In Germania sta scoppiando una rivoluzione sociale: alle proteste degli agricoltori si sono aggiunti medici, macchinisti, mugnai, macellai, panettieri e anche studenti

Se cadrà la Germania crollerà l’Unione europea e l’Europa tornerà libera alla faccia dei massoni e dei senza Dio

In Germania va in scena una rivolta sociale contro il Governo. C’è la rabbia degli agricoltori che dilaga in tutti i Länder, gli Stati federati di questo Paese. C’è la protesta dei medici. C’è la protesta dei macchinisti. C’è la protesta dei lavoratori della Deutsche Bahn, una società ferroviaria tedesca, con sede a Berlino. Protestano i mugnai, i macellai e i panettieri che chiedono il ritorno dell’Iva al 19%. Si protesta per la demenziale elevazione dell’accisa sulla emissioni di CO2, vera e propria stupidaggine alla luce degli incendi boschivi che dalla Primavera all’Autunno funestano mezzo mondo. Si protesta per il costo elevato dell’energia che senza il tetto va ruota libera. Si protesta per l’aumento dei pedaggi autostradali. Abituati dalla propria classe dirigente ‘bantitesca’ a vivere a spese dei Paesi europei ad alto debito pubblico, con la guerra in Ucraina – e con la gran massa di profughi ucraini che sceglie la Germania – lo Stato tedesco, per la prima volta da quando esiste l’euro, si ritrova con l’economia in crisi. Da qui i tagli e l’aumento della pressione fiscale. Con il popolo tedesco che scende in piazza per protestare.

La protesta è solo all’inizio. Il vero anello debole della Germania sono le banche con i ‘buchi’ nascosti che con la mancata riforma del MES potrebbero venire fuori scatenando il caos tra i risparmiatori

Siamo solo all’inizio. E tutto sommato non è ancora la fine del mondo. Grazie alla Banca Centrale Europea controllata da tedeschi e francesi, non vengono fuori i ‘buchi’ del sistema bancario tedesco che, con la riforma del MES approvata, avrebbero dovuto essere ripianati dai Paesi dell’Europa mediterranea, vero e proprio ‘bancomat’ dei tedeschi da una quindicina di anni a questa parte. Ma la riforma del MES è stata bloccata e anche sul fronte bancario i tedeschi sono con il ‘culo scoperto’. Se in questo momento i cittadini tedeschi decidessero di ritirare i propri soldi dalle banche in crisi in Germania scoppierebbe il caos. Agli attuali governanti tedeschi non resta che la solita scusa: accusare chi protesta di stare dalla parte dei ‘fascisti’. E’ lo schema classico che i massoni & predoni che governano quello che resta dell’Unione europea utilizzano quando sono in difficoltà per le proteste popolari: i ‘fascisti’ che attentano alla ‘Grande Europa’. Ma questa volta non sta andando bene. Le proteste sociali aumentano e gli studenti cominciano ad unirsi alle proteste popolari. E qui si nota la differenza profonda tra il popolo tedesco, in rivolta ai primi tagli del Governo, e il popolo italiano che ‘ingoia’ tutto: sanità pubblica allo sbando, medici pubblici peggio pagati d’Europa, città sempre più al buio, oltre 3 mila città prive di sportelli bancari, con le banche che si rifiutano di rivedere i mutui perché stanno guadagnando una barca di soldi grazie agli aumenti dei tassi di interesse. E poi inflazione nascosta e una televisione utilizzata a piene mani per rincretinire i cittadini tra calcio, tennis e programmi-spazzatura vari.

La paura dei partiti di Governo – Socialdemocratici, Verdi e Liberali – che temono il crollo alle elezioni europee di Giugno. E’ probabile che gli attuali governanti tedeschi giochino la carta del “fascismo alle porte”. Ma sembra un rimedio spuntato con la rete che non può essere messa sotto controllo

In Germania i partiti di Governo annaspano. Socialdemocratici, Verdi e Liberali cercano di parare la ‘botta’. Sotto accusa sono soprattutto i Verdi, partito di ricchi e benestanti che propugna un ecologismo che fa ‘girare i cabbasisi’ a chi comincia ad avere problemi per arrivare a fine mese. Abbiamo accennato alla scusa del ‘fascismo’. In realtà, gli attuali partiti di Governo della Germania temono un crollo dei consensi alle prossime elezioni europee previste per Giugno. A differenza degli Stati Uniti d’America, dove le elezioni si ‘taroccano’, in Germania questo sembra impossibile. Già si è capito quello che succederà. Le proteste popolari andranno avanti in un crescendo rossiniano. I partiti di Governo continueranno a giocare la carta del “fascismo alle porte” e non si esclude che ricorrano all’esempio italiano degli anni ’60 e ’70 del secolo passato, facendo in modo che emerga un’ondata di violenza da mettere sul conto dei rivoltosi. La strada che gli attuali governanti tedeschi vorrebbero percorrere sembra questa, ma oggi il mondo è cambiato e l’informazione tedesca non è come quello italiana. In più c’è la rete che oggi non è controllabile e gli americani, che controllano i social più importanti, in questa fase storica non hanno alcun interesse ad aiutare una Germania che continua a mantenere un legame con la Russia di Putin. Il ‘bordello’ è alle porte della Germania e della Ue.

Un commento

  1. […] degli agricoltori che, piano piano, vanno prendendo piede in Europa. Ieri abbiamo raccontato le manifestazioni che si sono svolte in tanti centri della Germania. Oggi continuiamo a illustrare una protesta che si va estendendo in altre realtà europee. Con un […]

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