e qualche altro Paese europeo (la Francia ma non solo) vorrebbero scatenare la guerra contro la Russia: come si usa dire in Sicilia, “per prendere prima come le buttane…”. Ovviamente, la proposta di Stoltenberg – che interpreta i sentimenti dei governanti di Finlandia, Paesi baltici, Polonia e di qualche altro Paese europeo (la Francia ma non solo) – è stata criticata e respinta da altri Paesi europei perché usare i missili occidentali per bombardare le città russe significherebbe che i russi comincerebbero a bombardare le città europee. Di fatto, Stoltenberg sta rafforzando l’asse tra Germania, Russia e Cina: e forse anche questo fa parte della strategia americana.

Sia i russi e i cinesi da una parte, sia gli USA dall’altra parte hanno scelto la tecnica dello stillicidio nell’eliminare, rispettivamente, l’Ucraina e l’Unione europea

Due considerazioni finali su Italia e Unione europea. In Italia il Governo di Giorgia Meloni si barcamena. Ha giurato fedeltà agli Stati Uniti d’America ma in questo momento è schierata con la Germania. Niente partecipazione alla guerra contro la Russia, insomma. Non è una scelta di campo: l’attuale Governo italiano sta solo cercando di non coivolgere direttamente il nostro Paese nella guerra in Ucraina. La Meloni in vista delle ormai imminenti elezioni europee parla di una nuova Europa governata dalle destre. Ma è troppo intelligente per non capire che l’Unione europea sta franando e che con la probabile elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, che verrà accompagnata da polemiche roventi, scoppierà lo scandalo dei vaccini farlocchi contro il Covid. In questo momento l’obiettivo dell’Unione europea è interrompere il flusso di soldi e di armi verso l’Ucraina. L’economia Ue, a causa della guerra in Ucraina, è con il ‘culo a terra’ ma gli ‘europeisti’ non lo possono affermare. Così mandano avanti il premier ungherese Viktor Orban, che ha posto il veto ai nuovi aiuti economici e militari Ue all’Ucraina. Ma è un’arma spuntata, perché gli USA imporranno all’Unione europea di continuare a fornire armi e soldi all’Ucraina. Gli americani vogliono frantumare l’alleanza tra Germania e una parte dell’Europa con Russia e Cina e per raggiungere questo obiettivo debbono far crollare lentamente l’Unione europea. E’ interessante notare che, in questo momento, i russi potrebbero prendersi tutta l’Ucraina nel giro di pochi giorni, ma prendono tempo; così come gli americani potrebbero far crollare la Ue in tempi brevissimi ma prendono tempo. Sia i russi e i cinesi da una parte, sia gli USA dall’altra parte hanno scelto la tecnica dello stillicidio nell’eliminare, rispettivamente, l’Ucraina e l’Unione europea. Con molta probabilità, si stanno preparando allo scontro diretto che dovrebbe partire da Taiwan. Che succederà dopo il crollo? Difficile fare previsioni. L’unica cosa certa è il ‘bordello’ economico, finanziario, bancario e sociale.

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