Per riflettere: che interesse aveva Putin a far uccidere Navalny? La verità è che la morte del dissidente russo è servita solo a scatenare la reazione dell’Occidente

di Ninni Caronia

Siamo alle solite, ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli spacciando le nostre tesi per la verità

La propaganda occidentale annuncia che Navalny è stato ucciso per volontà di Putin. Ma se non si sa nemmeno dove si trovi il corpo e quali siano le cause del decesso. Su quali basi si poggia questa affermazione? Siamo alle solite, ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli spacciando le nostre tesi per la verità. Gli unici ad avere interesse acché Navalny morisse sono i nemici dello ‘Zar’ Putin, perché è evidente che ciò avrebbe scatenato la reazione dell’Occidente nei suoi confronti. E il risultato è stato raggiunto. Ma qual era l’interesse di Putin ad eliminare il suo acerrimo avversario? Lo aveva già seppellito nelle Siberie da dove non avrebbe potuto più nuociergli in alcun modo. Una voce fioca destinata a spegnersi. Al contempo la politica statunitense ed europea di appoggio militare dell’Ucraina era entrata in piena crisi, col Congresso americano sempre più riottoso a continuare a dare soldi e armi a Zelensky. La popolarità di Putin in patria non è mai stata così forte e quindi le elezioni che lo avrebbero riguardato erano da considerarsi già vinte. Ma perché in una situazione tanto favorevole lo stesso Putin avrebbe dovuto fare esplodere la bomba Navalny? Non è un pazzo, né uno stupido ed ha nervi d’acciaio. Se non fosse stato così di fronte alla NATO che gli sta facendo la guerra, sarebbe già scoppiato il terzo conflitto mondiale. Un’autentica polpetta avvelenata.

Foto tratta da Il Riformista

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