Il passo del Vangelo di oggi ci catapulta nell’attualità di un mondo globalizzato dove speculatori avidi organizzano guerre per i propri interessi

18 Novembre 2023, Sabato della XXXII settimana del tempo ordinario: Luca 18, 1-8

di Frate Domenico Spatola

Il Regno di Dio si realizza nella giustizia. Il Padre sa ciò che necessita e previene, vuole però che domandiamo lo Spirito Santo, per corrispondere con la fede al progetto di pace tra gli uomini. “Shalòm”, per il Vangelo, non è solo “tregua”, ma “la pace”, come pienezza di felicità. Il giudice della parabola è figura bieca, dipinta a tinte fosche. Indecente per quel ruolo perché opportunista e in stridente antitesi con Dio. È infatti ingiusto, immorale, libertino e ateo. Asseconderà la legittima richiesta della vedova, l’anello debole della società del tempo, perché non sopporta la sua insistenza. Non vuole più gridata l’ingiustizia da chi è fatta oggetto di doppia prevaricazione: da lui che non l’ascolta e da chi la offende. La parabola è drammaticamente attuale. Il grido oggi è dei poveri, alle strette di speculatori avidi e approfittatori nel caos della guerra ingiusta e immorale. Coloro che governano il mondo globalizzato oggi sono speculatori avidi, che con i loro codici decidono le guerre e i propri utili. Se in Ucraina, in Palestina o in altre parti del Mondo, la gente muore, a loro poco importa. Interessa il profitto: quello proprio e dei fabbricatori di armi e dei potenti. Gesù parla della giustizia a fondamento della pace, e offre alternativa concreta con il suo Regno, per realizzare equità avversa alla sperequazione che rende i poveri sempre più tali. La Pace nel Pianeta, minacciato dal nucleare, fatica ad essere visibile. La parabola è perciò il monito per quanti dalla guerra traggono i profitti gonfiando i prezzi con costose bollette che la gente, più povera, non più sopporta. Al mondo ingiusto l’alternativa ai discepoli, preferendo la condivisione ai traffici di avidi banchieri e despoti. Preoccupante infine l’interrogativo di Gesù: al suo ritorno troverà fede sulla Terra? Angosciante, perché la risposta potrebbe sembrare negativa. Ma nulla è impossibile a Dio. Perciò la preghiera insistente collaborerà con il Padre che vuole ciò che gli chiediamo, ma non senza la nostra cooperazione.

Foto tratta da La Luce di Maria

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