La Cgil di Palermo ‘scopre’ i disastri della sanità siciliana. Dov’era quando il Governo Prodi, il Governo Renzi e il Governo Crocetta la massacravano?

La verità è che la Cgil è uguale se non peggiore del PD che alla sanità pubblica siciliana ne ha combinate di tutti i colori

Comunicato della Cgil Forum della sanità pubblica: “Il 27 la manifestazione provinciale del Foum sanità pubblica Palermo, corteo alle ore 16 da piazza Bologni a piazza Indipendenza. Al presidente Schifani consegneremo le nostre proposte in 10 punti”. Questo è il titolo. Segue il comunicato: “La piattaforma, in dieci punti, sarà consegnata al presidente della Regione Renato Schifani, al termine del corteo che arriverà davanti palazzo d’Orleans. Il Forum sanità pubblica Palermo oggi, in una conferenza stampa, ha ribadito le ragioni per le quali il 27 Ottobre sindacati, movimenti, associazioni, singoli cittadini scenderanno in piazza in difesa del servizio sanitario pubblico nazionale e per protestare contro disfunzioni, omissioni, ritardi. L’appuntamento è Giovedì 27 Settembre, alle ore 16, per il concentramento a piazza Bologni. Da lì partirà il corteo fino a piazza Indipendenza”. Con molta probabilità il riferimento è a Ottobre, a meno che la Cgil non intenda andare indietro nel tempo. Il 27 ottobre cade di Venerdì e non di Giovedì. A parte la confusione di mese e di giorni, vediamo cosa ci raccontano oggi gli amici della Cgil di Palermo.

Ora l’organizzazione sindacale ha anche le proposte

“La piattaforma – leggiamo sempre nel comunicato – contiene le proposte approvate nel corso delle tante assemblee fatte in questi mesi, in città e nei  Comuni della provincia. Questi i punti che le più di 50 sigle aderenti al Forum chiedono di affrontare: riduzione delle liste d’attesa; situazione caotica dei Pronto soccorso e dei reparti ospedalieri, carenza di personale medico e infermieristico nelle strutture pubbliche; oggettive carenza della medicina di base; impiego dei fondi delle missioni 5 e 6 del Pnrr destinati alla Regione; assistenza ai disabili, ai pazienti con problemi di disagio mentale e dipendenze e alle oro famiglie, applicazione della legge 194/78 e 405/78; presa in carico e percorsi di cura per i pazienti cronici; accesso alle facoltà mediche e infermieristiche nella Regione; assistenza medica di base agli homeless; riduzione della migrazione sanitaria. L’intenzione, dopo la manifestazione del 27, è di proseguire con altre iniziative, tra cui una manifestazione regionale in difesa del servizio sanitario pubblico nazionale”.

La Cgil vuole abolire l’intramoenia. E perché non abolire l’intera legge Bindi che è un fallimento?

“Nelle settimane scorse prosegue il comunicato – siamo intervenuti nei Cup del Civico, dell’ ‘Enrico Albanese’, di Villa Sofia, dell’ospedale di Partinico e abbiamo raccolto il disagio e le proteste della gente che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche per chiedere le prestazioni. Abbiamo registrato il fallimento e la pochezza delle politiche messe in atto dall’assessorato regionale Sanità, vedendo, a discapito di tutti i super Cup, la gente mandata via anche con patologie gravi, con tumori senza un appuntamento, senza un referente, senza nulla. Tutto ciò porta a fare una riflessione amara: non esiste, salvo in pochissime realtà, il concetto di presa in carico del paziente e questa mancanza spesso è solo un modo per incrementare l’intramoenia. Questo è uno dei motivi per cui nei documenti e volantini abbiamo sempre sottolineato la nostra contrarietà all’intramoenia, fino alla richiesta della sua abolizione”. Solo l’intramoenia va abolita? Non tutta la legge Bindi che è un fallimento totale, se è vero che chi ha i Santi in Paradiso continua a fare quello che vuole.

La provocazione sui Click day

Gli esponenti del Forum sono anche intervenuti sulla scelta dei manager della sanità. “Dopo il sorteggio e tripadvisor perché non pensare al click day? Così chi arriva prima prende le poltrone migliori e si siede – è la provocazione lanciata –. A un ceto politico che non riesce a decidere, diamo queste tre opzioni.  Come si fa a confermare manager che non hanno saputo vigilare sulle liste d’attesa e sull’intramoenia, che presentano bilanci gestionali e etici fallimentari, che prendono la decisione miope di intasare ulteriormente i Pronto soccorso sottraendo personale ai reparti per supplire alle carenze delle aree d’emergenza?”. Sono i fallimentari click day ai quali ricorreva il passato Governo regionale di centrosinistra seminando caos e malcontento? Il Forum ha annunciato anche, a partire da Novembre, la prima nascita di un ambulatorio popolare a Misilmeri, che sarà seguito da Filippo Giannobile, medico di base del centro del Palermitano. L’ambulatorio sarà accreditato con la rete degli ambulatori e opererà in raccordo con gli altri centri per le visite da programmare ai pazienti”.

I ‘compagni’ della Cgil di Palermo non sanno niente dello scippo di 9 miliardi di euro al Fondo sanitario regionale siciliano voluto dal Governo Prodi nel 2006?

Alcune domande ai ‘compagni’ della Cgil di Palermo. Lo sapete o no, compagni della Cgil, che tutto il casino che si registra nella sanità pubblica siciliana è la conseguenza dello scippo di 9 miliardi di euro e oltre al Fondo sanitario regionale siciliano operato unilateralmente dal Governo di centrosinistra di Romano Prodi e avallato dalle opposizioni di centrodestra? Avete mai sentito parlare di questo scippo? Se volete notizie più precise potere chiederle agli ex parlamentari nazionali del PD eletti in Sicilia nella legislatura 2006-2008: loro sono bene informati, perché sono stati tra i protagonisti di questa storia. Compagni della Cgil di Palermo: ricordate il 2016? Al Governo della Regione siciliana c’era il PD, con Rosario Crocetta presidente. Due anni prima il Governo nazionale di Matteo Renzi – per la cronaca, all’epoca Renzi era anche segretario del PD – aveva svuotato le ‘casse’ della Regione grazie a due ‘Patti scellerati’ siglati dal Governo romano con l’allora presidente Crocetta. E grazie, soprattutto, a una legge regionale che, nel 2015, ha cancellato dal Bilancio 6 miliardi di euro di crediti che la Regione vantava verso lo Stato.

E dello scippo di 280 milioni all’anno, sempre al Fondo sanitario siciliano voluto dal Governo Crocetta-PD ne vogliamo parlare?

Così, nel 2016, il Governo Crocetta era senza soldi. Da qui una legge regionale che ha stabilito di scippare 280 milioni di euro al fondo sanitario regionale. Pensate, compagni della Cgil di Palermo: 280 milioni di euro che ogni anno la Regione scippava ai Pronto soccorso e, in generale, agli ospedali pubblici della Sicilia. Noi c’eravamo ma non ricordiamo interventi della Cgil di Palermo e della Cgil siciliana contro questa porcata. Per fortuna è intervenuta la Corte dei Conti che, dopo una battaglia finita davanti la Corte Costituzionale, ha bloccato lo scippo. Questo è avvenuto nel 2022. Nel Novembre del 2017, al posto Governo di centrosinistra, alla Regione è arrivato il Governo di centrodestra di Nello Musumeci. Che ha continuato a utilizzare i 280 milioni di euro all’anno. Come già ricordato, sono state Corte dei Conti e Corte Costituzionale a porre fine a questa porcata. Per sette anni la Regione siciliana – in conflitto di interessi con la sanità pubblica siciliana, visto che la gestisce – ha scippato 280 milioni di euro all’anno agli ospedali pubblici della Sicilia. Fate una moltiplicazione, ‘compagni’ della Cgil di Palermo: 280 per 7. Si arriva a quasi 2 miliardi di euro scippati agli ospedali pubblici siciliani.

Senza gli scippi finanziari romani e della stessa Regione la sanità pubblica siciliana avrebbe toccato il disastro di oggi?

Ora vi poniamo una domanda, ‘compagni’ della Cgil: se lo Stato non avesse scippato alla sanità pubblica siciliana, dal 2006 ad oggi, oltre 9 miliardi di euro e se la Regione siciliana non avesse scippato al Fondo sanitario siciliano 2 miliardi di euro i Pronto soccorso della Sicilia e, in generale, la sanità pubblica siciliana sarebbe arrivata al disastro di oggi che voi segnalate? Dove eravate voi quando il Fondo sanitario siciliano veniva massacrato? Oggi vi siete assolti? Come recita una canzone di Fabrizio De Andrè: “Anche se allora vi siete assolti/ Siete lo stesso coinvolti…”. Voi avete fatto di più, ‘compagni’ della Cgil di Palermo: vi siete assolti allora e vi assolvete anche oggi, recitando la parte di quelli che nulla sanno di quello che è successo ieri. E’ questo il vostro modo di fare sindacato, ‘compagni’ della Cgil di Palermo? Siete o no come o, forse, peggio del PD il finto partito di sinistra che fa gli interessi dell’Unione europea ultra-liberista e globalista?

Foto tratta da Qds     

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