Olé: a Palermo dalle parti di viale delle Alpi stanno abbattendo una trentina di alberi nel nome degli appalti ferroviari

Ormai a Palermo certe scelte amministrative, oltre che contro gli interessi dei cittadini, vanno anche contro il buon senso

Mentre il mondo si interroga sui cambiamenti climatici, mentre in tante città del mondo si piantano a ritmi frenetici alberi per cercare di fronteggiare gli effetti nefasti legati all’innalzamento delle temperature, a Palermo si procede senza sosta all’abbattimento degli alberi nel nome degli eterni appalti ferroviari. E’ passato agli annali l’abbattimento degli alberi in Piazza Politeama per fare posto a un’allucinante stazione ferroviaria. Ora tocca agli alberi di viale delle Alpi. Argomento affrontato ieri, 20 Settembre, in un articolo di PALERMO TODAY. Lo stesso quotidiano on line aveva ha affrontato l’argomento in un articolo precedente, esattamente dello scorso 28 Agosto, pubblicando una lettera di buon senso in una città dove della politica cittadina si può dire tutto, ma non che valorizzi, per l’appunto, il buon senso. Riprendiamo alcuni passi di questa lettera:

La politica del capoluogo siciliano scherza con il fuoco dei cambiamenti climatici

“Scriviamo per segnalare che in viale delle Alpi, in prossimità di via Lazio, è iniziata lo scorso Giovedì 24 Agosto un’opera di demolizione del verde pubblico presente lungo lo spartitraffico della strada. L’operazione è cominciata in sordina, in un momento in cui molti residenti si trovano ancora fuori città. Alcuni operai, interpellati, hanno riferito che si tratta dei lavori per la realizzazione della fermata Lazio nel Passante ferroviario e che oltre ai numerosi arbusti di oleandro saranno abbattuti anche gli alberi di pioppo nel tratto fra via Lazio e il distributore di benzina all’angolo con via Umbria. Ci sembra molto grave che in una città che non si è ancora ripresa dallo scempio dei roghi estivi si proceda alla distruzione di piante e alberi, e per di più in assenza di una comunicazione chiara ai cittadini al riguardo. Evidentemente non si vuole ancora comprendere quanto il verde sia necessario alle aree urbane e quanto contribuisca, fra le altre cose, a mitigarne il surriscaldamento” (qui la lettera per esteso).

A Palermo i picciuli vengono prima di tutto il resto

I governanti di Palermo si rendono conto di quanto sta avvenendo in materia di clima? Abbiamo la sensazione che la politica cittadina stia ignorando la realtà. Durante i dieci anni dell’amministrazione comunale di centrosinistra abbiamo assistito all’abbattimento di migliaia di alberi per fare posto al Tram, nel silenzio assordante dei cosiddetti ‘intellettuali di sinistra’ che si sono girati dall’altra parte. Poi sono stati abbattuti altri alberi per fare posto alle antenne del 5G (fenomeno avvenuto in tutto il mondo occidentale). A questo si aggiunge che a Palermo gli alberi sono stati curati poco e male e molti sono caduti a causa del vento. Da segnalare il caso allucinante di Piazza Principe di Camporeale, dove nel nome di un’opera pubblica che risale agli anni ’80 del secolo passato hanno abbattuto alcuni alberi. E non si sa che fine farà il Ficus che è ancora in piedi. Tra un po’ comincerà la realizzazione di altre sei linee di Tram con l’abbattimento di altri alberi: si parla, ad esempio, di abbattere gli alberi di Piazza Don Bosco: una follia! Il tutto per un’opera che non è affatto sostenibile ma che genera desertificazione e cementificazione della città e uno spaventoso elettrosmog. La verità è che a Palermo gli affari vengono prima del buon senso: perché non ha assolutamente senso, nel pieno di pericolosi cambiamenti climatici, con temperature estive che salgono di anno in anno, abbattere alberi ora per il Passante ferroviario, ora per realizzare altre sei o sette linee di Tram che una città ciabattona e impoverita come Palermo non potrà mai pagare con la fiscalità generale.

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