Non è troppo semplice la spiegazione della morte della campionessa di ciclismo Melissa Hoskins uccisa dal marito pure lui campione di ciclismo Rohan Dennis?

In questa storia di sangue c’è qualcosa di inquietante nascosto da un racconto dei fatti un po’ troppo lineare

C’è una notizia in questo fine anno che merita di essere commentata. E’ una notizia di cronaca nera che riguarda due grandi protagonisti dello sport, per la precisione il ciclismo. Abbiamo letto una ventina di articoli e la versione dei fatti non è unanime: Rohan Dennis, 33 anni, campione di ciclismo di fama mondiale, è stato arrestato con l’accusa di avere ucciso la moglie, Melissa Hoskins, 32 anni, anche lei ciclista di fama mondiale. La coppia insieme con i due figli si era da poco trasferita in un’abitazione nei pressi di Adelaide, in Australia. Nei giornali si legge che l’ex campione di ciclismo è stato arrestato con l’accusa di aver causato la morte della donna. Ci sono articoli nei quali si legge che Dennis ha guidato in modo pericoloso, imprudente e impreciso. E altri articoli dove si legge che si sarebbe trattato di un gesto volontario: Dennis alla guida del furgone avrebbe accelerato prima di travolgere la moglie. Le due versioni dei fatti sono diverse. Una cosa, infatti, è aver causato la morte della moglie per aver “guidato in modo pericoloso, imprudente e impreciso”. Altra e ben diversa cosa è aver investito con il fugone la moglie per ucciderla. Le cronache raccontano inoltre – e qui la versione è unanime – che il campione di ciclismo è stato rilasciato su cauzione e che dovrà comparire in Tribunale il prossimo 13 Marzo.

Dietro un delitto c’è sempre un movente, insegna Hercule Poirot. In questa storia di morte il movente quale sarebbe?

Dopo di che sarebbe interessante capire – visto che il merito, da quello che leggiamo, è il colpevole – quale sarebbe il movente di questo omicidio. Hercule Poirot, il celebre personaggio dei romanzi di Agatha Christie, insegna che negli omicidi c’è sempre un movente. Un tempo, quando chi scrive cominciava a muovere i primi passi nel giornalismo, tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 del secolo passato, quando un giornale raccontava un omicidio – e purtroppo nella Sicilia di quegli anni di omicidi se ne contavano tanti – c’era sì il ‘pezzo’ di cronaca che illustrava l’omicidio ma c’era almeno un altro articolo nel quale si cercava di capire il perché era avvenuto il delitto, provando a rintracciare il movente. In questo caso abbiamo, più o meno, solo la cronaca del delitto ma non c’è nemmeno l’ombra del racconto del possibile movente. Si sa che i soccorritori hanno trasportato Melissa Hoskins all’ospedale del luogo, il Royal Adelaide Hospital, in condizioni critiche; e si sa, come comunicato dalla polizia australiana, che la donna è deceduta a causa delle lesioni riportate.  

Siamo sicuri che la spiegazione di questo come di altri delitti efferati sia sempre e solo razionale?

Qua e là si può leggere qualche frammento di vita familiare che non lasciava certo presagire la morte di Melissa Hoskins. La campionessa si era ritirata dallo spor nel 2016. E si era felicemente sposata con Rohan Dennis. Quest’ultimo aveva deciso da poco di ritirarsi e aveva pubblicamente ringraziato la moglie: “Grazie Melissa per avermi supportato per tutta la mia carriera e per avermi donato i migliori figli che avrei mai potuto chiedere. Il ciclismo mi ha dato tanto e gli sarò per sempre grato. C’è ancora una lunga stagione davanti, ma sarà definitivamente la mia ultima da professionista”. Se le notizie sono queste è impossibile non definire questa storia misteriosa e inquietante. Per quale motivo il marito avrebbe dovuto uccidere la moglie? Per quale motivo avrebbe deciso di lasciare due bambini – i suoi figli – senza la madre? Difficile, se non impossibile, entrare nella mente di un uomo che commette un delitto così efferato, stando almeno a quello che abbiamo letto. Ci limitiamo a segnalare che nel nostro tempo sono tante le storie di delitti efferati con spiegazioni semplici, se non futili: spiegazioni alle quali viene subito attribuita una patente di veridicità, senza considerare altre possibili spiegazioni che non è detto debbano essere per forza di cose razionali. Si può scrivere che certi delitti efferati sembrano guidati dalla mano del Diavolo?

Foto tratta da Il Mattino

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