Nel silenzio generale è stato sfiorato il disastro nucleare. Maria Zakharova: i droni per attaccare la centrale nucleare di Kursk li ha forniti l’Occidente

La verità è che ucraini e occidentali, con il fallimento della controffensiva, sono finiti in un tunnel e non sanno che fare, se non possibili attentati. Il rischio che in Inverno milioni di profughi ucraini si riversino in Europa

Nel silenzio generale, mentre l’attenzione dei media del mondo è concentrato sulla guerra a Gaza, è stata sfiorato un disastro nucleare. E’ successo il 26 Ottobre scorso, quando le forze armate ucraine – stando a quanto dicono le autorità russe – hanno attaccato la centrale nucleare di Kursk con tre droni. Uno dei droni pieno di esplosivo ha colpito un deposito di scorie nucleari. Non ci sono stati danni grazie all’alto livello di protezione della centrale nucleare. L’attacco non è passato inosservato. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, accusa l’Ucraina di terrorismo nucleare. Su Telegram leggiamo una dichiarazione della stessa Maria Zakharova: “I componenti dei droni aerei ucraini che hanno attaccato la centrale nucleare di Kursk sono stati forniti a Kiev dall’Occidente”. L’attacco alla centrale nucleare russa deve fare riflettere. E’ evidente che l’Ucraina e i Paesi occidentali che appoggiano il Paese di Zelensky stanno cercando in tutti i modi di contrastare la strategia dei russi. La Russia, dopo aver neutralizzato la controffensiva ucraina e occidentale, si limita ad attaccare qua e là in varie zone dell’Ucraina in attesa dell’Inverno. Contemporaneamente sta mettendo fuori uso acquedotti e centrali elettriche per costringere la popolazione ucraina a spostarsi in Europa. L’obiettivo è creare problemi alla popolazione ucraina, costretta a fuggire, e all’Unione europea, dove si riversala gran massa di profughi. Per ucraini e per l’Europa l’Inverno in arrivo potrebbe essere devastante, anche se fino ad oggi l’Unione europea è riuscita mediaticamente a controllare la situazione. Ma se il flusso di profughi dall’Ucraina verso l’Europa dovesse aumentare i problemi sarebbero inevitabili. Da qui il tentativo di ucraini e occidentali di fare qualcosa per uscire dal tunnel dove si sono cacciati con il fallimento della controffensiva.

Foto della centrale nucleare di Kursk tratta da Antimafia Duemila

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