Nel fantastico mondo della Rap 101 dipendenti timbravano il cartellino e poi ‘in fuga’. E si chiedono perché a Palermo la ‘munnizza’ rimane nelle strade…

Naturalmente a ‘sgamare’ tutto sono stati Magistratura e Carabinieri, non certo la politica

Piano piano si comincia a capire perché Palermo è eternamente sporca e perché l’immondizia rimane per giorni e giorni nelle strade e nei marciapiedi. A ‘spiegare’, mettiamola così, perché nel capoluogo della Sicilia la gestione dei rifiuti è un delirio, tanto per cambiare, non è la politica ma la Magistratura e i Carabinieri. Incredibile quello che sta venendo fuori da un’inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo: 101 dipendenti della Rap timbravano il cartellino ma non andavano a lavorare. Per la cronaca, la Rap è la società controllata dal Comune di Palermo che si occupa della raccolta dei rifiuti. I fatti risalgono al 2021. I Carabinieri hanno scoperto di tutto. C’era chi, in orario di servizio, andava con la propria ragazza; chi, dopo aver timbrato, se ne andava al bar, chi in un centro scommesse; altri, più’ casalinghi, facevano la spesa che poi veniva sistemata nelle rispettive auto; c’era anche chi si recava dalla trattoria del fratello per apparecchiare i tavoli. L’inchiesta è nata dalla denuncia di una dirigente della Rap che segnalava possibili furti di carburante.

Possibile che nel 2023 non si può mettere su una timbratura digitalizzata?

Ciò che desta perplessità, in questa storia, è il ruolo dell’amministrazione comunale di Palermo e dei vertici della Rap. Il problema è sempre lo stesso: possibile che debbano essere i magistrati e le forze dell’ordine a fare chiarezza nella pubblica amministrazione siciliana? Su PalermoToday leggiamo una dichiarazione del presidente della Rap, Giuseppe Todaro (che all’epoca dei fatti non ricopriva il ruolo di presidente): “Mancano i quadri intermedi, i dirigenti che possano vigilare in ogni settore e cercare di evitare questo fenomeno – spiega – sono passati da 11 a 3. Proprio per questo sto lavorando per ottimizzare la pianta organica e fare i modo che i controlli si facciano. Peraltro i settori in cui sono impiegati gli indagati erano già alla mia attenzione ed ho fatto anche una circolare specifica in quest’ottica”. Da qui una domanda: visto che i fatti, come già accennato, sono avvenuti nel 2021, dopo due anni mancano ancora i quadri intermedi? Quanto tempo ci vuole per ripristinare la normalità? Ancora PalermoToday: “Todaro spiega che sta anche valutando di ‘fare una circolare per imporre a tutti i dipendenti di timbrare, in entrata ed in uscita’. Un provvedimento simile era stato adottato il 13 Agosto del 2020, ma dopo appena 6 giorni, in seguito alle rimostranze dei sindacati, era stato sospeso. ‘Ci sono delle mansioni, come quelle degli addetti alla pulizia notturna nei mercati storici – dice ancora Todaro – per i quali occorre trovare una soluzione (al termine del servizio non possono essere costretti a tornare in via Ingham solo per timbrare, ndr), ma la mia intenzione è di imporre la timbratura a tutti”. E’ così difficile digitalizzare la timbratura? Oggi si fa tutto con il telefono cellulare e nessuno ha mai pensato a utilizzare la tecnologia per la timbratura del cartellino? Mah…

P. s.

… e comunque bella la storia dei sindacati che hanno fatto sospendere la timbratura per gli addetti alla pulizia notturna e ai mercati storici…

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