Caos totale ieri sera a Lampedusa: i migranti si sono riservati nel centro abitato. I negozianti hanno regalato tutto il cibo che avevano a disposizione

La drammatica testimonianza di Francesco Esposito, titolare di un negozio di gastronomia nel cuore del centro abitato di Lampedusa

“Tra il 2011e il 2012 nella nostra isola c’è stata un po’ di ressa. Migranti affamati rubavano il pesce e andavano ad arrostirlo qua e là. Ma quello che abbiamo visto ieri sera a Lampedusa non era mai successo. E’ stata una scena incredibile. Intorno alle 20 abbiamo visto arrivare un folto gruppo di migranti. Quanti erano? Erano tanti, forse un migliaio. O forse addirittura più di un migliaio. Erano affamati. Ripeto: affamati. Noi gestiamo un piccolo negozio di gastronomia. Dire che siamo stati presi d’assalto è poco. In quel momento in negozio era presente solo mia figlia. Mi ha chiamato al telefono gridando: ‘Vieni, vieni subito!’. Mi sono precipitato in negozio. C’era il finimondo. Il nostro negozio si trova in via Roma, nel cuore del centro abitato di Lampedusa. Non potete nemmeno immaginare la scena. Non avevamo nemmeno il tempo di dare un panino o altro cibo che ne arrivavano altri. ‘Fame, fame!’, dicevano. Abbiamo passato due ore, forse anche di più a fornire cibo ai migranti. Qualcuno di loro aveva qualche euro in tasca. Insomma, qualcuno voleva anche pagare. Ovviamente non abbiamo fatto pagare. Sono state ore di caos totale”.

“Siamo andati avanti per due ore, forse per tre ore, distribuendo cibo fino ad esaurimento delle scorte del nostro negozio”.

“Alcuni, dopo aver mangiato, ci chiedevano vestiti. Ma era una netta minoranza. La stragrande maggioranza chiedeva cibo. Era così in quasi tutto il centro abitato. Tutti noi ci siamo messi a disposizione. Tutta Lampedusa si è messa a disposizione. Abbiamo fatto quello che potevamo fare. Nel nostro negozio siamo andati avanti fino ad esaurimento del cibo. Quando non avevamo più nulla da dare, alcuni migranti sono entrati nell’area della cucina. Senza perdere la calma gli abbiamo spiegato che non c’era più un solo pezzo di pane. Hanno capito come stavano le cose e piano piano sono andati via. Abbiamo vissuto un’esperienza allucinante. Fuori era il caos. Davanti la gelateria O’ SCIA? c’era una fila lunghissima. tanti migranti, uno dietro l’altro, per prendersi il gelato. Mi chiedo e chiedo: come può un’isola di circa cinque mila abitanti fronteggiare l’arrivo di sei-settemila migranti in un giorno? La situazione diventa ingestibile. Ed è ingestibile. Ormai qui è il caos. Noi abitanti di Lampedusa viviamo alla giornata. Ogni giorno non sappiamo quello che potrebbe succedere. Ieri, lo ribadisco, c’è stato il finimondo. E non è finita. Anche stamattina si incontrano qua e là gruppi di migranti che girano per l’isola. Stanotte è arrivata una grande nave militare. Dicono che circa due mila migranti hanno lasciato l’isola. Ma ne arriveranno altri. Mi chiedo: si può andare avanti così?”.

Mentre scriviamo è in corso una riunione al Municipio di Lampedusa tra Sindaco e commercianti. Dopo i pescatori, che ormai hanno grandissima difficoltà ad esercitare le attività di pesca, il caos e la disperazione è arrivata anche tra i commercianti.

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