Stanno lavorando per una nuova pandemia per consentire alle multinazionali farmaceutiche di appiopparci una nuova abbuffata di ‘vaccini’?

E’ arrivato un altro ‘nuovo virus’
Foto tratta da iStock

Alla fine un nuovo virus è arrivato. A Hong Kong, territorio autonomo nel Sudest della Cina, un nuovo virus suscita preoccupazione. E’ stato chiamato herpes B, ed è conosciuto anche come il “virus delle scimmie“. La notizia che sta facendo il giro del mondo è che un uomo di 37 anni che ha contratto questo virus versa in condizioni critiche. Da quello che si conosce, l’uomo avrebbe preso l’infezione all’interno del locale parco Kam Shan dove i visitatori si avvicinano agli animali. A quanto sembra l’uomo è stato graffiato da una scimmia. Qualche giorno dopo ha cominciato ad accusare malori e una febbre degli esemplari e in seguito all’episodio ha contratto una febbre molto forte che lo ha portato a perdere conoscenza.

Non c’è un po’ troppa enfasi in certe notizie?

Da quello che leggiamo qua e là, i sintomi della malattia provocata dal “virus delle scimmie” compaiono dopo 3-7 giorni dal contagio: debolezza, febbre, dolori muscolari. Sono gravi? Qui le spiegazioni sono varie. C’è chi prova a enfatizzare questa patologia e ne dà un quadro allarmante; e c’è chi invece sostiene che con un normale trattamento non dovrebbero sorgere complicazioni. Quello che sembra certo è che, se non si interviene con cure apposite, il quadro clinico si può complicare e possono insorgere difficoltà respiratorie, dolori all’addome e vomito. La domanda è: perchè se c’è il dubbio di aver contratto il virus una persona sana di mente non si dovrebbe curare? In mancanza di cure l’herpes B, a quanto pare, provoca delle infiammazioni nel midollo osseo e nel cervello. A questo punto la situazione diventa critica e si può passare pure a miglior vita. Anche in questo caso quattro persone su cinque si possono salvare. Non si tratta di un virus nuovo, se è vero che è stato identificato per la prima volta nel 1932.

Il vaiolo delle scimmie

Noi abbiamo letto qualcosa di simile due anni fa. E’ un articolo pubblicato da quotidianosanità.it In questo articolo (che potete leggere qui), si racconta di una malattia nota come vaiolo delle scimmie. Da quello che leggiamo, le due malattie sarebbero diverse. Il cosiddetto virus delle scimmie descritto in questi giorni viene presentato come un problema serio, mentre nell’articolo di due anni fa non abbiamo letto toni allarmistici: “Si tratta di un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che largamente si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. L’infezione si trasmette dall’animale all’uomo attraverso la saliva ed altri fluidi dell’animale o il contatto diretto con l’animale… L‘infezione è relativamente infrequente nell’uomo e comunque fuori dall’Africa, ma sono stati riportati casi sporadici ed anche un’epidemia in USA nel 2003, in seguito all’importazione dall’Africa di animali non adeguatamente controllati sotto il profilo sanitario. La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono venir somministrati degli antivirali quando necessario”.

C’è sempre la speranza che Occidente e Unione europea dell’euro vadano a fondo

A noi, se proprio la dobbiamo raccontare tutta, la comparsa di queste patologie e le “preoccupazioni” suscitano qualche perplessità. Il dubbio è che si stia cercando in tutti i modi di ricreare uno scenario di emergenza per raggiungere due obiettivi. Primo obiettivo: giustificare una nuova abbuffata di vaccini per fare guadagnare un’altra ‘carrettata’ di soldi alle multinazionali farmaceutiche che ormai hanno guadagni superiori ai bilanci di Stati medi. Secondo obiettivo: giustificare il Green pass globale che piace tanto al potere per controllare i cittadini con il ritorno al ‘regime terapeutico’. Sbagliamo, o certi ‘santoni’ hanno già anticipato l’arrivo di nuove ‘pandemie’? La nostra speranza è che l’Occidente vada a fondo quanto prima. Certo, la Cina non dà grandi garanzie di democrazia, così almeno ci raccontano. Ma dopo quello che abbiamo visto e che stiamo ancora vedendo da quando i Democratici americani sono tornati alla Casa Bianca, tra pandemia, vaccini farlocchi, guerre in mezzo mondo, insetti a tavola, ‘cappotti termici’ agli edifici, attacco all’agricoltura mediterranea per sostituirla in buona parte con pannelli fotovoltaici, beh, la fine di questo Occidente demenziale e la contestuale scomparsa dell’Unione europea dell’euro sarebbero comunque fatti positivi.

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