Non è vero che l’Unione europea ha raggiunto un accordo sull’accoglienza dei migranti. Tutto il peso resterà sulle spalle dell’Italia

Non solo. Ma è scomparso anche l’obbligo per i Paesi della Ue di accogliere una parte dei migranti che arrivano in Italia dal Nord Africa

Non è vero che l’Unione europea sta trovando un accordo sui migranti. La discussione è ancora in corso e, con molta probabilità, si arriverà ad un compromesso all’insegna della confusione. Per esempio, non si parla più di obbligo di ricollocamento. Ed è anche logico: il ricollocamento dei migranti è fallito miseramente così dovrebbe passare il principio – di fatto già in atto – che ogni Paese si terrà i propri migranti. Il messaggio ovviamente è all’Italia che si terrà tutti i migranti che arriveranno non soltanto dal Nord Africa ma anche dall’Europa dell’Est attraverso la cosiddetta rotta balcanica. Festeggiano due volte le bande di ‘galantuomini’ che governano il trasporto di migranti via mare facendo pagare ad ogni migrante da 4 a 6 mila euro. Festeggiano una prima volta perché la Corte Costituzionale albanese ha bloccato l’accordo che dovrebbe consentire all’Italia di collocare una parte dei migranti in Albania; ciò significa che, in ogni caso, fino al Giugno del prossimo anno l’Italia non potrà collocare migranti in Albania in attesa del pronunciamento della Consulta albanese; se arriverà un “No” all’accordo Italia-Albania sui migranti – cosa probabile – l’attuale Governo italiano avrà fatto un buco nell’acqua. Il secondo motivo di festeggiamento, sempre per chi gestisce il traffico di uomini tra il Nord Africa e l’Italia, è che tutto resta come prima e i ‘galantuomini’ potranno continuare a farsi i cavoli propri.

La verità è che l’Unione europea – in testa Germania e Polonia – è piena di profughi arrivati dall’Ucraina e dei migranti che arrivano Italia, passando per Lampedusa e la Sicilia, non gliene frega niente a nessuno

Non è vero che è stato raggiunto un accordo sugli aiuti economici ai Paesi in prima linea nell’accoglienza ci migranti; il riferimento, ovviamente, è sempre all’Italia, perché gli altri Paesi dell’Unione europea – per esempio Spagna, Grecia e Francia – non accolgono migranti provenienti dal Nord Africa, se non in numero limitato. C’è, è vero, un mezzo impegno che dovrebbe obbligare i Paesi della Ue che non accolgono i migranti a risarcire chi li accoglie (cioè l’Italia). Il meccanismo – ammesso che venga approvato – si chiamerà solidarietà obbligatoria. Ma questa solidarietà obbligatoria scatterà quando verrà dichiarata la crisi. Ma siccome non c’è intesa su chi dovrà dichiarare la crisi (la Commissione europea? il Consiglio europeo? il Parlamento europeo? non si capisce) tutto resterà sospeso. Di fatto, sui migranti l’Unione europea continua a manifestare il proprio fallimento. L’Italia potrebbe chiedere un risarcimento direttamente alla Commissione europea minacciando di uscire dall’Unione europea, ma l’attuale Governo non lo farà. Morale: tutto resterà come prima, al di là delle fesserie che racconteranno. La verità è che l’Unione europea – in testa Germania e Polonia – è piena di profughi arrivati dall’Ucraina e dei migranti che arrivano Italia, passando per Lampedusa e la Sicilia, non gliene frega niente a nessuno.

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