Rispinta la lista di Michele Santoro in Sicilia e Sardegna. Il nostro augurio è che la Magistratura non elimini dalla competizione elettorale una delle poche voci che si batte per la Pace

Torniamo a ribadire che la legge che impone la raccolta delle firme per la presentazione dei nuovi soggetti politici è sbagliata perché limita la Democrazia. Ci auguriamo che la Cassazione trovi la soluzione giusta

Sempre la stessa storia con la raccolta delle firme per la presentazione delle liste. Ci vuole tanto a capire che questa legge-tagliola serve ai vecchi partiti poitici per impedire che si presentino nuovi soggetti politici? In queste ore apprediamo che, nella circoscrizione Sicilia-Sardegna – con riferimento alle elezioni europee di Giugno – l’Ufficio elettorale circoscrizionale di Palermo ha detto no alle liste Pace Terra Dignità di Michele Santoro, alla lista Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi e alla lista Domocrazia sovrana e popolare di Marco Rizzo e Francesco Toscano. Nel caso della lista di Michele Santoro, su 15 mila firme raccolte, 198 non vengono considerate valide. A parte l’assurdità di una legge che impone la raccolta di 15 mila firme per presentare una lista alle elezioni, restare fuori per 198 firme è veramente incredibile. Da quello che sappiamo, Santoro e i rappresentanti delle altre due liste presenteranno ricorso all’Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione.

Questa legge tutela i vecchi partiti politici e, impedendo la presenza di nuovi partiti, fa aumentare l’astensionismo: che è, per l’appunto, l’obiettivo dei vecchi partiti

Torniamo a ribadire quello che scriviamo da anni: la legge che impone la raccolta delle firme ai rappresentanti di nuovi soggetti politici che intendono presentarsi alle elezioni è un mostruoso meccanismo che lede la Democrazia. Questo meccanismo è stato creato dai partiti politici che, ovviamente, non hanno alcun interesse ad eliminarlo. Questo, nel caso delle elezioni di Camera e Senato, fa il paio con una legge elettorale che ha sottratto ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, se è vero che con le liste bloccate sono i partiti a scegliere i candidati che gli elettori sono costretti a votare, a meno che non decidono di non recarsi alle urne. Ed è quello che succede: infatti ormai a votare, in Italia, va poco meno del 50% degli elettori. Ed è quello che rischia di succedere eliminando la lista di Michele Santoro, che si presenta al cospetto degli elettori nel nome della Pace. In un mondo dove in tanti sembrano impazziti, alimentando di fatto le guerre in mezzo mondo, una forza politica che si batte per la pace è importantissima. Nel nostro piccolo facciamo appello alla Magistratura affinché nel pronunciarsi du questa vicenda tenga conto, oltre che della Legge, di tutto il contesto politico nazionale e internazionale.

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