Elon Musk vorrebbe realizzare un impianto fotovoltaico di circa 160 x 160 chilometri per soddisfare il fabbisogno energetico degli Stati Uniti d’America

L’idea per un futuro a Energia Solare

“Secondo Elon Musk, il fabbisogno energetico degli interi Stati Uniti potrebbe essere soddisfatto da un immenso reattore a fusione che esiste già, è colossale ed esiste da prima dell’esistenza dell’uomo: il Sole”. Si apre così un articolo che ci è stato gentilmente inviato per la pubblicazione con l’impegno, da parte nostra, di citare la fonte: https://energia-luce.it/news/piano-musk-per-impianto-solare/. L’argomento che tratta è interessante e ci consente, anche, di mettere qualche puntino sulle “i” sulla pletora di progetti per la produzione di energia solare che aspettano il via libera dal Governo siciliano. Ma andiamo per ordine. Elon Musk, per la cronaca, è un imprenditore sudafricano con cittadinanza  canadese  naturalizzato statunitense (qui un approfondimento). E’ noto soprattutto per essere l’amministratore delegato di Tesla (in Italia ormai al posto di amministratore delegato si usa la formula anglofona CEO). “Il CEO di Tesla – leggiamo nell’articolo – afferma che un impianto fotovoltaico di circa 160 x 160 chilometri sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico degli Stati Uniti, come ha ricordato nel podcast The Joe Rogan Experience. Musk assicura che questa proposta è del tutto fattibile e sottolinea il potenziale dell’energia solare. Musk è noto per le sue idee audaci e provocatorie e la sua proposta di sfruttare in modo massiccio l’energia solare non fa eccezione. La sua visione prevede l’uso di batterie per immagazzinare l’energia generata dai pannelli solari. Inoltre, la sua azienda, Tesla, ha acquisito SolarCity e sta investendo molto nello sviluppo di tecnologie di stoccaggio dell’energia, come Powerwall e Powerpack, con l’obiettivo di integrare l’energia solare nella sua missione di transizione verso fonti sostenibili, possibilmente abbassando il prezzo dell’elettricità per i cittadini statunitensi”.

L’utilizzo dell’energia solare in Europa e, in generale, nel mondo. I deserti americani dove è stata organizzato il finto allunaggio oggi potrebbero ospitare intere distese di pannelli solari  

“Il settore dell’energia solare negli Stati Uniti – leggiamo sempre nell’articolo – sta vivendo una crescita significativa, con 32 GW di nuova capacità che si prevede verranno aggiunti in un anno, con un aumento del 53% rispetto al 2022. Questa crescita non è esclusiva degli Stati Uniti; anche in Europa si sta assistendo a un aumento significativo della capacità di produzione di energia solare, oltre che a un incremento significativo della diffusione di tariffe per l’elettricità gestita dal solare. In Italia lo sfruttamento dell’energia solare attraverso gli impianti fotovoltaici ha avuto un incremento del 115% rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo 3,1 GW, purtroppo la complessità per la richiesta delle autorizzazioni rende difficile uno sviluppo rapido di questa risorsa”. Il discorso è un po’ più complesso. Negli Stati Uniti hanno a disposizione deserti dove piazzare i pannelli solari. Sono le stesse aree dove alla fine degli anni ’60 del secolo passato hanno organizzato la sceneggiata di Apollo 11, la ‘presunta’ missione spaziale che, sulla carta, portò l’uomo sulla Luna. In realtà, sulla Luna gli americani non sono mai andati (qui un articolo di Andrea Piazza). L’allunaggio è stata, per l’appunto, una sceneggiata organizzata e realizzata in uno dei tanti deserti dove oggi Musk vorrebbe piazzare la distesa di pannelli solari per fornire energia a tutta l’America. L’articolo fa anche il punto della situazione sull’energia solare in Europa e nel resto del mondo: “In Europa i Paesi maggiori in cui l’energia solare viene utilizzata sono Germania, Gran Bretagna e Spagna. Di seguito il confronto mondiale degli stati produttori di energia solare nel 2022″. 

Font; OurWorldInData.org/renewable-energy

A livello globale, ci sono progetti ancora più ambiziosi che cercano di sfruttare l’energia solare. 

  1. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta esplorando la possibilità di catturare l’energia solare nello spazio e di trasmetterla sulla Terra, per essere gestita da distributori e rivenditori attraverso un concetto noto come SBSP (Solar Based Space Power), attraverso un impianto solare che si troverebbe in orbita a 36.000 km dalla Terra. Nonostante le sfide tecniche e logistiche, iniziative come SOLARIS stanno valutando la fattibilità di tali progetti.
  2. L’agenzia spaziale del Giappone ha fissato come obiettivo la distribuzione di energia solare dallo spazio entro il 2025. 
  3. La Cina sta costruendo vaste installazioni solari e proposte come la Sfera di Dyson, presentata negli anni ’60, immaginano una struttura in grado di circondare una stella per catturarne l’energia, anche se questo appartiene ancora al regno della fantascienza”.
Attenzione al Sud Italia e alla Sicilia dove i signori del fotovoltaico, in combutta con i massoni dell’Unione europea vorrebbero…

“In conclusione – così termina l’articolo – la visione di Elon Musk di utilizzare in modo massiccio l’energia solare per soddisfare il fabbisogno energetico degli Stati Uniti rappresenta un audace e innovativo approccio verso la sostenibilità. Con il rapido sviluppo tecnologico e l’aumento dell’installazione di impianti fotovoltaici a livello globale, questa visione potrebbe non essere così lontana dalla realtà”. Ribadiamo: negli Stati Uniti d’America va bene, perché hanno tante di quelle aree desertiche dove possono organizzare altri tre o quattro finti allunaggi e dove possono piazzare pannelli solari per produrre tutta l’energia solare che gli serve. Diverso il discorso per l’Italia, dove i signori del fotovoltaico – con riferimento a Sud e Sicilia – non stanno utilizzando le aree industriali abbandonate ma hanno puntato e puntano ancora sulle aree agricole, in combutta con i massoni ‘spataiuoli e zaffigni’ dell’Unione europea che vorrebbero prendere due piccioni con una fava: togliere i terreni agricoli agli agricoltori per utilizzarli in parte per produrre energia solare eliminando l’agricoltura, in parte per far convivere agricoltura con i pannelli fotovoltaici, magari valorizzando i grani antichi che hanno cominciato a rubare alla Sicilia cambiando il nume alle varietà.

Foto tratta da Infobuilenergia

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