Proviamo a illustrare cosa c’è dietro la mossa di Putin che ha nazionalizzato e trasferito a Gazprom il gruppo italiano Ariston Thermo presente in Russia. Il messaggio è rivolto a tutta l’Europa e…

Sullo sfondo i beni russi presenti in Europa che ammontano a quasi 300 miliardi di euro. Intanto altre armi italiane arriveranno in Ucraina

“Le autorità italiane intendono trasferire all’esercito ucraino un altro sistema di difesa aerea a medio raggio SAMP/T. Questo SAM è progettato per proteggere l’area dalle minacce aeree convenzionali come aerei e missili da crociera”. La notizia la leggiamo su TOP WAR (qui l’articolo). Su un canale Telegram si leggono alcuni particolari delle armi che il Governo italiano si accinge a fornire all’Ucraina: “L’Italia trasferità una batteria di difesa aerea SAMP-T all’Ucraina nel nono pacchetto di aiuti, che includerà anche l’artiglieria. La batteria include: punto di controllo, radar multifunzionale Arabel e sei lanciatori”. L’aspetto tragicomico di questa storia è che il Governo italiano si lamenta del fatto che il Governo russo ha nazionalizzato Ariston Thermo, azienda che è passata sotto il controllo di Gazprom. Per la cronaca, si tratta di una multinazionale italiana che opera nel settore del comfort termico hi-tech e sostenibile, attiva nella produzione di soluzioni di riscaldamento di ambienti e acqua, bruciatori e componenti. Cosa c’è dietro questa mossa che preoccupa il Governo italiano? Intanto va detto che è la prima volta, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, che la Russia risponde alle sanzioni nazionalizzando alcune aziende straniere.

Gli americani vogliono bloccare i rapporti sotterranei tra alcuni Paesi dell’Unione europea e la Russia

Con molta probabilità, il Paese di Putin sta lanciando un segnale non soltanto all’Italia ma a tutta l’Europa. Gli USA, è noto, hanno chiesto all’Unione europea di confiscare i beni alla Russia. I beni russi presenti negli Stati Uniti ammontano a circa 6, forse 7 miliardi di euro; mentre in Europa si contano poco meno di 300 miliardi di euro di beni russi. Un eventuale sequestro dei beni russi da parte dell’Unione europea scatenerebbe il caos. Tutte le aziende europee presenti in Russia verrebbero nazionalizzate, con danni ingenti a un’economia europea già in crisi. D’altra parte, il Trattato di Parigi del 1947 vincola i Paesi europei che hanno perso la Seconda guerra mondiale a restare legati agli Stati Uniti. E’ probabile che gli americani abbiano intenzione di far saltare tutti gli accordi sotterranei tra alcuni Paesi europei e la Russia, in testa la Germania.

Foto tratta da Wikipedia

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