I fondi del fantastico e immaginifico Pnrr? ‘Minchie di mare volanti’ che si stagliano nel cielo dell’Unione europea delle chiacchiere. I ‘casi’ di Palermo e Catania

Il segretario politico di Siciliani Liberi ribadisce che i fondi europei del Pnrr sono una grande presa per i fondelli

Il segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, torna sulla beffa del Pnrr. Sono i tanto celebrati fondi europei che avrebbero dovuto rilanciare l’economia italiana dopo il Covid. Come ha già affermato più volte il leader degli Indipendentisti siciliani (qui un articolo) il Pnrr è una presa in giro, perché non c’è un euro. Ci i partiti politici, di maggioranza e di opposizione, i sindacati e le organizzazioni imprenditoriali che fanno a gara nel nascondere quello che è ormai il ‘Segreto di Pulcinella’. Lomonte fa i conti in tasca ad alcuni Comuni che avrebbero dovuto iniziare i lavori e che sono bloccati perché non ci sono i soldi del Pnrr. Cita l’esempio di Montecatini, in Toscana, e i tragicomici casi di Palermo e Catania. “L’inganno politico del Pnrr, svelato da Siciliani Liberi – scrive il segretario di Siciliani Liberi – è ormai chiaro a tutti. In tutta Italia. ‘Pnrr. Nessun cantiere è partito’, titola oggi un quotidiano toscano riportando come a Montecatini non sia partito un solo cantiere. A Palermo ne è iniziato uno solo, i piccoli lavori di restauro attesi da 40 anni, del Giardino Inglese. Ma vediamo nel dettaglio come stanno le cose a Palermo e a Catania”.

Palermo e Catania fanno a gare per accaparrarsi l’aria fritta del Pnrr…

“A Palermo – scrive Lomonte – il Comune ha diviso i 312 progetti apparentemente finanziati dal Pnrr in rossi, gialli e verdi. Ma invece di mandarli in gara, si vanta di essere riuscito a ‘mandarne in aula’ uno importante relativo alla costa orientale di Palermo erroneamente chiamata costa ‘Sud’. Ma nulla: in cassa non c’è un centesimo. E in gara non va assolutamente nulla. Nemmeno a Catania. Il bravo e coraggioso Sindaco Enrico Trantino a convegno pochi giorni fa dice che col Pnrr ‘bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo’. Senza denaro, tuttavia, non si fa alcun lavoro. Preoccupati, i sindacati incontrano allora il direttore dei lavori pubblici del Comune etneo: ‘Questa occasione ci ha consentito di conoscere nel dettaglio i numerosi interventi già conclusi o in via di completamento, oltre quelli in fase di aggiudicazione alla ditta esecutrice e gli elaborati in attesa di gara d’appalto’. Quali siano questi ‘lavori già conclusi’ nella disastrata Catania non è dato sapere. Nessuno scrive o parla di fatti concreti. Ai cittadini la stampa veicola solo annunci, impegni, e ridicoli ringraziamenti fra politici e burocrati”. Insomma, siamo al ridicolo, con l’Italia che si conferma un Paese con un’informazione che fa acqua da tutte le parti.

L’operetta oscena della Piscina olimpica del capoluogo dell’Isola

Lomonte insiste impietosamente: “Siciliani Liberi spiega dunque con un esempio concreto cosa si fa per nascondere il fatto che non essendoci un centesimo tutti i lavori ‘appaltati’ non iniziano nemmeno. Torniamo a Palermo: Piscina olimpica comunale. Pochi giorni fa l’assessore al ramo comunica che ‘per i lavori legati al Pnrr la progettazione esecutiva in capo alla ditta che si è aggiudicata l’appalto sta richiedendo tempi più lunghi del previsto’. Cioè si vuol far credere che l’impresa aggiudicataria nel 2022 di una gara da 11,5 milioni di euro a fine 2023 avrebbe avuto ‘difficoltà’ a redigere un semplice progetto di ristrutturazione edilizia di un edificio fra i più semplici e ben progettati in città. A inizio anno il Comune dava come ‘imminente’ l’inizio lavori annunciando persino la folle idea di installare una vasca sopraelevata all’interno del ‘Pallone’, l’edificio abusivo costruito per i Mondiali del 1990 di fronte lo Stadio e abbandonato da anni. Vasca che, citiamo ancora l’assessore, dovrebbe ‘orientativamente’ essere ‘lunga 35 metri e larga 20 o 25′”.

Al di là delle bugie su Pnrr inesistente e Unione europea quasi fallita va detto che nessuna impresa edile darà mai il via ai lavori o chiuderà la progettazione dei lavori senza un congruo anticipo dal committente

Il leader degli Indipendentisti siciliani, che nella vita fa l’architetto, mette in evidenza le bugie: “Tralasciamo il ridicolo silenzio – di fronte a simili affermazioni – dei progettisti palermitani, comunità professionale di cui fa parte chi scrive. L’inizio dei lavori viene quindi spostato e dato per certo a Luglio. Di fatto, però, i lavori non iniziano mai. E non perché c’è l’esigenza di trovare una (inesistente) piscina pubblica alternativa per le centinaia di atleti e amatori degli sport acquatici che frequentano la piscina. Ma perché non c’è un centesimo dei fondi Pnrr. E nessuna impresa edile – già scottate dalla chiusura dei cantieri dopo la cassazione del SuperBonus – darà mai il via ai lavori o chiuderà la progettazione dei lavori senza un congruo anticipo dal committente. I lavori, poi, potrebbero iniziare dalla vasca esterna, senza interferire con quelli successivi alla vasca interna. O viceversa. Invece il Comune, che in cassa non ha un centesimo oltre al denaro inviato ogni mese da Roma necessario al pagamento degli stipendi, non è in grado nemmeno di riparare la vasca esterna. Chiusa e inutilizzabile da settembre per ‘problemi alla vasca di compensazione’. Eccolo qui il Pnrr che avrebbe dovuto cambiare il volto delle città italiane. Si tratti di Montecatini, Roma, Palermo o Catania. Non un cantiere è stato aperto né aprirà”.

Foto tratta da la Repubblica

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *