La Regione siciliana ha il potere per bloccare il grano estero al glifosato? Sì, lo prevede lo Statuto. Semmai la politica non ha il coraggio: e se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare…

Lo stesso discorso riguarda tutti gli altri prodotti agricoli esteri ricchi di contaminanti che arrivano nella nostra Isola. Basta leggere l’articolo 14 dello Statuto siciliano che non viene applicato

Confessiamo che siamo rimasti delusi dalla manifestazione degli agricoltori che si è svolta due giorni fa a Palermo. C’è stata, da parte del Governo della Sicilia, la volontà di dialogare con gli stessi agricoltori. Ma, con tutta la buona volontà, non riusciamo a capire a cosa servono queste manifestazioni che, tirando le somme, approdano al nulla. Dove il nulla è rappresentato dalle promesse e dalle cose che si possono fare e che non si fanno. “Abbiamo chiesto di bloccare i prodotti agricoli esteri che invadono la Sicilia facendo precipitare i prezzi dei nostri prodotti agricoli. Ci è stato risposto che la Regione siciliana non ha strumenti per agire”, ci ha detto un nostro amico agricoltore. Da quello che abbiamo capito, gli agricoltori siciliani che erano presenti alla manifestazione di Lunedì scorso 22 Aprile a Palermo hanno creduto a questa balla. Spiace ammetterlo, ma i Forconi siciliani, nel 2011, erano più preparati degli agricoltori siciliani che si sono ‘bevuti’ la balla di due giorni fa. I Forconi, nel 2011, conoscevano lo Statuto siciliano e, correttamente, chiedevano che venisse applicato. Non altrettanto possiamo dire degli agricoltori che oggi vanno dietro ai politici siciliani.

I Forconi siciliani, nel 2011, conoscevano lo Statuto siciliano che, all’articolo 14, così recita:
  1. L’Assemblea, nell’ambito della Regione e nei limiti delle leggi costituzionali dello
    Stato, senza pregiudizio delle riforme agrarie e industriali deliberate dalla Costituente del
    popolo italiano, ha la legislazione esclusiva sulle seguenti materie:
    a) agricoltura e foreste;
    b) bonifica;
    c) usi civici;
    d) industria e commercio, salva la disciplina dei rapporti privati;
    e) incremento della produzione agricola ed industriale; valorizzazione,
    distribuzione, difesa dei prodotti agricoli ed industriali e delle attività commerciali;
    f) urbanistica;
    g) lavori pubblici, eccettuate le grandi opere pubbliche di interesse
    prevalentemente nazionale;
    h) miniere, cave, torbiere, saline;
    i) acque pubbliche, in quanto non siano oggetto di opere pubbliche d’interesse
    nazionale;
    l) pesca e caccia;
    m) pubblica beneficenza ed opere pie;
    n) turismo, vigilanza alberghiera e tutela del paesaggio; conservazione delle
    antichità e delle opere artistiche;
    o) regime degli enti locali e delle circoscrizioni relative;
    p) ordinamento degli uffici e degli enti regionali;
    q) stato giuridico ed economico degli impiegati e funzionari della Regione, in ogni
    caso non inferiore a quello del personale dello Stato;
    r) istruzione elementare, musei, biblioteche, accademie;
    s) espropriazione per pubblica utilità.

Ci sono entità territoriali europee che si battono per avere uno Statuto come quello siciliano. La Sicilia ha lo Statuto tipico di un Paese indipendente ma non lo applica.Il resto sono chiacchiere

Basta leggere questo articolo dello Statuto siciliano per rendersi conto che la Regione siciliana gode di potestà esclusiva in materia di agricoltura, di valorizzazione, di stribuzione e difesa dei prodotti agricoli. La Regione siciliana, se lo vuole, può difendere le produzioni agricole della nostra Isola. L’articolo 14 dello Statuto siciliano non è mai stato abrogato, semmai è stato non applicato. L’Unione europea non può travolgere lo Statuto siciliano: non ne ha il potere. Ha la prepotenza e la capacità di ricatto: ma non il potere di abrogare lo Statuto siciliano. Ci sono aree dell’Unione europea che si battono per ottenere maggiore autonomia, se non l’indipendenza. Basti ricordare la Catalogna e i Paesi Baschi in Spagna, la Baviera in Germania, la Scozia nel Regno Unito, solo per citarne alcuni. Questi Paesi, o Regioni, o entità territoriali – chiamiamole come meglio ci pare – si battono per avere uno Statuto come quello siciliano. La Sicilia ha la possibilità di essere indipendente: ricordiamo che lo Statuto siciliano ha natura ‘pattizia’: è un accordo tra due Stati: lo Stato italiano e lo Stato siciliano. Lo sapevano benissimo i padri dell’Autonomia siciliana come Giuseppe Alessi e Giuseppe Moltalbano, per citarne solo due, che infatti si opposero, nel 1957, al colpo di mano della Corte Costituzionale appena nata che ha “sepolto viva” l’Alta Corte per la Regione siciliana Sicilia. Una Corte Costituzionale che, lo ricordiamo, non era stata voluta dall’Assemblea Costituente.

La Regione siciliana non vuole bloccare il grano estero al glifosato e gli altri prodotti agricoli esteri ricchi di contaminanti perché non ha coraggio per farlo

Tornando all’agricoltura siciliana e alla difesa dei prodotti agricoli siciliani, la Regione siciliana ha tutti gli strumenti per tutelare la produzione agricola della nostra Isola. La Regione siciliana, se vuole, può bloccare non soltanto il grano con residui di glifosato che arriva nella nostra Isola con le navi ma anche gli altri prodotti agricoli esteri pieni di contaminanti che distruggono l’economia agricola della Sicilia e la salute dei siciliani. Chi afferma il contrario mente. Un conto è affermare “Non abbiamo gli strumenti per bloccare questi prodotti”, mentre altra e ben diversa cosa è prendere atto che l’attuale politica siciliana non vuole bloccare i prodotti agricoli esteri che arrivano in Sicilia. La prima è una balla, la seconda è la verità. Che gli agricoltori siciliani si ‘bevano’ la prima balla è semplicemente incredibile. Ci vuole solo un po’ di coraggio: da parte degli agricoltori e da parte della politica siciliana. Ma, come ci ricorda il grande Alessandro Manzoni, se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare…

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