Bravissimo Franco Calderone a ricordare al leghista Luca Zaia e al grillino Stefano Patuanelli che, da Ministri, hanno affossato l’agricoltura meridionale e siciliana

La memoria ci salva dai politici che hanno ‘dimenticato’ le propria malefatte

Brutto verificare che tra gli agricoltori non si è persa la memoria dei politici che hanno affossato questo settore. Bravissimo Franco Calderone, produttore di vino con azienda a Marineo, in provincia di Palermo. Calderone – in un un VIDEO che vi invitiamo a seguire – ha ricordato che Luca Zaia, oggi presidente della Regione Veneto, da Ministro delle Politiche agricole e alimentari dal 2008 al 2010, non ha fatto alcunché per difendere il grano italiano. Allora gli agricoltori non scendevano in piazza. Oggi gli agricoltori scendono in piazza e a Zaia è stato ricordato quello che non ha fatto per tutelare la cerealicoltura italiana in generale e meridionale in particolare, con riferimento al grano duro. Ribadiamo: bravissimo Calderone a ricordare. La memoria ci difende dai politici che hanno affossato l’agricoltura. Zaia ha fatto solo gli interessi non dell’agricoltura veneta ma degli industriali veneti che producono il Prosecco. Non siamo certo noi a inventarci l’inquinamento ambientale nelle aree dove si produce il Prosecco (come potete leggere qui). Sono due cose molto diverse. Non solo, Zaia è un leghista fino al midollo e noi, a proposito della lega di Governo ricordiamo un’altra ‘perla’ di Zaia: l’olio d’oliva in Canada. Ci spieghiamo meglio. I fatti risalgono sempre a quando Zaia era Ministro delle Politiche agricole. E’ stato lui a decidere che in Canada va esportato solo l’olio d’oliva veneto. Pensate un po’: l’80% circa dell’olio d’oliva extra vergine italiano si produce in Puglia, Calabria e Sicilia, ma l’allora Ministro leghista Zaia decide che l’olio d’oliva italiano da esportare in Canada deve essere solo quello veneto (0,4% della produzione nazionale!). “Perché Zaia invoca la secessione, se già l’hanno fatta?”, si chiedeva lo scrittore e giornalista Pino Aprile (qui un articolo).

E’ bene ricordare che Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia e Italia Viva di Matteo Renzi hanno affossato l’agricoltura siciliana e meridionale

Un altro personaggio è l’ex Ministro, sempre delle politiche agricole, il grillino, triestino e nordista come Zaia, Stefano Patuanelli. Noi non seguiamo la televisione dal 1982. Non sappiamo cosa abbia detto Patuanelli. Ma sappiamo che Calderone ha fatto bene ad attaccarlo frontalmente, perché Patuanelli insieme con i grillini siciliani ha tolto una parte dei fondi destinati all’agricoltura siciliana per portarli nel Nord Italia. Patuanelli è stato un acerrimo nemico degli agricoltori siciliani e meridionali. E in questa azione di volgare scippo dei fondi ai danni degli agricoltori del Sud e della Sicilia. Questa storia chi scrive l’ha raccontata per fili e per segno su I Nuovi Vespri (come potete leggere qui). Aggiungiamo che il Ministro delle Politiche agricole era sì il grillino Patuanelli, ma lo scippo dei fondi Feasr ai danni di Sud e Sicilia è stato appoggiato non soltanto dal Movimento 5 Stelle ma anche dalla Lega, dal PD, da Forza Italia e a Italia Viva di Matteo Renzi. Gli agricoltori siciliani che oggi protestano nelle contrade della nostra Isola e nel Sud se lo ricordino: Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia e Italia Viva di Matteo Renzi hanno affossato l’agricoltura siciliana e meridionale.

Una ‘stoccata’ anche al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini

Una ‘stoccata’ Franco Calderone l’ha riservata anche al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, uomo del ‘sistema’ che, non a caso, in un video, si è dissociato dalle proteste degli agricoltori italiani. E ha ragione: ormai è da tempo che la Coldiretti ha messo da parte gli insegnamenti di Paolo Bonomi e fa, di fatto, gli interessi propri. Non è un caso che, oggi, Prandini e la sua organizzazione agricola siano schierati dalla parte del Governo di Giorgia meloni che – solo per citare un esempio – non ha esitato a sacrificare il grano italiano per agevolare gli industriali. Il paradosso è rappresentato dal fatto che, nella Coldiretti, risultino ancora iscritti agricoltori…

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