Olé: Palermo nel gotha nelle città del mondo impegnate a combattere i cambiamenti climatici globali anche con la capitozzatura altrettanto ‘globale’ degli alberi…

Taglia, taglia, taglia che ti passa

“Palermo entra nel gotha delle città più dinamiche e influenti a livello globale impegnate a combattere il cambiamento climatico, attraverso innovazioni nel campo urbanistico partecipando, insieme a Almeria, Bilbao, Bologna, Bruxelles, Glasgow, Milano, New York, Renca, Roma, San Antonio, San Francisco, San Paolo, Seattle e Venezia, alla quarta edizione di Reinventing Citie”. Lo hanno dichiarato il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Maurizio Carta“. Così leggiamo in un articolo pubblicato da LiveSicilia (qui l’articolo per esteso). Un esempio plastico grazie al quale Palermo è entrata a far parte del “gotha delle città più dinamiche e influenti a livello globale impegnate a combattere il cambiamento climatico, attraverso innovazioni nel campo urbanistico” lo potete osservare nella foto sopra tratta dalla pagina Facebook dell’Associazione Comitati Cividi di Palermo. Si tratta di un albero che ha avuto la fortuna di poter ricevere una “potatura alla panormita”, una tecnica ‘sopraffina’ che, per merito del potatori del capoluogo siciliano, fa già parte dei manuali di Arbolicoltura di tutto l’universo (sembrerebbe che alcuni extra terrestri abbiamo chiesto al Comune di Palermo i ‘segreti’ di questa potatura così ‘completa’…). Chi non sembra aver compreso l’importanza dei potatori panormiti sono i soliti nimici ra cuntittizza dell’Associazione Comitati Civici di Palermo, che non riescono a cogliere la dimensione onirica e ontologica degli alberi potati alla parormita.

All’entrata dell’ospedale Cervello di Palermo c’era un albero bellissimo. Ora c’è solo il tronco e un paio di rami: olé!

“Questo è ciò che rimane di un albero secolare sempre verde di Schinus molle o Fanso pepe, all’interno dell’ospedale V. Cervello di Palermo – si legge nel comunicato dell’Associazione Comitati Civici di Palermo -. Quando si capitozzano grandi alberi si configura il reato di alterazione dello stato dei luoghi, specialmente se rientrano sotto Tutela Ambientale dalla Sovrintendenza, in quanto Patrimonio Arboreo della città. Le conseguenze di questa incomprensibile e sciagurato intervento di capitozzatura sono le seguenti:

1) La prima conseguenza è dannosa, ma meno pericolosa, la morte della pianta.

2) La seconda più pericolosa è lo schianto di grosse branche o lo schianto della parte di albero rimanente, con conseguente danni a persone o cose che possono trovarsi sotto la loro chioma che si formerà in modo disordinato e asimmetrico.

Tutto ciò si verificherà a distanza di tempo (anni), in attesa che i funghi cariogeni si sviluppano all’interno delle branche e del fusto principale della pianta”.

Gli effetti scientifici e ‘filosofici’ del taglio degli alberi

Quello che si legge nel comunicato dell’Associazione Comitati Civici di Palermo è vero. Ma è altrettanto vero che il Comune di Palermo è entrato nel gotha delle città più dinamiche e influenti a livello globale impegnate a combattere il cambiamento climatico, attraverso innovazioni nel campo urbanistico partecipando, insieme a Almeria, Bilbao, Bologna, Bruxelles, Glasgow, Milano, New York, Renca, Roma, San Antonio, San Francisco, San Paolo, Seattle e Venezia, alla quarta edizione di Reinventing Citie” grazie anche alla ‘oculata’ gestione del verde cittadino. Basti ricordare il tagli di tutti gli alberi di Viale Michelangelo. O alla capitozzatura deegli alberi di via Serradifalco. Questi sono quelli che conosciamo noi. Ma è probabile che ci siano stati altri tagli. Gli effetti di questi tagli di alberi sono scientifici e filosofici. Satto il profilo scientifico, il taglio degli alberi aumenta la concentrazione di anidride carbonica o CO2 proprio per lamcanza del verde che, è noto, si ‘mangia’ la CO2. La maggiore presenza di CO2, nelle giornate di tremendo caldo estivo che ormai sono la norma (quest’anno in Sicilia, con 18 gradi a Febbraio, si potrebbero superare i 50 gradi in Estate), sortirà un effetto ‘positivo’. L’assenza di alberi ela maggiore presenza di CO2 faranno aumentare ulteriortmente il caldo; e qui arriveranno gli effetti ‘filosofici’. Con la calura eccessiva di siritroverà dalle parti dell’ospedale Cervello ritroverà se stesso e i grandi valori della vita: ed è questa la motivazione per la quale è stata scelta Palermo come esempio di ‘lotta’ ai cambiamenti climatici: ‘incrastati’ con temperature estive elevate, con aumento di CO2, sullo sfondo degli alberi capitozzati i ‘fortunati’ incontreranno la grande ‘filosofia’ e, magari, la grande urbanistica insieme con la competizione globale del Reinventing Citie…

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *