L’America guerreggia tra Ucraina e Medio Oriente e che fanno a Palermo? Il collegamento aereo con New York, presentato ad Agrigento dove strade e treni sono deliri e l’aeroporto rimane un miraggio

Bisogna ammettere che i vertici della Gesap, presentando ad Agrigento l’iniziativa, sono riusciti a dare un simpatico tocco pirandelliano a questa storia

Mentre nel mondo impazzano le guerre provocate dagli Stati Uniti d’America nel tentativo di frenare l’attacco allarea del dollaro da parte dei Paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Etipopia, Iran, Emirati Arabi Uniti, più altri Paesi che donno solo formalizzare l’adesione), la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo vara il collegamento aereo con New York. Il primo volo è previsto il 9 Giugno. “I collegamenti da Palermo a New York – leggiamo in un comunicato – saranno assicurati da due voli settimanali, il Martedì e la Domenica, mentre il New York–Palermo è programmato per le giornate di Lunedì e il Sabato”. Dice Salvatore Burrafato, presidente di Gesap: “Dopo sette anni è una grande opportunità per la Sicilia potere contare su questo collegamento diretto tra Palermo e New York. Noi abbiamo la percezione di una grande disponibilità da parte del territorio ad affrontare questa sfida. Il volo parte in via sperimentale quindi la nostra attesa è che vada bene in maniera tale che possa diventare un collegamento stabile e duraturo per il futuro”. 

Manca una notizia non esattamente secondaria: quanto costerà ai siciliani il biglietto?

A coprire la tratta intercontinentale sarà la compagnia italiana Neos vettore aereo del gruppo Alpitour. “La scelta di Palermo – dice Elisa Speziale Sales manager Neos – nasce dopo tre anni di avviamento della rotta da Malpensa e dopo vari studi e sollecitazioni che sono arrivati dal territorio non soltanto siciliano ma anche da operatori americani che sentivano la mancanza di questo collegamento. L’aeromobile che verrà utilizzato per questa rotta è il 787 Dreamliner.  Si tratta  di un aereo di ultimissima generazione, uno dei prodotti migliori sul mercato per operare il lungo raggio. Il nostro aereo è configurato in doppia classe, Economy e Premium, dove offriamo i servizi e l’attenzione al passeggero che ci contraddistinguono da sempre,  quindi comfort e  attenzione all’italianità anche in termini di ospitalità e servizi offerti”. Manca una notizia non esattamente secondaria: quanto costerà ai siciliani il biglietto?

Ad Agrigento le ferrovie sono da Far West, le strade di collegamento con le altre provinve sono un delirio, non esistono trasporti via mare e invece di realizzare l’aeroporto presentano il collegamento aereo Palermo- New York. Mah…

Un aspetto bizzarro di questa iniziativa sta nel fatto che il nuovo collegamento aereo è stato presentato ad Agrigento, provincia che avrebbe bisogno di un aeroporto, se è vero che i collegamenti stradali e ferroviari di questa città con il resto della Sicilia sono disastrosi, mentre non esistono collegamenti via mare, a parte la tratta tra Porto-Emedocle e le isole Pelagie che, per oltre il 90%, è utilizzata dai migranti che arrivano dall’Africa. Presentare il collegamento aereo tra Palermo e New York in una provincia – Agrigento – dove i treni ricordano il Far West e dove le strade di collegamento tra Agrigento e Caltanissetta e tra Agrigento e Palermo servono per drenare fiumi di denaro pubblico. Sette anni fa i lavori infiniti della Palermo-Agrigento erano costati 2 miliardi di euro; oggi, con i lavori ancora in corso, si è perso il conto. Idem per la strada Agrigento-Caltanissetta: anche in questo caso, sette anni fa erano volati via 2 milirdi di euro e i lavori, oggi, sono ancora ‘in corso’… Appalti miliardari a parte, resta una domanda: chi è che, in questo momento storico, con le tensioni internazionali alle stelle, ha interesse a un collegamento aereo stabile tra la Sicilia e New York? sarebbe interessante chiederlo ai vertici della Gesap. C’è un nesso con la ventitala privatizzazione dell’aeroporto di Palermo?

Negli anni ’70 il collegamento tra il capoluogo siciliano e New York non sempre era ben frequentato

Tra cronaca e storia riemergono le storie del passato. Poco più di cinquant’anni fa il collegamento aereo tra Palermo e New York era particolarmente gettonato dai mafiosi siciliani in collegamento con Cosa nostra americana. Lo appurò l’allora Commissario delle Squadra mobile di Palermo, Boris Giuliano. “Nel 1979 – leggiamo su Wikipedia – Giuliano si trovò a indagare sul ritrovamento di due valigette contenenti 500.000 dollari all’aeroporto di Palermo-Punta Raisi, che si scoprì essere il pagamento di una partita di eroina sequestrata all’aeroporto J.F. Kennedy di New York che diede il via alla famosa inchiesta Pizza Connection, ed iniziò a collaborare strettamente con l’agente statunitense della DEA Charles Tripoli, che arrivò a Palermo in veste di infiltrato per smascherare i trafficanti siculo-americani di eroina ma la sua copertura saltò e fu costretto a tornare negli Stati Uniti”. Storie del passato che non hanno nulla a che vedere con il presente.

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