Quali sono i veri rapporti tra il Governo di Giorgia Meloni e la Coldiretti? Un’interrogazione del deputato Angelo Bonelli segnala possibili dubbi su nomine e bandi di finanziamenti

Attenzione, perché questo atto parlamentare colpisce duro

Quali sono i reali rapporti tra la Coldiretti e il Ministro delle Politiche agricole e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida? Non è una domanda oziosa. E’ la questione centrale di un’interrogazione parlamentare che il deputato della Camera di Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, pone al Governo di Giorgia Meloni. Tanti i dubbi sollevati nell’atto parlamentare. Per esempio, l’incarico di capo di gabinetto del Ministero retto dal citato Lollobrigida andato a Raffaele Borriello, ex direttore generale dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) e poi capo dell’area legislativa e delle relazioni istituzionali della Coldiretti. Il dubbio è che il legame tra l’attuale Governo e la Coldiretti sia piuttosto forte. Ecco un altro esempio: il responsabile del settore agricoltura di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia, è stato per tanti anni nei posti di comando della Coldiretti. (sopra foto tratta da Dagospia)

I dubbi sull’operato di Francesco Lollobridida, Ministro e cognato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Il deputato di Verdi e Sinistra pone una questione di opportunità politica, dal momento che, sullo sfondo, ci sono bandi di finanziamento nel settore agricolo. La questione che riguarda il capo di gabinetto Borriello la illustra molto bene Il Fatto Quotidiano: “L’incarico a Borriello è stato conferito con un decreto ministeriale di Lollobrigida del 13 Settembre 2023 (con decorrenza dal 18 Settembre). Ma Bonelli ricostruisce quanto avvenuto prima, quando l’attuale capo di gabinetto del Ministero dell’Agricoltura ha lasciato il ruolo di direttore generale dell’Ismea il 30 Dicembre 2020, per assumere il 15 Gennaio 2021 l’incarico di capo dell’area legislativa di Coldiretti. Il deputato ricorda quanto dettato dalla norma sulle ‘revolving doors’ nell’articolo 53, comma 16-ter del decreto legislativo 165 del 2001: i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato ‘poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni’ non possono svolgere, nei tre anni successivi alla fine del rapporto di pubblico impiego. ‘attività lavorativa o professionale presso soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri‘. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto sono nulli. Borriello – scrive il deputato di Verdi e Sinistra Bonelli – non avrebbe potuto essere assunto da Coldiretti prima di tre anni dalla cessazione del suo rapporto di lavoro con un ente pubblico economico come Ismea”. Leggendo per esteso (qui) l’articolo de Il Fatto Quotidiano si evidenziano possibili conflitti di interessi che non possono essere sottovalutati.

Nessuno ha dimenticato il video del presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, che quando è iniziata la protesta degli agricoltori si è schierato con il Governo Meloni

E’ veramente singolare che la presidente del Consiglio, la citata Giorgia Meloni, che quand’era all’opposizione si poneva come alternativa a certe pratiche di governo, si ritrovi con un Ministro-cognato (il Ministro Lollobrigida, lo ricordiamo, è cognato della Meloni), che sembra un po’ pasticcione. Per carità: la Coldiretti ai tempi di Paolo Bonomi era vicina alla Democrazia Cristiana e oggi è vicina a Fratelli d’Italia. Questo ci sta. Ma gli elementi che si segnalano nell’interrogazione – eventuali conflitti di interessi ed eventuali incompatibilità – suonano molto male, sia come fatto in sé, sia perché sono in corso proteste degli agricoltori italiani che non risparmiano critiche alla Coldiretti. Nessuno ha dimenticato il VIDEO (che potete seguire qui) del presidenhte della Coldiretti, Ettore Prandini, quando è iniziata la protesta degli agricoltori. Nel video Prandini divendeva il Governo Meloni e si dissociava dalla protesta degli agricoltori. Oggi la Coldiretti sembra aver cambiato linea politica e, come altre organizzazioni agricole (per esempio la CIA siciliana), cerca di cavalcare la protesta. Ma oggi la rete ci ricorda quello che abbiamo detto e quello che abbiamo fatto: e la Coldiretti di Ettore Prandini appare quanto meno contraddittoria.

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