Cari agricoltori: la Germania smantella le industrie che producono pannelli fotovoltaici causa concorrenza cinese. Perché non lanciare un appello a Xi Jin Ping invitandolo a non fornire pannelli fotovoltaici alla Ue?

La Cina oggi ha la possibilità di rendere insostenibili i costi dei pannelli fotovoltaici in Europa. Tra l’altro, in questo momento storico i cinesi, grandi alleati della Russia, avrebbero interesse a fare affondare l’economia dell’Unione europea che continua ad appoggiare l’Ucraina

C’è una notizia molto importante per gli agricoltori siciliani e, in generale, italiani. L’industria tedesca che produce pannelli solari è entrata in crisi, scrive un Canale Telegram. Si tratta, per la precisione, di tre grandi gruppi tedeschi: Meyer Burger, Solarwatt e Heckert Solar. In questo articolo di scenarieconomici.it la crisi di queste industrie tedesche viene illustrata per filo e per segno. Il ‘succo’ di questa storia è che i tedeschi non riescono a reggere la concorrenza delle industrie cinesi, che producono pannelli solari a costi di produzione di gran lunga più contenuti. Ci vorrebbero i sussidi ma la guerra in Ucraina – che l’Occidente sta perdendo in malo modo – non consente più ai governi tedeschi di largheggiare. Insomma, la Germania non ha più le risorse economiche per sostenere la produzione di pannelli solari erogando sussidi alle industrie che li producono. Così le industrie tedesche che producono pannelli solari vanno chiudendo o vanno delocalizzando, ovvero trasferiscono la produzione fuori dalla Germania, dove il costo del lavoro è molto più basso.

Presidente Jin Ping, ci faccia sognare: ci liberi da questa fallimentare e massonica Unione europea, facendo anche lo ‘sgambetto’ al Governo italiano di Giorgia Meloni che vuole distruggere l’agricoltura

La notizia è importante, perché avrà dei riflessi anche in agricoltura. O meglio, comincerà a creare problemi ai ‘Signori del fotovoltaico’ che, in combutta con l’Unione europea e con l’attuale Governo italiano di Giorgia Meloni, vogliono sbaraccare l’agricoltura per fare posto ai pannelli fotovoltaici. La signora Meloni ha detto più volte che immagina la Sicilia come un hub per la produzione di energia. La crisi delle industrie tedesche che producono pannelli solari può diventare uno strumento per tutelare l’agricoltura dai pannelli fotovoltaici. A patto che gli agricoltori italiani che oggi si battono contro l’Unione europea e contro l’attuale Governo nazionale e il sistema dei partiti politici ‘europeisti’ lancino un appello alla Cina di Xi Jinping. A differenza dell’Unione europea, che è uno ‘scendiletto’ di USA e multinazionali, la Cina non è un Paese capitalista: usa il capitalismo ma si guarda bene dal diventarne schiava. Ecco, gli agricoltori in lotta dovrebbero lanciare un appello alla Cina di Xi Jinping affinché non venda all’Italia pannelli solari o, se non può fare a meno di venderglieli, che glieli faccia pagare a un prezzo venti volte superiore, prevedendo sconti solo per i pannelli solari da utilizzare nei centri abitati. Obiettivo impossibile, per gli agricoltori? Non esattamente. Se vogliono sopravvivere all’Unione europea debbono cominciare a ‘pensare’ la politica: una politica – anche estera, come in questo caso – per difendere i propri interessi.

Facendo affondare l’Unione europea la Cina colpirebbe, indirettamente, anche gli interessi della NATO

Tra l’altro, questa mossa converrebbe geopoliticamente alla Cina, grande alleata della Russia, perché contribuirebbe a metetre in ginocchio l’economia dell’Unione europea che continua ad aiutare l’Ucraina. La Cina di Xi Jinping ha davanti a sé due grandi opportunità: contribuire a mandare a fondo l’Unione europea, che andrà comunque a fondo a causa della guerra in Ucraina; e salvare l’agricoltura italiana dal cosiddetto ‘assalto’ dei ‘Signori del fotovoltaico’ che stanno facendo incetta di terreni a seminativo in tutta l’Italia. Si tratta solo di organizzarsi. Non manca certo agli agricoltori far sapere alla Cina che in Italia – e anche in altri Paesi europei – si sta combattendo una battaglia per salvare l’agricoltura dal sistema capitalistico. Ribadiamo: i cinesi non sono schiavi delle multinazionali e potrebbero essere interessati ad aiutare l’agricoltura, soprattutto se, contemporaneamente, affosseranno chi continua ad armare l’Ucraina per fare gli interessi della NATO: perché alla fine la guerra in Ucraina è questo: fare gli interessi della NATO e degli americani sulla pelle del popolo ucraino.

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