Ryanair contro Italia e Sicilia spia del crollo dell’Occidente liberista-globalista

La “spazzatura” è siciliana o irlandese? Lo sapremo nei prossimi dieci mesi

Eh sì, per la prima volta uno dei ‘Paperoni’ del mondo liberista-globalista che detta legge nel sistema dei trasporti aerei europei è stato colpito. Non in pieno, certo, ma è stato colpito. Eddie Wilson, l’amministratore delegato della compagnia Ryanair, che in Sicilia fa il bello e il cattivo tempo da tanto, troppo tempo, non ha ‘digerito’ né le accuse del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che da mesi parla di un ‘cartello’ composto da alcune compagnie aree che ‘strozzano’ i siciliani, costretti a pagare biglietti aeree ‘salatissimi’, né le scelte del Governo nazionale di Giorgia Meloni che – questo bisogna dirlo – sta difendendo le ragioni dei cittadini siciliani. La reazione di Wilson è decisamente sopra il rigo: “Non siamo parte di un cartello, non mi lascio insultare – dice piccato l’amministratore delegato della compagnia aerea irlandese -. Ryanair ha raggiunto oltre 185 milioni di passeggeri perché abbiamo abbassato i prezzi e diamo valore”. Chi ha intervistato questo signore avrebbe dovuto fare presente che in Sicilia i prezzi dei biglietti aerei non sono affatto bassi. Sarebbe stata una buona occasione per entrare nel merito di questa vicenda, con i ‘numeri’ alla mano. Sprezzante il giudizio di Wilson sul presidente della Regione siciliana, Schifani, le cui parole sarebbero “spazzatura, nient’altro che spazzatura”. L’amministratore delegato di  attacca frontalmente anche il governo italiano, dopo le restrizioni decretate sui prezzi dei voli per le Isole. E lo fa facendosi scudo con i servi sciocchi del ultra-liberismo e del globalismo, ovvero i vertici dell’Unione europea: “Ridicolo – dice l’aedo dei cieli europei in salsa liberista – illegale, interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue. Deve essere cancellato”. Quindi l’avvertimento: “Se il decreto non verrà cancellato ci sarà un impatto sull’operatività di Ryanair in Italia”.

La replica del presidente della Regione siciliana, Schifani, all’arroganza dei vertici di Ryanair

A stretto giro di posta la replica del presidente della Regione siciliana, Schifani: “L’ad di Ryanair Wilson spieghi ai milioni di siciliani se non è scandaloso l’atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza, direi quasi di monopolio, per vessare un’intera popolazione con prezzi esorbitanti. Una circostanza che stiamo combattendo con le nostre forze e con l’aiuto del governo nazionale, anche grazie all’introduzione tra le compagnie che servono la Sicilia di un terzo vettore che, con prezzi accessibili e con tariffe che non superano mai un determinato tetto, ha favorito la mobilità da e per la nostra Isola. Spazzatura, quindi, sono certe condotte che abbiamo segnalato all’Antitrust per ben due volte. Spazzatura è far subire ai siciliani prezzi spropositati quando questi vogliono spostarsi per Natale o durante il mese di Agosto. Oppure quando sono costretti a prenotare senza largo anticipo un volo. Ho sempre detto che avrei incontrato l’amministratore di Ryanair se avesse dato chiari segnali di voler ridurre le scandalose tariffe della sua compagnia, per poter concordare le modalità. Ma – conclude Schifani – l’arroganza di quel vettore, dimostrata anche dalle offensive dichiarazioni del suo capo, hanno impedito qualunque tipo di mediazione”.

Le contraddizioni del Governo Meloni in materia di cieli e voli

Il presidente Schifani entra nel merito, cosa che si guarda bene dal fare il furbo irlandese ‘volante’. Che, come già accennato, con il “sale nella coda” – leggere restrizioni decretate sui prezzi dei voli per le Isole dal Governo italiano – chiama la ‘Mamma Unione europea’, invitandola a mettere in riga l’esecutivo italiano ribelle. Vanno segnalati i toni utilizzati dall’amministratore delegato di Ryanair, che tratta sia il Governo Meloni, sia l’Unione europea da sottoposti. In effetti, appena qualche mese fa, il Governo di Giorgia Meloni, in materia di cieli, ha ‘completato’ il lavoro iniziato dal Governo di Mario Draghi. L’uomo che nei primi anni ’90 del secolo passato ha avviato le “privatizzazioni” in Italia ha sbaraccato l’Alitalia sulla base di accuse vecchie sostituendola con una società-ponte, Ita. Il Governo Meloni ha già aperto le porte ai tedeschi della Lufthansa, che sono ormai i padroni dei cieli italiani. Non è esagerato affermare che oggi, i cieli italiani, sono l’equivalente del “pane altrui” (quello leggermente salato…). Wilson queste cose le sa e lesta facendo pesare. Tra l’altro, coloro i quali, in Sicilia, conservano ancora un po’ di sale in zucca sanno perfettamente che l’incendio nello scalo aereo di Fontanarossa e la ‘disorganizzazione organizzata’ nello scalo aereo di Palermo sono funzionali alla privatizzazione dei due aeroporti siciliani, che anche se pieni zeppi di passeggeri e di utili – o forse proprio per questo – dovranno essere ceduti ai tedeschi che, dagli anni subito successivi alla caduta del muro di Berlino, hanno ‘opzionato’ l’Isola che fu di Federico II di Hohenstaufen, disponendo la chiusura della miniera di Pasquasia e bloccando, di fatto, l’estrazione di Sali potassici dalle miniere siciliane, che torneranno ad essere riaperte quando i tedeschi completeranno la colonizzazione italiana.

Non tutto è perduto. Con la sconfitta dell’Occidente in Ucraina e con Francia e Germania sotto scacco può succedere di tutto

E’ senza speranza, allora, la protesta del Governo siciliano e la mossa del Governo Meloni, che arriva contestualmente alla tassa appioppata alle banche? No, perché nel cosiddetto Occidente industrializzato sta per scoppiare il caos. Al di là delle fesserie raccontate dall’informazione occidentale sulla guerra in Ucraina, USA e Unione europea stanno subendo una pesantissima sconfitta da parte della Russia (e dei suoi alleati). Gli attacchi terroristici in Russia, magari anche a Mosca, e le bombe lanciate contro le petroliere russe, più che prove di forza, sono manifestazioni di debolezza. I media occidentali, ormai totalmente privi di credibilità, enfatizzano gli attentati a Mosca e alle navi russe da parte degli ucraini (in realtà da parte dei mercenari occidentali al servizio degli ucraini, mercenari pagati soprattutto da americani e Unione europea). Ma nascondono la vera realtà: e cioè un Ucraina bombardata giorno e notte, con gli abitanti alla disperazione. Per non parlare del quantitativo impressionante di mine che i russi hanno seminato in Ucraina: basti pensare che per eliminare tali mine, come ha scritto la stampa americana, ci vorranno oltre 700 anni! Direte: che c’entra questo scenario con il caro voli in Sicilia? C’entra, perché ormai l’Occidente è accerchiato. La rivoluzione in Niger – sostenuta da Russia e Cina – è l’inizio della rivolta dei Paesi africani ancora oggi prigionieri del colonialismo francese. E’ una rivoluzione contro la Francia destinata a diffondersi in tutt’e quattordici Paesi ancora oggi controllati dai francesi. La Francia sotto scacco in Africa, la Germania sotto scacco nella guerra in Ucraina. I tedeschi non sono mai stati alleati dell’Ucraina: al contrario, sono alleati della Russia e della Cina: questo gli americani lo sanno e gliela faranno pagare. Già gli americani hanno bloccato i due gasdotti che attraversano il Mar Baltico (Nord Stream e e Nord Stream 2) realizzati per portare il gas russo in Germania. L’evoluzione negativa della guerra in Ucraina darà agli americani l’occasione per regolare definitivamente i conti con la Germania. Per chi non l’avesse ancora capito, sta franando l’Unione europea che si è sempre retta su Francia e Germania, oggi nell’occhio del ciclone. Cosa succederà di preciso non tra dieci anni ma tra dieci mesi è impossibile prevederlo. Ma il caos è una certezza. E magari, complice il caos, l’Italia potrà riprendersi l’autonomia politica e monetaria che nel lontano 1981 l’Italia ha iniziato a perdere a causa del folle ‘divorzio’ tra Tesoro e Banca d’Italia, operazione massonica avallata anche da una parte della sinistra democristiana di quegli anni.     

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