La notte di follia di Balestrate con la morte di un ragazzo picchiato in una rissa è la spia del nostro tempo dove sono saltate le regole della vita civile

In un incontro di pugilato se uno dei pugili va a terra si ferma tutto. Un tempo era così anche fuori dai palazzetti dello sport. Oggi no, oggi se uno va a terra il massacro continua fino alla morte

di Ninni Caronia

Per il ragazzo di 20 anni, Francesco Bacchi, rimasto ucciso nel corso di una rissa in una discoteca di Balestrate l’ipotesi è che sia morto a causa dei calci inferti quando era già a terra, dopo essere stato colpito da un pugno violentissimo. Come per il giovane medico Aldo Naro ammazzato a soli 25 anni un po’ di tempo fa a Palermo, in una discoteca di via Lanza di Scalea, come per Willy Monteiro, ucciso allo stesso modo, a calci, dai fratelli Bianchi. Stessa sorte, stessa condotta criminale, stessa mancanza di scrupoli da parte dei giovanissimi nell’infierire su chi è già sconfitto. Sono saltate le regole del ring, quelle dove, quando uno dei due si trova a terra, l’arbitro interviene e sospende l’incontro. Prima funzionava così anche fuori dai palazzetti dello sport. Ora no, ora se sei a terra rischi di essere abbattuto definitivamente, di vivere o morire solo per caso.

Perché succede tutto questo? Il grande alibi della politica: scaricare la responsabilità sulla scuola

La domanda inevitabile è sul perché di questa violenza sorda tra i ragazzi, ma anche su cosa si dovrebbe fare per prevenirla. Pene severe? Certamente, ma non può bastare. Ma, diciamocelo: chi si occupa dell’educazione dei giovani? Perché questo punto non rientra mai nei programmi dei partiti? Esiste per caso un dicastero che abbia nella sua ragione sociale questo scopo? E no, se no poi ti dicono che sei fascista, che vuoi irreggimentare i ragazzi ai quali non vanno opposti limiti né proposti modelli. E quindi, liberi tutti. C’è un mondo parallelo, che non si può più controllare, che ha dato in pasto per ragioni di interesse senza filtro alcuno a bambini e adolescenti strumenti dove la violenza è l’ingrediente principale, dai videogames al resto della monnezza che gira sul web o in tv, compresa Gomorra in prima serata, perché ai soldi non si comanda. Certo, le ragioni sono pure altre, la famiglia, la solitudine dei ragazzi, la mancanza di futuro, anche se pure questo diventa un argomento per non intervenire. E quando i buoi sono scappati dal recinto cosa si fa? Si pronuncia la formula magica: “scuola”, è ‘lei’ quella che deve risolvere tutto e quindi indirettamente è anche ‘lei’ la prima responsabile del degrado. Il grande alibi della politica, incapace di agire, e dei potentati economici, che di limitazioni non vogliono proprio sentirne parlare. Continueremo a raccogliere i corpi delle giovani vittime.

Sopra foto tratta da www.quotidiano.net

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