La spesa dei fondi Pnrr per le nuove strumentazioni tecnologiche sanitarie rinviata dal 2024 al 2026. Ha ragione Lomonte che dice che il Pnrr è una presa in giro?

La Ue scippa all’Italia 1,19 miliardi di euro di fondi Pnrr che sarebbero dovuti servire per la modernizzazione tecnologica degli ospedali pubblici. I fondi andranno nel pozzo senza fondo della guerra in Ucraina contro la Russia ma non si deve dire?

C’è una notizia che sta passando quasi inosservata e he dà ragione al Segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte. Da circa due mesi il leader degli Indipendentisti siciliani dice in tutte le salse che il fondi del Pnrr sono una presa per i fondelli. Ebbene, quello che succede nella sanità pubblica italiana è un’ulteriore dimostrazione che Lomonte dice il vero. La notizia è che l’applicazione del Piano di modernizzazione tecnologica degli ospedali pubblici italiani – che prevede una spesa di 1,19 miliardi di euro – verrà rinviata dal 2024 al 2026. Il Piano prevede la sostituzione di oltre 3 mila grandi apparecchiature sanitarie: Tac, Risonanze magnetiche, angiografi, mammografi, gamma camera e altri strumenti tecnologici. Ebbene, per altri due anni non se ne farà nulla. Ovviamente, i vertici di Unione europea e il Governo nazionale si guardano bene dal raccontare la verità: e cioè che i soldi del Pnrr che sarebbero dovuti servire per le nuove apparecchiature sanitarie, insieme ad altri fondi del Pnrr, con molta probabilità, sono stati ‘immolati’ per foraggiare la guerra in Ucraina contro la Russia che tutto l’Occidente ha già perso. E anche per sostenere i milioni di profughi ucraini che, nel silenzio generale, hanno invaso e continuano ad invadere l’Europa. No, queste verità, non bisogna raccontarle. Ai cittadini va detto che le Regioni italiane non sono ancora pronte per accogliere le nuove tecnologie sanitarie.

Di fatto, per tenere in piedi la guerra in Ucraina, l’Italia – che vanta il record negativo dei medici pubblici meno pagati d’Europa – sta continuando imperterrita a smantellare la propria sanità pubblica

Come potete notare, siamo non al ridicolo ma ben oltre il ridicolo. La sanità pubblica italiana sta cadendo a pezzi, mancano medici, mancano infermieri, mancano posti letto, per un esame diagnostico presso le strutture sanitarie pubbliche passano mesi e agl’italiani Unione europea e Governo nazionale raccontano che il parco tecnologico degli ospedali del nostro Paese non può essere aggiornato perché le Regioni non sono pronte per accogliere le nuove tecnologie. La cosa incredibile è che i protagonisti di questa fallimentare Unione europea non si vergognano di raccontare queste bugie. Mentre i Governi dei Paesi Ue ai quali stanno di fatto togliendo i fondi del Pnrr – Italia in testa – invece di denunciare questo scippo, ‘reggono il sacco’ agli ‘europeisti’. Di fatto, per tenere in piedi la guerra in Ucraina, l’Italia – che vanta il record negativo dei medici pubblici meno pagati d’Europa – sta continuando imperterrita a smantellare la propria sanità pubblica. Se in Germania, per tenere in piedi la guerra in Ucraina, il Governo del Cancelliere Olaf Scholz sta provando a scippare i soldi agli agricoltori, in Italia assistiamo allo scippo dei fondi Pnrr da parte dell’Unione europea, sempre per foraggiare la guerra in Ucraina. La verità è questa ma bisogna nasconderla.

Stati Uniti vogliono sì continuare la guerra contro la Russia ma hanno stabilito che a pagare i costi di tale guerra debba essere l’Unione europea. L’Italia ci sta rimettendo il Pnrr ma non si deve dire, bisogna continuare a raccontare bugie

Attenzione: non c’è solo un problema di disinformazione. E’ anche difficile far credere ai cittadini europei, ‘ubriacati’ da anni di informazione ‘europeista’ farlocca, che l’Unione europea è alla canna del gas. Qualche giorno fa siamo stati ospiti di una trasmissione radiofonica. Ci hanno chiesto un commento sul fatto che il Governo nazionale di Giorgia Meloni ha negato alla Regione siciliana 150 milioni di euro di risarcimenti per i danni provocati dagli incendi boschivi. Abbiamo detto che tutto dipende dal soldi che l’Italia e, in proporzione, gli altri 26 Paesi dell’Unione europea debbono ‘cacciare’ per foraggiare la guerra in Ucraina, dal momento che gli Stati Uniti vogliono sì continuare la guerra contro la Russia ma hanno stabilito che a pagare i costi di tale guerra debba essere l’Unione europea. Ebbene, abbiamo avvertito perplessità. Anzi, per essere precisi, in tanti non credono a tale tesi. Ribadiamo: dopo due anni di guerra accompagnata da un’informazione rigorosamente farlocca sulla stessa guerra non c’è contezza su quanto è costata e su quanto continua a costare all’Unione europea la guerra in Ucraina. Così come non c’è contezza dei milioni di profughi ucraini che sono arrivati e che continuano ad arrivare in Europa.

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