Dio e la ricchezza sono incompatibili tra loro. Vallo a spiegare ai farisei che, come tanti uomini del nostro tempo, erano attaccatissimi al denaro

11 Novembre 2023/ La parabola dei “due padroni”

di Frate Domenico Spatola

Per il denaro, bollato da Gesù “come disonesta ricchezza” perché all’origine dei guai del mondo, guerre comprese, egli propose il possibile riscatto: investire la ricchezza per sfamare i poveri, così che, quando essa non servirà più, coloro che li hanno aiutati verranno ammessi nelle dimore eterne. Fedeltà al Regno perciò comporta la valorizzazione di ciò che il mondo disprezza, cioè i piccoli e gli emarginati. A chiarimento propose la parabola dei “due padroni”, che non si possono servire contemporaneamente. Dio e la ricchezza infatti sono incompatibili tra loro. I farisei, che erano fortemente attaccati al denaro, irridevano Gesù, il quale denunciò la loro falsa “giustizia”, che meticolosa osservava Legge, ma in maniera formale e per apparire, da commedianti (“ipocriti”). Il loro cuore infatti esaltava il denaro, che era in abominio agli occhi di Dio, che non si può ingannare perché legge nel loro interno.

Foto tratta da il Dolomiti

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