Le guerre creano posti di lavoro e rilanciano l’economia. Parola di Antony Blinken, Segretario di Stato USA. I morti rientrano nel ‘fatturato’?

Questo sarebbe il partito dei ‘Progressisti’ degli Stati Uniti d’America

Non sapendo più a quale santo votarsi per convincere il Congresso americano ad approvare l’ennesimo piano di aiuti per l’Ucraina, i Democratici americani gettano la maschera e si presentano per quello che sono sempre stati dai giorni dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy ai nostri giorni: un partito che, dietro la maschera di una politica ‘progressista’, nasconde in realtà un’anima guerrafondaia: produrre e vendere armi per seminare le guerre nel mondo per acquisire potere e denaro. Ecco come il Segretario di Stato USA, Antony Blinken, motiva la necessità che gli americani continuino a fornire aiuti sotto forma di8 armi all’Ucraina: “Ancora un paio di parole, soprattutto per il pubblico americano – dice Blinken -. Se si considerano gli investimenti che abbiamo fatto per la difesa dell’Ucraina, è chiaro che il 90% dei fondi che abbiamo fornito sono stati effettivamente spesi qui negli Stati Uniti presso i nostri produttori, e ciò ha portato alla creazione di più posti di lavoro americani, alla crescita della nostra economia. Quindi è vantaggioso sia per noi che per loro. Dobbiamo continuare così”. (foto tratta da Il Riformista)

Il “cattivo” è Donald Trump che in quattro anni alla Casa Bianca non ha sparato un solo colpo di fucile

Vi è chiaro, adesso, perché i Democratici americani, quando mettono piede alla Casa Bianca, esportano guerra in tutto il mondo? Certo, investono keynesianamente fondi statali acquistando armi dalle stesse industrie americane che producono, per l’appunto, armi. Poi queste armi finiscono in tante aree del mondo dove spuntano le guerre, in molti casi create o fomentate dagli stessi statunitensi. Uno schema cominciato negli anni ’60 del secolo passato in Vietnam: allora – era il 1964 – il presidente Kennedy, che pure era Democratico, non ne voleva sapere di iniziare la guerra in Vietnam, così come poco tempo prima aveva bloccato lo scontro armato contro Cuba. Eliminato Kennedy, la guerra in Vietnam esplose e si crearono, proprio come sta succedendo oggi con la guerra in Ucraina, tanti “posti di lavoro”. Con una sorta di ‘carta carbone geopolitica’, l’attuale Segretario di Stato americano ripropone lo stesso schema: “Quindi è vantaggioso sia per noi che per loro. Dobbiamo continuare così”. Ci sarebbero, di mezzo, le centinaia e centinaia di migliaia di morti che la guerra in Ucraina ha provocato e continua a provocare. Ma i morti, per i Democratici americani, se ci sono di mezzo “nuovi posti di lavoro” e “crescita dell’economia”, sono solo incidenti di percorso. Il bello è che per la stragrande maggioranza dei giornali e delle televisioni occidentali il “cattivo” e Donald Trump, che in quattro anni alla Casa Bianca non ha sparato un solo colpo di fucile, mentre i Democratici che stanno riempendo il mondo di guerre e di morti sono “progressisti” e “buoni”. La realtà è che nell’Occidente l’informazione, nella stragrande maggioranza dei casi, non è nemmeno degna di essere associata alla carta igienica.

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