44 milioni di euro di fondi Pnrr per rinnovare le macchine agricole. A parte i dubbi sui “Beneficiari” è bene accertarsi sulla presenza di questi soldi

Da qualche tempo, citando articoli di giornali, il Segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, dice a chiare lettere che i fondi del Pnrr non ci sono più

Un comunicato della Regione siciliana annuncia soldi in arrivo per rinnovare le macchine agricole (foto sopra tratta da Wikipedia). “In arrivo oltre 44 milioni di euro per gli agricoltori siciliani da destinare all’acquisto di nuovi e più moderni macchinari – si legge nel comunicato del Governo dell’Isola -. Lo prevede l’avviso pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura su ‘Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare’ finanziato con fondi del Pnrr. Il contributo, in conto capitale, può arrivare fino a un massimo del 65 per cento dell’importo dei costi di investimento ammissibili, ma per i giovani agricoltori (41 anni non compiuti) il massimale è fino all’80 per cento. In particolare, la spesa massima è di 35 mila euro per l’acquisto di macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione; 70 mila euro per la sostituzione di veicoli fuoristrada da impiegare nel settore rurale e zootecnico; 35 mila euro per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque. Sono comprese anche le spese tecniche di progettazione”. A questo punto c’è un passaggio che, forse, andrebbe chiarito meglio: “Beneficiari dell’aiuto sono le aziende agro-meccaniche e le micro, piccole e medie imprese e le loro cooperative e associazioni”. I beneficiari sono gli agricoltori siciliani o “le aziende agro-meccaniche e le micro, piccole e medie imprese e le loro cooperative e associazioni”? “La domanda di sostegno – conclude il comunicato – deve essere compilata, sottoscritta e inviata esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’applicativo del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian), a partire dal 15 Gennaio 2024 ed entro il 29 Marzo 2024. Il bando è consultabile sul sito istituzionale della Regione siciliana a questo link: https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/pnrr-investimento-23-innovazione-meccanizzazione-nel-settore-agricolo-alimentare“.

E’ bene ricordare che in queste ore l’Italia ha subito il nuovo Patto di stabilità, ovvero il solito imbroglio ‘europeista’ in base al quale i massoni della Ue scipperanno altre risorse all’Italia

Segnaliamo due problemi. Il primo l’abbiamo già sottolineato: andrebbe illustrato meglio cosa gli uffici dell’assessorato regionale all’Agricoltura intendono con la parola “Beneficiari”. Il secondo problema riguarda i fondi del Pnrr, o meglio, l’esistenza dei fondi del Pnrr, se è vero che, da tempo, il Segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, segnala casi di Comuni e di aziende che, nonostante gli impegni del Governo, non hanno mai ricevuto i fondi del Pnrr. Lomonte cita casi concreti, riportando articoli di giornali italiani che non sono mai stati smentiti. Nell’articolo che abbiamo pubblicato ieri Lomonte cita un articolo de Il Sole 24 Ore (come potete leggere qui). Un consiglio agli agricoltori siciliani: dopo aver chiarito con i ‘chiarissimi’ uffici dell’assessorato regionale all’Agricoltura cosa intendono per “Beneficiari”, prima di mollarvi nell’acquisto di nuove macchine agricole accertatevi che i soldi di questo provvedimento siano reali. Ricordatevi che l’Italia in queste ore ha subito il nuovo Patto di stabilità che, al di là delle minchiate diffuse in queste ore dagli ‘europeisti’, non sono altro che altri soldi che l’Italia dovrà pagare ai massoni dell’Unione europea dell’euro. Così, tanto per chiarezza: l’Italia, in questo momento, paga 80 miliardi di euro all’anno di interessi su un debito pubblico truffaldino; con il nuovo Patto di stabilità – ribadiamo, al di là delle minchiate che raccontano – l’Italia dovrà pagare altri soldi che verranno tolti ad alcuni settori della vita pubblica. In più ci sarà da pagare l’obolo all’Ucraina, perché la guerra contro la Russia non è finita e, anche se la Russia ha già vinto, la guerra continuerà lo stesso e la dovrà essere l’Unione europea a pagare le spese, perché gli Stati Uniti d’America non vogliono più pagare. E siccome la Ue è il ‘tappetino’ degli USA dovremo pagare noi cittadini di questa scalcagnata Unione europea. Con molta probabilità, taglieranno ancora soldi alla sanità pubblica e alla scuola pubblica, ma anche dal Pnrr. Comuni e aziende lasciate senza fondi del Pnrr non sono storie che inventa il Segretario di Siciliani Liberi ma fatti raccontati da giornali che Lomonte cita. Quindi, egregi agricoltori siciliani, state in campana con i fondi del Pnrr.

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