La Cina si prepara a una guerra a lunga durata (scontro con gli USA per Taiwan?) mentre Putin avverte l’Occidente che non esiterà ad utilizzare le armi nucleari

La notizia della Cina pronta alla guerra è stata lanciata da Nikkei Asia, il settimanale che si ccupa, in particolare, del Continente asiatico

La Cina sta iniziando a prepararsi per una guerra di lunga durata, tenendo conto dell’esperienza della Russia in Ucraina. Lo scrive Nikkei Asia, settimanale in lingua inglese con sede in Giappone. La fonte è autorevole, perché si tratta di un periodico che si occupa di ciò che avviene nel Continente asiatico. L’articolo di Nikkei Asia viene ripreso da un canale Telegram. “Pechino – leggiamo nella nota riportata da Telegram – sta imparando dal conflitto militare Russia-Ucraina e sta iniziando a prepararsi per una guerra di lunga durata nella regione indo-pacifica, introducendo modifiche legislative che aiuteranno a integrare la mobilitazione militare e civile. Il potenziale conflitto potrebbe protrarsi e diventare una guerra di logoramento. Le recenti mosse della Cina per facilitare il ritorno dei riservisti e dei veterani nelle loro ex unità, così come per dare ai militari l’accesso alle infrastrutture civili e alle forniture di carburante, dimostrano che Pechino si sta seriamente preparando al conflitto”. (sopra il presidente della Russia Vladimir Putin e il presidente della Cina Xi Jinping: foto tratta da Avvenire)

Con molta probabilità, la Cina si sta armando per difendersi da un eventuale mossa occidentale su Taiwan

Come leggere questa presa di posizione cinese? Il primo pensiero va a Taiwan, isola che fa capo alla Repubblica della Cina, anche se gli abitanti vorrebbero l’autonomia. In realtà, Taiwan è già autonoma. E allora? Sottobanco c’ lo zampino degli Stati Uniti d’America che, da anni, fomenta la rivolta di Taiwan contro la Cina. Questa, comunque, è una spiegazione parziale. Con molta probabilità, la Cina si sta armando per difendersi da un eventuale mossa occidentale su Taiwan. Agli americani, che con la presidenza di Joe Biden sono sempre più isolati, non va giù il processo di ‘dedollarizzazione’ in atto ‘pilotato’ dalla Cina, Paese che svolge un ruolo centrale nel BRICS, l’associazione di Paesi che lavora per dare vita a una moneta alternativa al dollaro americano. Del BRICS fanno parte Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Iran, Etiopia, Emirati Arabi Uniti. A questi si dovrebbero aggiungere tanti altri Paesi del mondo. La moneta unica del BRICS, agganciata all’oro, avrebbe dovuto vedere la luce entro la fine del 2022 ma lo scoppio della guerra in Ucraina ha bloccato il varo della nuova divisa. Detto questo, alcuni di Paesi (grosso modo, più di una decina) dallo scorso anno non commercializzano più i propri prodotti con il dollaro americano. Il processo di ‘dedollarizzazione’ crea problemi agli Stati Uniti d’America che vedono piano piano perdere potere e influenza nei mercati internazionali.

Gli avvertimenti di Putin all’Occidente e, in particolare, all’Unione europea

Lo scenario potrebbe essere questo: Taiwan sfida la Cina e si dichiara indipendente, la Cina prepara l’invasione militare dell’isola e trova sulla sua strada gli americani. Così potrebbe iniziare la guerra tra Cina e USA. Ovviamente, gli statunitensi, così come hanno coinvolto l’Unione europea nella guerra in Ucraina, si tirerebbero dietro i Paesi della Ue, che fino ad oggi hanno dimostrato di essere il ‘tappetino’ degli USA. Non a caso, in queste ore, il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha lanciato un avvertimento all’Occidente, compresa l’Unione europea. “L’Occidente dice ‘cose insensate’ quando sostiene che la Russia vuole attaccare l’Europa – si legge in una nota dell‘AGI – ma gli alleati occidentali dell’Ucraina devono sapere che ‘la Russia ha armi che potrebbero colpire i loro territori’ e che le loro minacce hanno creato ‘un vero rischio’ di guerra nucleare”. Qui arriva il messaggio preciso di Putin: “Dovrebbero prima o poi rendersi conto che disponiamo anche di armi in grado di colpire obiettivi sul loro territorio. Tutto ciò che l’Occidente escogita crea la minaccia reale di un conflitto con l’uso delle armi nucleari, e quindi della distruzione della civiltà“. Traduzione: la Russia è una potenza nucleare e se le condizioni lo richiederanno le userà. Dopo il bastone, la carota: la Russia in ogni caso “farà tutto il possibile per porre fine alla guerra e sradicare il nazismo dall’Ucraina. Non è stata la Russia a iniziare la guerra nel Donbass, ma faremo di tutto per porvi fine, sradicare il nazismo e raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale (in Ucraina)”.

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