Rapporti sempre più stretti tra Cina e Russia e ad ottobre Putin sarà a Pechino. Lo capiranno che sui migranti le due potenze mettono alle strette Italia e Ue?

I cinesi e i russi filano d’amore e d’accordo sui grandi temi di politica estera. C’è il dubbio che i ‘geni’ che governano l’Unione europea non l’abbiano ancora capito

Sempre più stretti i rapporti tra Cina e Russia. Il Ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha iniziato un viaggio di quattro giorni in Russia durante il quale entrambe le nazioni dovrebbero promettersi una più profonda e reciproca fiducia politica. Quanto sta avvenendo tra questi due grandi Paesi dovrebbe fare riflettere coloro i quali non credono ad una politica estera comune tra Cina e Russia. Non solo la politica comune c’è, ma si approssima una possibile visita storica del presidente russo, Vladimir Putin, a Pechino il prossimo mese di Ottobre. Quando scriviamo che nel Mediterraneo – e segnatamente rispetto all’Unione europea – Pechino e Mosca proseguono con una linea comune, spedendo migranti dall’Africa in Sicilia come risposta all’invio di armi all’Ucraina da parte dell’Italia, lo facciamo osservando come Cina e Russia tengano una posizione comune sulla guerra in Ucraina e sulle grandi questioni economiche: a cominciare dall’azione ‘dedollarizzazione’, ovvero di attacco all’area del dollaro americano, invitando i Paesi che non si riconoscono più nell’area economica e monetaria dominata dalla valuta statunitense ad effettuare gli scambi internazionali con monete diversa dal dollaro americano, In attesa di arrivare a una moneta comune del BRICS alternativa al dollaro e agganciata all’oro. Per la cronaca, il BRICS è un acronico che sta per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. A questi Paesi se ne vanno aggiungendo tanti altri.

Foto tratta da Il Messaggero

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