Capodanno a Palermo in Piazza Politeama militarizzata. Più che una serata di divertimento sembra si tema una guerriglia urbana

L’atmosfera non è quella di una festa. Lo dobbiamo ammettere: Palermo non è Woodstock (‘spinelli’ a parte)

Notte di Capodanno a Palermo. E’ vero, qualche settimana fa c’è stata una sparatoria a due passi da Piazza Politeama e, qualche giorno fa, anche l’assassinio del 22enne Lino Celesia. Si parla di bande che si contendono il territorio con spaccio di droga e chi più ne ha più ne metta. Da qui la militarizzazione di quella che dovrebbe essere una serata di festa e di gioia. Impressionante lo spiegamento di controlli e di addetti alla sicurezza con il coinvolgimento di Prefettura, Questura e naturalmente del Comune di Palermo. Saranno presenti Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Croce rossa e 14 pattuglie di Polizia municipale. Transenne, accessi super-controllati, capienza massima di poco meno di 10 mila persone. Più che una serata di divertimento sembrano i preparativi per fronteggiare una guerriglia urbana. Confessiamo che nel leggere un passo di un articolo pubblicato da PalermoToday siamo rimasti di ghiaccio: “… sarà proibito portare – ma questa regola vale per tutti i grandi eventi – valigie e trolley, bombolette spray, trombette da stadio, armi, materiale esplosivo, artifizi pirotecnici, fumogeni, razzi di segnalazione, pietre, coltelli o altri oggetti da punta o taglio, armi giocattolo munite di tappo rosso, bevande alcooliche di qualsiasi gradazione, sostanze stupefacenti, veleni, sostanze nocive, materiale infiammabile, bastoni per selfie e treppiedi, caschi da motociclista di nessun genere, ombrelli e aste, strumenti musicali, penne e puntatori laser, droni e aeroplani telecomandati, biciclette, skateboard, pattini e overboard e tutti gli altri oggetti atti a offendere. Inoltre il Sindaco Lagalla sta pensando a un’ordinanza ‘anti bivacco’, che vieta di stazionare nelle aree del concerto prima dell’inizio e di portare con sé tende e sacchi a pelo, ma anche di sdraiarsi o dormire su suolo pubblico, muretti, gradini, spazi verdi e arredi nelle due piazze”. Quindi se qualcuno si sdraierà a terra in stile Woodstock verrà acchiappato?

Recarsi alla festa di Capodanno in quest’atmosfera da “appena sgarri di tanto te lo faccio vedere io” non deve essere particolarmente invitante

Ci chiediamo e chiediamo: ma che sta succedendo? Che cosa potrebbe accadere stanotte in Piazza Politeama? Che l’atmosfera, a Palermo, non sia idilliaca, beh, questo si capisce. Non è da escludere che, sotto sotto, ci possano essere soggetti interessati a far passare il capoluogo siciliano per città violenta e invivibile. Magari per mettere in difficoltà l’attuale amministrazione comunale. Tutto è possibile. Ma mettendo in campo tutta questa militarizzazione nella serata di Capodanno non si dà la sensazione che possa accadere qualcosa di non bello? Non per cosa, ma quando nei film, in televisione o al cinema, si assiste a un dispiegamento di forze massiccio per evitare chissà quali attentati, di solito qualcosa succede sempre. Poi, si sa, quasi sempre nei film, soprattutto se sono americani, vincono sempre i buoni e perdono sempre i cattivi. Detto questo, recarsi alla festa di Capodanno in quest’atmosfera da “appena sgarri di tanto te lo faccio vedere io” non deve essere particolarmente invitante. O magari noi siamo poco cowboy per vivere a Palermo?

Il futuro nelle vie di Palermo: raddoppiare le telecamere in città, che passeranno da 900 a quasi 2000, non sa un po’ di soluzione orwelliana?

Qualche considerazione, infine, sul futuro nelle vie di Palermo. Il messaggio lanciato dall’amministrazione comunale, che punta a raddoppiare (e forse più) le telecamere in città, che passeranno da 900 a quasi 2000 non sa un po’ di soluzione orwelliana? Veramente la pubblica amministrazione cittadina pensa di controllare i movimenti di tutti? Non possiamo non notare la contraddizione. In città i servizi sono carenti. Sicuramente le responsabilità non possono essere ascritte all’attuale amministrazione comunale, che anzi ha già dato alcune risposte importanti. Detto questo, la città è sempre sporca, i servizi per il trasporto pubblico delle persone sono carenti e costosi, la sanità pubblica cittadina è un delirio. In compenso, tra un po’, quando usciremo da casa, saremo tutti osservati dalle telecamere. Tutto questo per il nostro bene? Possiamo dubitarne senza passare per nimici ra cuntiutizza? I violenti e le violenze non mancano. Ma facciamo fatica a pensare che tutto si risolverà con i controlli, con le telecamere e con la repressione. Buon anno a Palermo e buon anno a tutti. Vediamo domani che cosa racconteremo.

Foto tratta da Comune di Palermo  

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