Emergenza sanità nei Comuni delle Madonie: il Governo Schifani cerca soluzioni per rimediare a errori e disinteresse di ben tre Governi regionali precedenti

I problemi della sanità pubblica delle Madonie, oltre a rientrare nella crisi della sanità italiana e siciliana, hanno anche peculiarità legate all’abbandono delle aree interne della nostra Isola e a una politica siciliana che ha ignorato le opportunità offerte dalle Zone Franche Montane

La Regione siciliana, non senza ritardo, sta provando ad affrontare l’emergenza sanitaria che è esplosa nei Comuni delle Madonie (foto sopra tratta da Risoluto) dove l’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana e, più in generale, l’assistenza sanitaria in questo territorio sono in grande affanno. Con molta probabilità, se nella passata legislatura la politica siciliana e, in particolare, il Governo regionale avessero posto più attenzione alle Zone Franche Montane, a ruota sarebbe migliorato anche il servizio sanitario pubblico di queste aree svantaggiate. Ma il passato Governo non ha dedicato molta attenzione a questi luoghi. la crisi del sistema sanitario pubblico delle Madonie ha connotazioni proprie, ma sarebbe miope inquadrare l’emergenza sanitaria madonita prescindendo dal disinteresse ‘strutturale’ della politica siciliana verso le aree montane. Oggi i nodi sono arrivati al pettine e va riconosciuto all’attuale Governo regionale di Renato Schifani un cambio di passo rispetto al precedente esecutivo.

L’incontro a Palazzo d’Orleans tra i rappresentanti del Governo regionale e i Sindaci dei Comuni delle Madonie

Un comunicato della presidenza della Regione dà contezza di un incontro che si è svolto stamattina, a Palermo, presso Palazzo d’Orleans, sede del Governo dell’Isola. Erano presenti il presidente Schifani, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano, l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, il Commissario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni e i Sindaci dell’Unione dei Comuni delle Madonie: Luigi Iuppa, Sindaco di Geraci Siculo e presidente dell’Unione dei Comuni madoniti e i primi cittadini degli altri Comuni madoniti: Piercalogero D’Anna (Bompietro), Pietro Macaluso (Petralia Soprana), Pietro Polito (Petralia Sottana), Calogero Puleo (Blufi), Giuseppe Scrivano (Alimena), Giuseppe Ferrarello (Gangi), Gandolfo Librizzi (Polizzi Generosa), Antonino Guccione (Alia). Il Governo siciliano ha illustrato i provvedimenti che sta mettendo in campo: nuovi concorsi, costruzione delle Case di comunità, accordi di collaborazione con l’ospedale Civico di Palermo per la telemedicina pediatrica, il bando per l’assunzione di medici comunitari ed extracomunitari e la Convenzione con la fondazione Giglio di Cefalù. “La maggiore criticità segnalata dai Sindaci, che hanno espresso apprezzamento per l’interesse dimostrato dal presidente della Regione Schifani – si legge nel comunicato del Governo siciliano – è stata la carenza di personale medico e di posti letto nelle strutture sanitarie del territorio, che spesso costringe i pazienti a spostarsi a Termini Imerese e a Palermo. In questa direzione va vista la Convenzione siglata lo scorso 20 Novembre tra Regione e Fondazione Giglio di Cefalù, che ha proprio l’obiettivo di potenziare l’attività assistenziale del comprensorio madonita nei reparti e negli ambulatori di urologia e riabilitazione. Un accordo che prevede, tra l’altro, l’attivazione di ulteriori 12 nuovi posti letto. La Convenzione avrà una durata di tre mesi e al termine di questo periodo, se non sarà stata superata la carenza di personale medico, si procederà all’indizione di un bando europeo” (sotto foto tratta da Assarca.com)

Le precisazioni del presidente Schifani e dell’assessore Giovanna Volo

Dice il presidente Schifani: “Stiamo facendo tutto il possibile per assicurare ai cittadini delle Madonie un’assistenza sanitaria adeguata anche se la carenza di personale medico è diventato ormai un fenomeno diffuso in tutta la Sicilia. Una criticità che stiamo tentando di risolvere soprattutto con l’attivazione di nuovi concorsi pubblici. Il Governo regionale all’interno del disegno di legge di stabilità, in discussione all’Ars, ha inserito anche una norma che consentirà di assegnare incentivi economici ai medici che operano in strutture ospedaliere di zone disagiate o che hanno maggiori carenze di organico. La Regione, infatti, ha già bandito alcuni concorsi pubblici per l’assunzione di nuovo personale medico da inserire nelle strutture sanitarie delle Madonie. In particolare, entro Dicembre dovrebbero entrare in servizio due figure da inserire nel reparto di chirurgia, un nuovo direttore dell’unità di Medicina complessa e un dirigente medico di Medicina interna. Inoltre, qualche giorno fa, è stato pubblicato il bando per reclutare in Sicilia medici comunitari ed extracomunitari, nuovo personale che potrà essere assegnato anche al territorio madonita”. Aggiunge l’assessore regionale alla Salute-Sanità Giovanna Volo: “Occorre un cambiamento di mentalità. L’ospedale non può essere l’unico riferimento per il cittadino. Con l’attivazione delle Case di comunità, per pazienti cronici e fragili, consentiremo agli ospedali di concentrarsi sui pazienti acuti. In più, con l’utilizzo della telemedicina, il medico potrà mettere in collegamento il paziente con lo specialista di riferimento. Speriamo, in questo modo, di ridurre sensibilmente i viaggi della speranza”.

La Medicina del territorio ignorata dai tre Governi regionali precedenti al Governo attuale

Va precisato che la carenza di medici e di infermieri negli ospedali pubblici è un fenomeno nazionale e non solo siciliano. Quanto alla cosiddetta Medicina del territorio – perché è su tale questione che si sofferma l’assessore Volo, va detto, ad onor del vero, che l’attuale Governo siciliano ha ereditato l’inadeguatezza dimostrata, in materia di Medicina del territorio degli ultimi tre Governi siciliani. Il primo Governo siciliano che, seguendo pedissequamente il disastroso Governo nazionale di Mario Monti, ha tagliato posti letto e penalizzato la sanità siciliana ‘sforbiciando’ di qua e di là e procedendo, in alcuni casi, ad accorpamenti irrazionali, è stato il Governo di Raffaele Lombardo. I tagli alla sanità pubblica siciliana da parte di questo dannosissimo Governo regionale venivano motivati con la creazione della Medicina del territorio che, in buona parte, è rimasta sulla carta. In più il Governo Lombardo ha ‘fuso’ l’ospedale di Villa Sofia con il Cervello. Quest’ultimo, che era uno dei migliori ospedali non solo di Palermo ma della Sicilia è stato declassato a ‘ruota di scorta’ di Villa Sofia, tagliando interi reparti. Il successivo Governo di Rosario Crocetta non ha migliorato certo la situazione, anzi nel 2016 ha patrocinato una legge assurda, approvata dal Parlamento siciliano, che scippava 280 milioni anno alla sanità pubblica siciliana. Una vergogna alla quale hanno posto fine Corte dei Conti e Corte Costituzionale nel 2022. Va ricordato che il Governo di Nello Musumeci, che si è insediato a fine Novembre del 2017, ha continuato a scippare alla sanità pubblica siciliana 280 milioni di euro all’anno e, come già ricordato, sono dovuti intervenire il Giudice delle leggi’ e la Giustizia contabile per porre fine a a questo scippo. Superfluo aggiungere che né il Governo Crocetta, né il Governo Musumeci si sono occupati di potenziare – e in alcuni casi di creare – la Medicina del territorio. Dopo quindici anni a vuoto la patata bollente è finita sui tavoli del presidente Schifani e dell’assessore Volo che dovrebbero recuperare il tempo perduto: e non sarà facile.

Il comunicato dei Sindaci madoniti

In un comunicato i Sindaci dei Comuni madoniti esprimono apprezzamento per i provvedimenti che il Governo Schifani ha messo in campo per affrontare l’emergenza sanità. I Sindaci madoniti ricordano l’intervento del Vescovo di Cefalù, Monsignor Giuseppe Marciante, e sottolineano i problemi dei propri territori, a cominciare dalla “carenza di personale medico e di posti letto nelle strutture sanitarie… che spesso costringe i pazienti a spostarsi lontano dal nosocomio di Petralia Sottana. In tal senso i Sindaci, che si sono espressi favorevolmente rispetto all’apertura del bando regionale per medici comunitari ed extracomunitari e l’incentivazione fino a 1000 euro per medici che lavorano in zone disagiate, hanno, però, chiesto di procedere anche con l’implementazione degli specializzandi e l’attivazione di un percorso normativo che garantisca la permanenza dei medici che sono stati destinati agli ospedali per almeno due anni senza possibilità di trasferimento. Hanno poi chiesto lumi sugli scenari futuri al mese di Febbraio, termine in cui scadrà la convenzione che vede la Medical Line Consulting Srl coprire turni di Pronto Soccorso. La risposta è stata quella di un processo a doppio binario che vedrà primariamente la ricerca di medici da assumere in pianta organica attraverso gli strumenti previsti ma, nello stesso tempo, l’indizione di una gara europea che possa garantire l’erogazione di servizi anche attraverso società esterne e i cui turni si attiveranno in caso di mancato reperimento di medici attraverso i concorsi”.

Assistenza pediatrica e servizi ortopedici

“I primi cittadini e i comitati – si legge sempre nel comunicato dei Sindaci madoniti – hanno fatto anche presente la difficile situazione dell’assistenza pediatrica, resa ancora più difficile dalla mancata previsione del reparto di riferimento nell’attuale atto aziendale. Il percorso prevede l’attivazione di una assistenza dedicata da parte del P.O. Di Cristina di Palermo in telemedicina (cosa già prevista nel documento sottoscritto fra Sindaci e Asp nel Gennaio di quest’anno), l’allungamento del Punto di Primo Intervento Pediatrico e la valutazione di apposite convenzioni con altre Asp (cosa che però prevede il superamento di alcuni vincoli burocratici). Sulla questione dell’annoso problema dei servizi ortopedici – prosegue il comunicato dei Sindaci madoniti – che vede una ortopedia dipartimentale non ancora attivata, si è chiesto, nella considerazione di un collegamento con l’Ospedale di Termini, che i pazienti che presentino fratture possano essere stabilizzati a Petralia e arrivare a Termini Imerese come se fossero presi in carico da quel Pronto soccorso (con relativa disponibilità di posti in ortopedia). La cosa è stata valutata positivamente e si spera di poterla portare avanti in tempi rapidi. Sulla convenzione siglata lo scorso 20 Novembre tra Regione e Fondazione Giglio di Cefalù che si pone l’obiettivo di potenziare l’attività assistenziale del comprensorio madonita nei reparti e negli ambulatori di urologia e riabilitazione per i prossimi tre mesi, i Sindaci hanno espresso la necessità che ogni passo fatto in futuro tenga conto delle istanze del territorio e che il tavolo di confronto rimanga aperto per valutarne costi e benefici. Inoltre, hanno ribadito la necessità di interventi di lungo respiro che possano fare da traino all’offerta sanitaria e determinare anche un miglioramento complessivo nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza”. I Sindaci dei Comuni delle Madonie affrontano anche la questione della Medicina del territorio, segnalando “le diverse situazioni critiche e la mancanza di personale dedicato nelle Case e negli Ospedali di comunità. L’assessore regionale ha risposto informando che si stanno rispettando i tempi per l’avvio dei lavori e che attraverso personale infermieristico e telemedicina si potrà garantire assistenza sgravando il lavoro degli ospedali. Riconosciamo l’impegno profuso e le strade aperte, ma riteniamo sia necessario lavorare più sinergicamente affinché le scelte nascano dalle esigenze del territorio e rispondano sempre di più alle istanze dei cittadini. Il tavolo rimane aperto, in vista della verifica dei diversi step e in un confronto diretto che ne monitorerà l’avanzamento e il rispetto – concludono i Sindaci dell’Unione e del distretto sanitario 35 – continuiamo a rimarcare il percorso fatto che ha portato alla creazione di un percorso condiviso e di proposte fattive e di prospettiva siglato anche dall’Asp” (il riferimento ovviamente è all’Azienda sanitaria provinciale di Palermo ndr).

L’intervento del presidente dell’associazione Zone Franche Montane della Sicilia, Vincenzo Lapunzina

Sull’emergenza sanitaria nei Comuni madoniti interviene anche Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione Zone Franche Montane della Sicilia: “Il futuro degli ospedali di I Livello, che insistono nelle aree sconosciute alla politica, quindi dei Livelli Essenziali di Assistenza da garantire ai restanti, non può essere affrontato alla stregua di un concitato intervento di Pronto soccorso. Pur manifestando le nostre perplessità per le soluzioni tampone e a tempo, che oggi sono state prospettate ai Sindaci del Distretto Sanitario 35 di Petralia Sottana, dove insiste l’ospedale ‘Madonna SS dell’Alto’, apprezziamo l’impegno del presidente Schifani per quello che sta facendo, ci sta mettendo la faccia, cosa a cui siamo disabituati. Per il nosocomio di Petralia Sottana, per esempio, e il rilancio dell’intera struttura abbiamo proposto al presidente Schifani di disporre un centro di riabilitazione di riferimento regionale nel settore cardiologico, polmonare e neurologico. La scelta di lavorare a Petralia, o in un altro luogo ‘sconosciuto’, per un professionista dovrebbe essere legata al brand del luogo e non soltanto ad esosi e tassabili emolumenti che hanno una scadenza temporale o a scelte politiche adottate sull’onda delle proteste. Abbiamo motivo di ritenere che la scelta di vita di un medico non debba essere subordinata all’incentivo ma alla possibilità che ha di ‘far camminare la ricetta’, ovvero il proprio nome legato alla specializzazione, condizione che allo stato attuale e con le ‘concitate’ scelte adottande non è fattibile. Auspichiamo che il Governo regionale punti alla prospettiva di lavoro e non solo all’aspetto economico, nella consapevolezza che le audaci scelte strategiche, come quella che abbiamo proposto, favoriranno l’indotto e la creazione di nuovi posti di lavoro nel paesaggio madonita”.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *