Riparte la caccia in Sicilia: gli animali sfuggiti a un’Estate micidiale tra sciroccate e incendi ora se la vedranno con le doppiette dei cacciatori

La cosa incredibile è che l’assessore di quel poco che resta ancora in piedi dell’agricoltura siciliana parla di “buona notizia”, ovviamente per chi ama sparare agli animali, non certo per gli stessi animali e per chi li difende

Riparte la caccia in Sicilia a cura della Regione siciliana (foto sopra tratta da Greenreport). Dopo un’Estate che non è ancora finita, dopo gli incendi che hanno seminato distruzione e morte in quello che resta dei boschi della nostra sempre più sfasciata Isola delle meraviglie ascare e coloniali, dopo l’ultimo terribile incendio della Riserva naturale di Vendicari, un’ormai ex area umida che per millenni è stata la porta d’ingresso orientale degli uccelli che fanno la spola tra Africa ed Europa, dopo tutto questo apprendiamo che l’assessore regionale all’Agricoltura siciliana che muore giorno dopo giorno, Luca Sammartino, è riuscito a fare ripartire la stagione venatoria che la Magistratura amministrativa siciliana aveva bloccato. La caccia in Sicilia era stata sospesa dopo un’ordinanza del CGA, sigla che sta per Consiglio di Giustizia Amministrativa, in pratica, l’equivalente del Consiglio di Stato romano. Felice come una Pasqua l’assessore Sammartino, che si vanta di aver operato “in tempi celeri” con un nuovo decreto. La cosa incredibile è che lo stesso assessore parla di “buona notizia”. Per chi? Non certo per gli animali che sono riusciti a sfuggire a un’Estate terribile, con cinque, tremende sciroccate e con una serie impressionante di incendi boschivi e di aree verdi limitrofe ai centri abitati che, oltre ad aver privato la nostra Isola di migliaia e migliaia di ettari di verde in tempo di inquietanti cambiamenti climatici, hanno ammazzato milioni di animali con un attacco terribile alla biodiversità. Siamo veramente alla fine dei giorni.

La reazione degli ambientalisti che hanno dato mandato ai propri legali di impugnare il nuovo decreto regionale

In questo scenario di morte – perché gli incendi boschivi e non soltanto boschivi di quest’anno, con l’inerzia di una Regione siciliana che ha dimostrato, ancora una volta, tutta la propria inadeguatezza, sono manifestazioni di morte: morte della natura e morte della politica – ora arrivano le doppiette dei cacciatori per ammazzare gli animali che sono riusciti a sfuggire al caldo micidiale e al fuoco. Davvero una “buona notizia”, assessore Sammartino. Un po’ diversa da quella del Vangelo, certo: ma ognuno fa quello che può e da lei non possiamo che aspettarci questo genere di “buone notizie”, oltre al vuoto politico-pneumatico della sua gestione dell’assessorato all’Agricoltura siciliana che muore proprio come stanno morendo i boschi della nostra Isola. Per gli ambientalisti siciliani – Wwf, Lipu e Legambiente – si tratta di “deregulation venatoria”. Insomma, a parere degli ambientalisti siamo davanti a una violazione dell’ordinanza del CGA che puntava a salvaguardare la vita degli animali dopo un’Estate funesta. L’azione di tutela di quello che resta della natura e della biodiversità siciliana non si ferma: gli ambientalisti hanno dato mandato ai loro legali di impugnare il nuovo decreto di questo grandioso assessore regionale. Due parole, infine, ai cacciatori siciliani: è veramente il caso, dopo tutto quello che è successo da Maggio ad oggi, di andare a caccia?

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