La rivolta degli agricoltori rumeni che bloccano il grano ucraino. Per fortuna che i produttori di grano duro di Sud e Sicilia sono ricchi di famiglia…

Grazie a Dio i produttori di grano duro del Meridione non hanno bisogno di bloccare il grano ucraino che il Governo Meloni ha fatto arrivare a fiumi in Italia insieme con il grano canadese, turco e russo per la gioia degli industriali

“Gli agricoltori rumeni hanno inviato una lettera aperta al Presidente e al primo ministro del Paese, in cui minacciano che dal 1° Ottobre bloccheranno porti e dogane se il divieto di importazione di grano ucraino non sarà prolungato”. Per la cronaca, la Romania è uno dei cinque Paesi dell’Europa dell’Est he ha bloccato l’importazione di grano ucraino. Come abbiamo scritto qualche giorno fa, l’Unione europea vorrebbe imporre a questi cinque Paesi di far entrare il grano ucraino nei propri territori a prezzi stracciati, cosa, questa, che massacrerebbe i produttori di grano di Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria. Un po’ quello che è successo in Italia, dove il Governo di Giorgia Meloni ha consentito l’ingresso del grano ucraino per la gioia degli industriali, che hanno pagato il grano a prezzi stracciati. Sta riuscendo la Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen a piegare le resistenze degli agricoltori di questi cinque Paesi? Ma quando mai! Polonia e Slovacchia ne ste stanno tecnicamente fottendo della Ue e, anzi, hanno deciso non solo di non importare grano ucraino, ma di non importare anche altri prodotti agricoli ucraini, segnatamente mais, colza e girasole. Il Governo bulgaro vorrebbe adeguarsi alle indicazioni Ue, ma gli agricoltori minacciano di bloccare le strade. L’Ungheria va notoriamente per i fatti propri, mentre gli agricoltori rumeni hanno inviato una lettera al Governo: “Il risarcimento comunitario di 40 milioni di euro copre solo l’1-2% dei danni causati agli agricoltori e allo Stato rumeno – scrivono gli agricoltori -. E non abbiamo ancora ricevuto nemmeno queste briciole”. Concludendo, da questi cinque Paesi, o meglio, dagli agricoltori di questi cinque Paesi, il messaggio alla ‘Europa dei popoli’ sembrerebbe il seguente: “Unione europea chi?”. Che dire? Meno male che gli agricoltori italiani che producono grano, che sono concentrati soprattutto nel Sud e in Sicilia dove si produce il grano duro, sono ricchi e non hanno bisogno di bloccare il grano ucraino, canadese, turco e russo che arriva a fiumi in Italia!

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