Ha ragione il Vescovo di Cefalù: l’attuale Governo siciliano ha dimostrato per la terza volta consecutiva non non sapere come prevenire gli incendi boschivi

Monsignor Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù, ha detto la verità. Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, prenda atto di avere sbagliato tutto in materia di prevenzione degli incendi

Finalmente in Sicilia c’è una voce autorevole che si leva contro l’inadeguatezza di un Governo regionale che per la terza volta consecutiva ha dimostrato di non avere idea di come si effettua la prevenzione degli incendi boschivi. Da quando è iniziata l’Estate ci sono state tre sciroccate. Ebbene, ogni volta che soffia il vento di Scirocco migliaia di ettari di boschi della Sicilia sono andati a fuoco. Incendi boschivi, ma anche incendi di aree adiacenti ai centri abitati – aree pubbliche e aree private – che hanno messo a rischio le abitazioni e l’incolumità delle persone. Le responsabilità del Governo regionale siciliano sono evidenti: nelle azioni messe in campo per fronteggiare il fuoco non c’è stata la prevenzione indispensabile per affrontare un problema così complesso e così rischioso. Dice in queste ore Monsignor Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù davanti agli incendi che stanno devastando Gratteri, piccolo centro delle Madonie: “Sono vicino alla comunità di Gratteri per l’ingente danno ambientale subito – scrive il vescovo Marciante al sindaco Giuseppe Muffoletto e al parroco don Nicola Crapa nel suo messaggio di vicinanza -. Ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile – continua il presule che invita tutti a reagire -. Occorre organizzare una protesta generale davanti all’inerzia colpevole dei vari Governi regionali. Mi dispiace tanto. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia”.

Presidente Schifani, la prevenzione degli incendi si effettua con fatti concreti, non con le chiacchiere e con i costosi aerei Canadair

Fragile la replica del presidente della Regione, Renato Schifani: “Stupiscono le parole del Vescovo di Cefalù che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare. Comprendo e condivido la rabbia e l’indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione”. Ma di quale prevenzione parla il presidente Schifani? La prevenzione degli incendi si effettua con fatti concreti, non con le chiacchiere e con i costosi aerei Canadair. Prevenzione degli incendi significa avviare al lavoro gli operai forestali nei primi giorni di Maggio: cosa che l’attuale Governo non ha fatto. Prevenzione degli incendi significa impiegare gli operai forestali nella ripulitura del sottobosco, eliminando sistematicamente erbe ed arbusti secchi: cosa che è stata fatta in minima parte, lasciando intere aree verdi della nostra Isola piene di erbe e arbusti secchi. Prevenzione del fuoco significa impiegare gli operai forestali nella realizzazione dei viali parafuoco e, in generale, nelle opere di prevenzione degli incendi: attività che sono state espletate in minima parte perché l’attuale Governo, al pari del Governo che l’ha preceduto, ha risparmiato sugli operai forestali. Prevenzione degli incendi significa impiegare gli operai forestali in un’azione sinergica con i Comuni e con i privati per evitare che le fiamme si sviluppino a ridosso dei centri abitati, com’è accaduto in queste ore nell’area di Brancaccio, a Palermo, e com’è accaduto, sempre a Palermo, in occasione di una precedente sciroccata, nel cimitero di Santa Maria di Gesù.

Corpo Forestale della Sicilia e Protezione Civile regionale hanno dimostrato, per l’ennesima volta, di essere inadeguati rispetto alla prevenzione degli incendi boschivi

La verità è che il Governo Schifani, al pari del passato Governo di Nello Musumeci – si è presentato ad inizio Estate con il solito Corpo Forestale della Sicilia (che forse sarebbe stato bene aggregare ai Carabinieri, com’è avvenuto nel resto d’Italia) e con la solita Protezione Civile regionale, due istituzioni che hanno dimostrato, per l’ennesima volta, di essere inadeguati rispetto alla prevenzione degli incendi. Più i soliti Canadair il cui impiego costa una barca di soldi. Questi sono i fatti, presidente Schifani. Chi scrive, nel Dicembre dello scorso anno, in occasione della sua prima conferenza stampa, le chiese se con il suo Governo ci sarebbe stato un cambio di passo rispetto ai fallimenti del Governo Musumeci in materia di incendi boschivi. La sua risposta fu di maniera, politichese allo stato puro, dove si diceva tutto e niente. I fatti, presidente Schifani, ci dicono che lei ha commesso gli stessi errori del Governo Musumeci. Gli incendi si prevengono, presidente Schifani. E l’unico modo per prevenirli è quello di assicurare la presenza degli operai forestali nelle aree verdi e nelle aree comunali e private, di concerto con gli amministratori comunali e con gli stessi privati. Il resto sono chiacchiere e soldi buttati al vento.

In tre anni causa inadeguatezza di due Governi regionali la Sicilia ha perso oltre il 50% del proprio patrimonio boschivo

Da tre anni scriviamo che alla Sicilia servono almeno 30 mila operai forestali stabilizzati per fronteggiare gli incendi e le alluvioni. Prendiamo atto che, per gli incendi boschivi, non servono più. Sa perché non servono più 30 mila operai forestali ma forse sì e no la metà? E’ presto detto. Al 31 Dicembre del 2020 la Sicilia poteva contare su poco meno di 500 mila ettari di boschi, forse un po’ meno, considerati gli incendi registrati durante i Governi di Rosario Crocetta. Nel 2021 il fuoco ha incenerito in Sicilia 82 mila ettari di boschi. Nel 2022 sono stati bruciati 68 mila ettari di boschi. Quest’anno il conto è in divenire ma si sa già che i danni sono ingenti, se è vero che con tre sciroccate gli incendi sono stati piuttosto estesi e persistenti. In tre anni, presidente Schifani, la Sicilia ha visto scomparire più del 50% del proprio patrimonio boschivo. E si lamenta se un uomo di Chiesa dice la verità? E non ci venga a raccontare la solita solfa dei criminali che appiccano gli incendi: questo lo sappiamo già, anzi, lo sa mezzo mondo, perché gli incendi boschivi dolosi, da cinque-sei anni a questa parte, funestano mezzo mondo: dall’Africa all’Australia, dalla Siberia al Nord Europa, dall’Alaska alla California. Da Maggio ad oggi, in Canada, gli incendi di origine dolosa hanno incenerito 15 milioni di ettari di boschi. Presidente Schifani, ammetta di avere sbagliato tutto in materia di lotta agli incendi. E veda di fare qualcosa, perché le sciroccate, in Sicilia, sono in agguato fino a metà Novembre…

Foto tratta da Castelbuono Live

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