Incendi devastanti nelle Hawaii mentre in Italia ancora ignorata la prevenzione

Terribili gli incedi che stanno devastando alcune aree delle Hawaii

Mentre in Italia si continua ad ignorare l’importanza della prevenzione nello lotta agli incendi boschivi, i soliti criminali e terroristi che ormai da anni danno fuoco alle aree verdi in tutto il mondo hanno preso di mira le isole Hawaii, l’arcipelago del Nord dell’Oceano Pacifico che con le sue otto isole, gli atolli e gli isolotti dà vita a una Stato federato degli Stati Uniti d’America. I piromani hanno approfittato di un uragano per appiccare il fuoco. Le fiamme hanno devastato l’isola di Maui, dove 11 mila abitanti circa sono stati evacuati. L’incendio è stato alimentato dal vento. E questo ormai è un classico: la banda di criminali, infatti, appicca il fuoco quando le condizioni climatiche diventato un fattore fondamentale per diffondere l’incendio. I danni sono enormi. Fino a poche ore fa si contava una quarantina di vittime ma – purtroppo – non si esclude che il numero possa crescere. Ad Honolulu si contano oltre due mila persone ricoverate in ospedale. In alcune aree gli abitanti si sono gettati in mare per sfuggire alle fiamme e sono stati salvati dalla guardia costiera. Non c’è nemmeno bisogno di ricordare che che le isole Hawaii sono note per il turismo e in questo periodo i turisti sono tanti. Dall’isola di Maui sono fuggiti circa 4 mila turisti che stanno trovando posto in un centro di accoglienza nell’isola di Oahu.

In Italia Governo nazionale e Regioni continuano a snobbare la prevenzione degli incendi

Cogliamo l’occasione per sottolineare che in Italia si comincia a prendere atto che gli incendi boschivi sono quasi tutti dolosi. Ma non vediamo una risposta razionale e corretta. Leggiamo qua e là del Governo nazionale che ha potenziato il personale dei Vigili del Fuoco: scelta correttissima, perché da anni si parla di pochi Vigili del Fuoco, peraltro mal pagati. Ma i Vigili del Fuoco, al pari degli aerei anfibi e, in generale, dei mezzi aerei intervengono quando gli incendi sono scoppiati. Tra l’altro, i criminali che danno fuoco alle aree verdi e anche alle aree comunali e private abbandonate appiccano il fuoco quando le condizioni climatiche contribuiscono a diffondere le fiamme in modo veloce. Non solo. C’è anche il dubbio che il fuoco venga appiccato in più punti e questo rende problematico le operazioni di spegnimento, perché Vigili del Fuoco e mezzi aerei debbono operare su più punti. Morale: in assenza di prevenzione le attività di spegnimento degli incendi potranno al massimo limitare i danni ma non evitarli. L’unico modo per evitare i danni da incendi boschivi – o quanto meno per ridurli drasticamente – è l’attività di prevenzione realizzata con la presenza dell’uomo in tutte le aree verdi da difendere. Solo la presenza degli operai forestali in tutte le aree verdi può assicurare non soltanto l’effettuazione delle operazioni di prevenzione del fuoco ma anche l’intervento immediato in caso di incendi. In più, la presenza umana potrebbe svelare qualcosa sulle modalità con le quali i criminali appiccano il fuoco ai boschi. Inoltre gli operai forestali potrebbero eliminare erbe ed arbusti secchi nelle aree comunali e nei fondi privati, magari collaborando con i Comuni e con gli stessi privati. Questo è un passaggio importante, perché molti incendi boschivi prendono il via da terreni comunali e privati. Per non parlare dei danni che il fuoco provoca nei centri abitati dove nessuno si occupa di rimuovere erbe ed arbusti secchi. Se fiamme sempre più spesso minacciano i centri abitati, ebbene, ciò avviene perché anche in questo caso non c’è prevenzione.

Foto tratta da Tele Ambiente

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