Il prezzo del petrolio russo continua a crescere: in queste ore ha superato gli 85 dollari al barile rispetto al demenziale tetto di 60 dollari al barile fissato dal G7

Ci vuole tanto a capire che mezzo mondo non occidentale sta aiutando la Russia mentre l’altro mezzo mondo non la ostacola? In Italia in vertiginoso aumento la bolletta della luce

Il prezzo del petrolio russo continua a crescere. Di fatto, i controlli sul prezzo imposti dal G7 si stanno dimostrando fallimentari. Il greggio russo Urals, in queste ore, come leggiamo in un post fi un canale Telegram, viene “venduto a 85,35 dollari al barile nel porto baltico di Primorsk e a 86 dollari nel porto di Novorossiysk sul Mar Nero. Il ‘tetto’ deciso dal G7 sarebbe di 60 dollari al barile. Non ci vuole molto a capire che tanti Paesi del mondo che non si riconoscono nel cosiddetto Occidente industrializzato stanno aiutando in tutti i modi la Russia di Putin. E lo stanno facendo in parte perché sono alleati di questo Paese, in parte perché sono stanchi dell’area del dollaro americano. Non capire quello che sta succedendo è da stolti. Quanto all’Unione europea, la politica energetica di chi la governa è un disastro. In Italia, ad esempio, a Dicembre si registreranno aumenti di quasi il 20% nella bolletta elettrica e di quasi il 5% nella bolletta del gas. L’unica nota positiva – almeno dal nostro punto di vista – è che sta affondando l’Unione europea…

Foto tratta da Avvenire

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