Palermo sempre più problematica: furti continui nelle case, furti di auto, assalti ai bancomat e nelle strade monopattini e biciclette ignorano i sensi unici

Assistere in diretta al furto di un’automobile

Palermo, ieri 23 Ottobre, ore 18 circa. Ieri pomeriggio abbiamo ricevuto una telefonata da una nostra amica. Ha assistito in diretta al furto di un’automobile. Una signora – ci ha raccontato – è scesa dalla sua auto per entrare in un negozio. Due persone si sono catapultate dentro l’auto. “Che state facendo?”, ha gridato la nostra amica. “Niente signora, tutto a posto”, è stata la loro risposta. Non sono riuscita a vederli in faccia. Ero a una decina di metri di distanza. Sono stati non veloci, velocissimi. In meno di un minuto hanno messo in moto l’auto e sono andati via. Non puoi immaginare la faccia della signora che, dopo qualche minuto, è uscita dal negozio e non ha trovato l’auto. ‘Dov’è la mia macchina?’, gridava. Non sapevo cosa dire. E successo tutto in poco più di un minuto. Sono arrivate altre persone. La signora piangeva. Mi chiedo: in che città viviamo?”.

La situazione diventa estremamente pericolosa di sera, perché i monopattini senza luce che non rispettano i sensi unici aumentano di giorno in giorno

Ladri ovunque. Assalti continui ai bancomat. Raid nelle scuole per rubare quello che capita. Ladri che entrano nelle abitazioni private. Come si usa dire in Sicilia, in giro c’è tanto, troppo pititto, ovvero fame. Non è una giustificazione, ovviamente: ma è un fatto che non può essere ignorato. Basterà la repressione? Abbiamo qualche dubbio. Troppa, la confusione che oggi si registra in città. Diventa ogni giorno più difficile convivere con i monopattini. Non è vero che le intemperanze sono una prerogativa dei ragazzi. Anche trentenni e quarantenni, quando salgono su un monopattino, si trasformano. Percorrere con il monopattino le vie in senso unico è ormai un fatto ordinario. Se nessuno interviene perché non dovrebbero continuare a ignorare il codice della strada? Per monopattini e biciclette percorrere i sensi unici è normale. Idem per le corsie preferenziali per bus, taxi, e auto autorizzate. Qualche tempo fa una ragazza in bicicletta percorreva una corsia preferenziale ostacolando un’auto. Al ripetuto uso del clacson da parte dell’automobilista la ragazza ha risposto gridando: diceva che le biciclette possono percorrere le corsie preferenziali. Non erano d’accordo i tre automobilisti che le stavano dietro. Anche noi siamo intervenuti, insieme ad altre persone, per cercare di dire alla ragazza che lei non può percorrere con la bicicletta una corsia preferenziale per bus, taxi, ambulanze e auto autorizzate. Ma non c’è stato nulla da fare.

Adesso anche le moto cominciano a ignorare i sensi unici. Servono controlli nelle strade

Forse il Comune di Palermo dovrebbe cominciare a intervenire con i vigili urbani in strada. Troppa la confusione che si registra nelle strade. Alle 17 e 30 è giù buio e, in giro, ci sono troppi monopattini senza luci che ignorano i sensi unici. Idem per le biciclette. Nei quartieri popolari anche le moto si fanno un baffo dei sensi unici. Troppo il ‘casino’ che si registra nelle strade cittadine, dal centro alle periferie. Non è possibile che nessuno si occupi e si preoccupi di far rispettare il codice della strada. Ribadiamo: è il caso che il Comune si intesti una battaglia per fare rispettare il codice della strada. Il monopattino è un mezzo di trasporto importante ed è destinato ad essere sempre più presente nel futuro. Appunto per questo serve un po’ ordine nel caos crescente.

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