Il passo del Vangelo di oggi ci ricorda i giorni del Diluvio universale, tempi di totale inconsapevolezza, stupidità, vuoto spirituale e intellettuale

17 Novembre 2023, Venerdi della XXXII settimana del tempo ordinario: Luca 17,26-37

di Frate Domenico Spatola

Due paragoni per l’invito di Gesù ai discepoli alla vigilanza. Rifiutare Gesù non resterà senza conseguenze. Avverrà qualcosa di simile a ciò che accadde ai contemporanei di Noè e di Lot. La catastrofe si abbatterà su quanti rifiutano lui, quale Messia umiliato. I distratti del tempo di Noè finirono sommersi nel diluvio. E i contemporanei di Lot, a Sòdoma, per la loro perdurante distrazione, furono inceneriti dal fuoco e dallo zolfo piovuti dal cielo. Stessa cosa avverrà nel giorno della manifestazione del Figlio dell’uomo. Luca giustificherà la caduta di Gerusalemme, ad opera dei Romani negli anni 66-70, per il nazionalismo acceso dei giudei e le mai spente nostalgie di gloria passata, che essi provavano a riaccendere anche con la violenza. La Città Santa subirà la distruzione quale conseguenza del suo rifiuto storico del Messia. Macabra di Luca è perciò l’equazione della fine di quelli abbandonati al proprio destino, somigliante a quella dei cadaveri dopo un assedio.

Foto tratta da La Luce di Maria

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