Il test del DNA disposto dalle autorità russe conferma la morte di Prigozhin (anche se rimane qualche ombra)

Ci riferiamo al fatto che qualcuno, dopo lo schianto del jet, ha parlato del ritrovamento di otto cadaveri. Sono ancora otto cadaveri o sono diventati dieci?

Il comandante dell’armata Wagner, Yevgeny Prigozhin, era presente nel jet privato Embraer 135 (EMB-135BJ) precipitato qualche giorno fa nella regione di Tver, in Russia, ed è morto. Lo hanno stabilito le analisi sul DNA, disposte dal Governo russo, effettuate dal comitato investigativo. L’esame genetico molecolare sui corpi delle persone uccise nell’incidente aereo arriva a questa conclusione. “I risultati corrispondono alle identità delle persone a bordo al momento dell’incidente, tra cui Dmitry Utkin e Yevgeny Prigozhin”, leggiamo in un canale Telegram. In verità, qualche dubbio era sorto in relazione al fatto che sull’aereo andato giù c’erano dieci persone ma, dopo l’incidente, sono stati ritrovati otto corpi (come vi abbiamo raccontato qui). Ora i corpi ritrovati dopo l’incidente sono ancora otto o sono dieci? Leggiamo in una nota dell’ANSA: “I test genetici molecolari sui resti ritrovati dopo lo schianto del jet privato di Priogozhin nella regione di Tver, fra Mosca e San Pietroburgo, ‘sono terminati’, ha fatto sapere la Commissione d’inchiesta russa, e le identità delle 10 vittime di cui sono stati ritrovati i resti ‘corrispondono alla lista’ dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio dell’aereo, fra i quali figuravano, oltre a Prigozhin, anche il fondatore del Gruppo Wagner, Dmitri Utkin. Il comunicato non fornisce altri dettagli”. Ok, questa è la tesi ufficiale. Però in questa storia qualche ombra rimane.  

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