A Palermo non si può andare avanti con munnizza e buche nelle strade, con gli allagamenti e con gli alberi che cadono ad ogni soffio di vento

Questi problemi l’attuale amministrazione comunale di Roberto Lagalla li ha ereditati dai suoi pessimi predecessori. Però ora qualcosa si deve fare

Nelle ultime settimane non siamo riusciti a contare le foto pubblicate su Facebook dall’Associazione Comitati Civici Palermo che immortalano la munnizza in tanti luoghi della città (sotto pubblichiamo tre foto dell’Associazione Comitati Civici Palermo). Sono decine di foto di rifiuti accumulati nelle strade e nei marciapiedi. Una buona parte di questi scatti illustra immensi cumuli di immondizia a ridosso delle scuole: non è un bel messaggio per i ragazzi. In questi giorni sono tornate le piogge: e quando piove le strade di Palermo abbandonate da decenni, a parte qualche eccezione, si riempiono di buche. Qualche anno fa, quando Sindaco era Leoluca Orlando, spuntò una macchina tappa-buchi delle strade: ma è servita a poco, perché se una strada è abbandonata, bastano una pioggia di media intensità e il passaggio di mezzi pesanti per fare riformare le buche. Con le prime piogge – medio forti, non certo piogge torrenziali – in città sono tornati i soliti allagamenti. Qualche giorno fa è arrivato un po’ di vento. Non si è trattato di un uragano ma di vento medio-forte. Ebbene, è bastato un po’ di vento – ribadiamo: nessuna tempesta di vento solo vento medio-forte – per far crollare nelle strade e nei marciapiedi di un numero impressionante di rami di alberi e, in alcuni casi, a far crollare gli stessi alberi. Il vento, a Palermo, c’è sempre stato, anche più forte, molto più forte del vento di qualche giorno fa ma mai il vento ha spezzato tanti rami di alberi. La verità è che gli alberi di Palermo sono stati abbandonati e oggi sono indeboliti e vanno giù con venti medio-forti.

Non per appesantire le responsabilità di chi amministra Palermo, ma ricordiamo che il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Troppo caos negli ospedali cittadini

Le cose vanno dette per come stanno. Accusare l’attuale amministrazione comunale di Palermo dei disastri che si registrano nella gestione dei rifiuti, o delle strade e dei marciapiedi che cadono a pezzi, o degli allagamenti di strade e piazze o, ancora, degli alberi che si spezzano in presenza di venti medio forti è sbagliatissimo. A onor del vero l’attuale amministrazione comunale ha ereditato una città allo sbando e, anzi, qualcosa l’ha fatto. Non l’abbiamo ancora scritto, lo scriviamo adesso: l’attuale amministrazione Lagalla – con particolare riferimento all’assessore Salvatore ‘Totò’ Orlando’ – è riuscita a mettere fine allo scandalo delle bare abbandonate dove capitava nel cimitero monumentale della città di Santa Maria dei Rotoli. L’attuale amministrazione comunale di centrodestra ha fatto in poco tempo quello che la precedente amministrazione comunale di centrosinistra non è riuscita a fare in tre anni e forse più. Se qualcosa si può rimproverare all’attuale amministrazione comunale, ebbene, questo riguarda i soliti, eterni appalti ferroviari che stanno massacrando la città. Anche se – ce ne rendiamo conto – non è facile fermare questo scandalo. Anche se il Sindaco Lagalla – essendo medico e docente presso il Policlinico di Palermo – potrebbe far notare l’assurdità di una città che continua a ‘bruciare’ ogni anno centinaia di milioni di euro in appalti senza costrutto, mentre negli ospedali cittadini non si trovano le risorse per fronteggiare la carenza di medici, infermieri e posti letto, con i Pronto soccorso cittadini che vanno avanti in un caos senza fine. Ci permettiamo di ricordare che sì, in materia sanitaria la delega è regionale; ma il Sindaco rimane il primo referente della salute di una comunità. Il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Con il Consiglio comunale che condivide questa responsabilità.

La questione è anche finanziaria (se non soprattutto). Perché non cercare soluzioni finanziarie diverse da quelle tradizionali?

Detto questo – tornando ai problemi legati ai rifiuti, alle strade, agli allagamenti delle stesse strade e alla gestione degli alberi cittadini – qualcosa l’attuale amministrazione comunale deve fare. Siamo rimasti molto perplessi – per citare un esempio – dal taglio degli alberi in viale Michelangelo. Perché, non coinvolgere l’università di Palermo per la gestione degli alberi cittadini? Ribadiamo: se vanno giù con un vento medio-forte qualche problema ci deve essere. Sappiamo benissimo che molti dei problemi del Comune di Palermo dipendono da una situazione finanziaria precaria. Bene: perché non cercare soluzioni finanziarie diverse da quelle tradizionali? Non si tratta di indebitare il Comune ma di cercare soluzioni diverse, magari coinvolgendo i cittadini. Sappiamo tutti che i fondi del Pnrr non ci sono più, al di là della disinformazione, perché questi soldi l’Unione europea li sta destinando al pozzo senza fondo della guerra in Ucraina e, anche, al mantenimento dei profughi ucraini che hanno già invaso l’Europa e quindi anche l’Italia. Serve una situazione finanziaria alternativa.

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