La minchionaggine degli ‘europeisti’: gli USA importano fertilizzanti russi mentre ciò non è consentito alla Ue. Risultato: in Europa prezzi dei fertilizzanti alle stelle

Poi quando si fa notare che l’Unione europea lavora per affossare l’agricoltura europea chi lo dice viene etichettato come ‘complottista’. A pagare il conto sono gli agricoltori che non hanno voce

Quanto sono minchioni i governanti dell’Unione europea in riferimento alla guerra in Ucraina e alle sanzioni? Parlano i fatti: i 27 Paesi della Ue non possono acquistare gas russo. Il risultato è che sono costretti ad acquistare gas da altri Paesi: per esempio, il gas liquido dagli Stati Uniti d’America a prezzi di gran lunga maggiori del prezzo del gas russo. E con grandi pericoli: perché il gas liquido va trattato nei rigassificatori che sono delle vere e proprie bombe in grado di provocare stragi di proporzioni mai viste. Non a caso, i Paesi governati da persone lungimiranti realizzano gli impianti di rigassificazione in mezzo al mare, lontano dai centri abitati. Fanno eccezione i governanti italiani che invece li realizzano nei centri abitati. Incredibile il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle, in Sicilia, che dovrebbe essere realizzato nell’area portuale di questa cittadina dell’Agrigentino. Geni! Ma la notizia interessante, oggi, è che gli Stati Uniti d’America – che hanno imposto all’Unione europea di non acquistare gas russo – acquistano dalla Russia enormi quantità di fertilizzanti. Secondo il Servizio Statistico degli USA, nel periodo Gennaio-Luglio di quest’anno, gli americani avrebbero acquistato fertilizzanti russi dal valore della cifra record di 944 milioni di dollari. In pratica, la Russia è diventato il secondo fornitore di fertilizzanti degli Stati Uniti.

I pagliacci dell’informazione europea che non raccontano come stanno le cose – per esempio sui fertilizzanti – e poi nascondono i ‘numeri’ della vera inflazione

La cosa incredibile è che la Ue, oltre a non acquistare il gas russo, non acquista nemmeno i fertilizzanti russi. Il risultato è che in Europa il prezzo dei fertilizzanti – che era cominciato a salire nei mesi precedenti lo scoppio della guerra in Ucraina – è ulteriormente aumentato, creando enormi problemi agli agricoltori europei, costretti a pagare i fertilizzanti, quando va bene, a prezzi raddoppiati rispetto a prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Di più: quando l’ONU riuscì a dare vita al corridoio umanitario nel Mar Nero, per far transitare il grano e altri prodotti agricoli ucraini per la maggior parte verso l’Europa e in minima parte verso l’Africa, l’accordo prevedeva che i russi avrebbero esportato i propri fertilizzanti in Europa. Se l’accordo fosse stato rispettato gli agricoltori europei avrebbero avuto a disposizione fertilizzanti a prezzi molto più bassi. Invece l’accordo sul corridoio umanitario sul Mar Nero ha funzionato a senso unico: il grano ucraino e altri prodotti agricoli sono arrivati in Europa (e in minima parte in Africa) mentre i fertilizzanti russi non sono arrivati in Europa. Chi ha bloccato l’export di fertilizzanti russi in Europa? Gli USA? La stessa Ue? Non si capisce. Quello che si capisce è che il blocco dell’export di fertilizzanti russi in Europa è uno dei motivi ‘forti’ che ha convinto la Russia a bloccare l’accordo sul grano nel Mar Nero. D’accordo, la Russia ha perso il mercato europeo, ma ne ha trovati altri: per esempio vendendo più fertilizzanti in Brasile (foto sopra tratta da AGC News). Tant’è vero che l’economia russa è in crescita, mentre l’economia europea è con il culo a terra, con Commissione europea e Governi europei che nascondono i veri ‘numeri’ dell’inflazione per non creare panico, facendo raccontare dai pagliacci dell’informazione controllata che l’inflazione, nell’Eurozona, è al 5-6%, quando basta entrare in un centro commerciale per appurare che i prodotti alimentari sono aumentati del 20%, del 30%, del 40% e in alcuni casi anche del 50%! Ma quelli che sono rimasti fregati due volte sono gli agricoltori europei: come tutti i cittadini si ‘sciroppano’ l’inflazione a due cifre e, contemporaneamente, sono costretti a pagare i fertilizzanti a prezzi impossibili. Intelligenti i governanti dell’Unione europea, no?

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