Ammettiamolo: la strategia di Cina e Russia sui migranti è vincente: il caos da Lampedusa si trasferirà in Sicilia, in Italia e in Europa. Ursula si giocò la rielezione?

L’abbiamo scritto e lo ribadiamo: fino a quando l’Italia invierà armi in Ucraina il ‘bordello’ migranti non si fermerà e, anzi, salirà nei ‘numeri’. Vi raccontiamo perché la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rischia di non essere rieletta

Il caos migranti sta mettendo in ginocchio l’Italia e comincia a preoccupare anche l’Unione europea che fino ad oggi ha ignorato Lampedusa e Sicilia. Ieri, a Porto Empedocle, è andato in scena un viva-Maria con oltre mille migranti ‘imprigionati’ in una tensostruttura da 2 mila metri quadrati che scappavano di qua e di là, proprio come avvenuto nel Febbraio del 2021. Affamati, assetati, i migranti si sono riversati nella cittadina di poco più di mille e 700 abitanti alla ricerca di cibo e acqua. Panico tra i cittadini, con il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello, che ha lanciato l’allarme: “Le persone che riescono a riversarsi per strada, e che si aggirano in gruppetti, mettono paura anche ai meno impressionabili. E’ una situazione insostenibile quella che si è verificata qui”. Di fatto, la stessa scena che si è materializzata nei giorni scorsi a Lampedusa, quando i circa 7mila migranti arrivati nella più grande isola delle Pelagie hanno ‘rotto gli argini’ dell’hot spot e si sono riversati nel centro abitato alla ricerca di cibo e acqua. I Governi italiani, dopo aver dato ‘in pasto’ Lampedusa ai migranti nel nome di una finta solidarietà dietro la quale si celano affari a più zeri, medita adesso di dare ‘in pasto’ l’intera Sicilia ai migranti che Cina e Russia – oggi appoggiate da quasi tutti i Paesi africani – inviano a a ritmo continuo Lampedusa. Esageriamo? Niente affatto. Basta osservare la situazione. Proviamo a descriverla.

La vera strategia di Giorgia e del suo Governo: lasciare la maggior parte dei migranti in Sicilia

Intanto diciamo che, mentre scriviamo, l’invasione dei barchini a Lampedusa prosegue senza sosta, come una catena di montaggio. Come già accennato, Cina e Russia hanno preso in mano la situazione e governano il flusso di migranti che arriva a Lampedusa da Tunisia e, in parte, dalla Libia (compatibilmente con i problemi creati in questo Paese dalla spaventosa ondata di maltempo). I migranti arrivano a Lampedusa e trovano a loro disposizione le navi che li portano in Sicilia: servizio completo. Qui comincia il vero ‘casino’. I Comuni del resto d’Italia non vogliono più migranti. I Sindaci dicono che sono senza soldi e, senza soldi, non sanno come assisterli. Non hanno torto, perché anche il Governo di Giorgia Meloni, in materia finanziaria, come si dice dalle nostre parti, è muru cu ‘u muru cu ‘u spitali: in pratica, anche a Roma sono senza soldi, politicamente ‘ricattati’ con i soliti debito pubblico e spread. A creare ulteriori problemi finanziari all’Italia sono sempre i ‘filosofi dell’Europa dei popoli’, che hanno rispolverato l’intelligente Patto di stabilità delle corna che hanno in testa. Che tradotto terra terra significa: anche se troverete i soldi ne potrete spendere solo una parte! A complicare tutto c’è pure l’incidente di Fiano Romano: un pullman con una cinquantina di migranti diretti dalla Sicilia in Piemonte è stato coinvolto in un tamponamento. Un incidente che è costata la vita ai due autisti siciliani di Favara, provincia di Agrigento: Alberto Vella di 34 anni e Daniel Giudice di 32 anni. Da qui l’interrogativo: non è che – a parte del proteste dei Sindaci del resto d’Italia – trasferire i migranti dalla Sicilia verso l’Italia è diventato pericoloso? Sapete che facciamo, lasciamoli tutti o quasi in Sicilia, tanto lì si arrangiano. E il Governo regionale siciliano? Ha fiutato il pericolo e ha messo subito a disposizione i pullman dell’AST, sigla che sta per Azienda Siciliana Trasporti. In pratica, il Governo regionale ha tolto servizi di trasporto ai cittadini siciliani per cercare di far defluire i migranti che arrivano a flotte in Sicilia verso il resto d’Italia. Caos su caos. E disagi su disagi per i cittadini siciliani.

La strategia del rimpatrio dei migranti annunciata dal Governo Meloni farà un buco nell’acqua, perché i Paesi di origine non si riprenderanno indietro i migranti

Intanto il Governo Meloni si cimenta con un colpo di ‘genio’: cominceremo a rispedire a casa i migranti. Sì, i migranti verranno rimpatriati, parola del Governo Meloni (quello che fino ad oggi non ha mantenuto gli impegni con gli elettori). Come? Creando un centro per il rimpatrio dei migranti. Dove? Naturalmente in Sicilia, l’Isola dei minchioni che ha già regalato al Governo nazionale 9 miliardi di euro di fondi sanitari (Dicembre 2022), IVA e IRPEF che a norma dello Statuto spettano alla Sicilia (2016), 6 miliardi di euro di crediti che la Regione vantava verso lo Stato (2015). Il centro per il rimpatrio dei migranti sarà un nuovo ‘bordello’? Tutto lo lascia pensare. E se i Paesi di origine non si riprenderanno i migranti? Minchia che siamo camurriusi: ma sempre al negativo pensiamo? E mentre il ‘bordello’ migranti infuria, dalle parti della Cina e della Russia se la ridono: cari italiani, pensavate di passarla liscia inviando armi in Ucraina? Qualche giorno fa, a Lampedusa, vi abbiamo servito ‘l’antipasto’: 6-7 mila migranti ‘nta ‘nna botta sula. Se continuerete a ribbattiri ca ‘a minchia a ‘u pupu’ in Ucraina (tradotto: se continuerete a inviare armi in Ucraina) abbiamo già pronti un generoso primo piatto, un abbondante secondo con il contorno, la frutta di stagione, il dolce, il caffè e, magari, anche l’amaro… Augelli senza zucchero anche per ‘l’Europa dei popoli’: appena la Sicilia sarà piena di migranti comincerà la fuga degli stessi migranti verso l’Italia e poi verso l’Europa. Le frontiere chiuse? Se arriveranno a migliaia ‘nna vulemo viriri tutta (tradotto: vogliamo vedere fino a che punto terranno le frontiere chiuse). Con Ursula von der Leyen terrorizzata che non per nulla si è catapultata a Lampedusa: se succederà questo i populisti vinceranno le elezioni europee del prossimo anno e lei la rielezione alla presidenza della Commissione europea sa po’ scrurdari! (questa la capiscono anche gli italiani).

Foto tratta da IARI

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